Multe: si può guidare con le infradito?
Per comodità o look in molti scelgono le infradito nei periodo estivi, ma si può guidare con le flip flop?
E’ ormai risaputo, le infradito o flip flop sono odiate dalle donne, perfino i medici inglesi le hanno sconsigliate un paio di anni fa, responsabili, secondo loro, di causare una fastidiosa fascite plantare o l’infiammazione dei tendini di achille. Ma sia uomini che donne, durante i caldi mesi estivi non ne possono fare a meno, sia per esigenze di look che di comodità. Ma si può guidare con le infradito?
La legge specifica venne abrogata 23 anni fa, quindi non è vietato l’uso di questo tipo di calzatura, comprese quelle con i tacchi. Ma bisogna sempre tener ben presente l’articolo 169 del Codice della Strada quando ci si mette alla guida che recita:
”Il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie, in condizione di sicurezza, in modo da garantire la tempestiva frenata del mezzo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.”
In caso contrario multa da 80 euro e detrazione di un punto della patente, ma si tratta di un comportamento che difficilmente viene contestato, anche perché è difficile da provare, inoltre, le auto moderne sono in grado di evitare una collisione sfruttando sistemi di frenata di emergenza cosa che ha di fatto azzerato questo divieto o consuetudine che dir si voglia.
Come si legge sul sito della Polizia di Stato:
“Il conducente deve autodisciplinarsi nella scelta dell’abbigliamento e degli accessori al fine di garantire un’efficace azione di guida con i piedi (accelerazione, frenata, uso della frizione).”
Insomma, una specie di dress code volto alla sicurezza per la guida del veicolo o “dressed to drive” se preferite, l’importante è essere responsabili e usare il buon senso, soprattutto per la guida a piedi nudi, non vietata dalla legge, ma che non garantisce un corretto uso dei pedali che potrebbero scivolare a causa del sudore.
Ma… C’è sempre un “ma”, soprattutto nella landa sconfinata della burocrazia italiana. In caso di incidente stradale l’assicurazione potrebbe citare il fattore di inadeguatezza alla guida per trattenere una fetta del risarcimento dovuto all’automobilista.