Formula 1: Hamilton sbaglia. Bottas è un secondo
Speravamo che Vallteri potesse prendere il posto di Rosberg. Ed invece in Baharin si è rivelato scuderio di Hamilton
Formula 1 – Dopo le qualifiche l’avevamo pronosticato. Forse, in fondo quasi ci speravamo, perchè in effetti, un’adorabile canaglia come Nico Rosberg manca a questo campionato. Speravamo che Valtteri Bottas potesse tenere – o quantomeno avvicinare – il ruolo del campione del mondo in carica. Non è cosi, ed è un peccato perchè questo fine settimana – per lo meno in parte – il finlandese ha mostrato la sua dote migliore, la velocità.
Partito dalla prima casella, Valtteri è stato bravo a tenere la prima posizione allo start, difendendosi bene e cercando di impostare il suo ritmo. Un ritmo che però non stava portando i suoi frutti. E qui la questione si fa tecnica, perchè Bottas nei primissimi giri, più di una volta si è lamentato del posteriore della sua Mercedes che, a suo dire, scivolava e molto. Una lamentela confermata anche dal muretto di Stoccarda che parlava di temperature troppo alte delle gomme posteriori.
Non aveva il passo Valtteri però, e questo non si può negare. Perchè al netto dei problemi, una volta superato da Hamilton, il finlandese si è preso 14 secondi. Tattiche certo, l’inglese che ha tirato come un ossesso chiaro, problemi di gomme indubbio, ma che ci fosse una differenza era innegabile.
Si ma Valtteri oggi ha mostrato di non avere quel “physique du role” con quell’ordine, anzi, con quei due ordini di scuderia impartiti. Lewis più veloce, fallo passare. Si certo, provate a chiedere la stessa cosa ad un Verstappen o a Vettel, al Nico Rosberg dello scorso anno o allo stesso Hamilton. Come minimo le urla via radio si sarebbero sprecate.
Lui è stato un perfetto scudiero. Chiaro, la logica di squadra è stata impeccabile, ma l’ordine è un segnale che in Ferrari non hanno dato in Cina, lasciando che fosse Vettel a passare e sbarazzarsi di Raikkonen. Torto o ragione questa è la realtà. A Stoccarda hanno fatto la loro scelta.
“L’ordine di scuderia lo comprendo, fa parte della vita. Capisco il punto di vista del team. Lewis aveva la possibilità di lottare per la vittoria e di portare dei punti extra al team. Ho capito la loro decisione anche se è un pò dura da accettare quando sei concentrato sulla tua gara”.
E veniamo a Lewis Hamilton. Oggi l’inglese le ha prese da Vettel. Non è solo un fatto di sconfitta, qua si tratta di scontro tra i due contendenti al titolo. Hamilton ha sbagliato la partenza facendo pattinare la vettura tra prima e seconda marcia, nonostante uno spunto buono.
Poi l’errore veniale all’ingresso box in regime di Safety Car. Avendo Bottas – proprio lui – davanti sulla piazzola, ha rallentato fin troppo per creare spazio e cercare di non far fermare la propria vettura e farla scaldare troppo. Così facendo però ha praticamente bloccato Ricciardo alle sue calcagna. Il risultato? Cinque secondi di penalità.
Certo, in seguito ha esaltato Lewis con quel recupero a gomme nuove. L’inglese è cosi, ha quel pizzico del genio disordinato. Disattenzioni e problemi che quest’anno però costano care. La guerra non è con il compagno di box con la stessa auto, ma con la rossa di Maranello, ed ogni errore quest’anno peserà.