Mini Cooper SD Countryman All4 VS BMW R NineT Scrambler
Due mezzi BMW che strizzano l’occhio al fashion caratterizzati da una forte personalità e da una grande vocazione All-Terrain.
Nuovo capitolo dell’eterna sfida fra auto e moto. Mini Countryman All4 e BMW R NineT 1200 Scrambler, un duello teutonico d’altri tempi tra due mezzi ricchi di storia, un vero combattimento ambientato in un contesto prettamente off-road dove l’asperità del terreno, i sassi, la polvere, le buche e le continue sollecitazioni mettono a dura prova sia la macchina sia la moto. Due pneumatici tassellati contro quattro ruote motrici, la tradizione della casa bavarese unita alla moderna tecnologia tedesca.
Nuova Mini Countryman: come va su strada
Una nuova declinazione di Mini che non si basa sul famoso go-kart feeling, ma non dimentica la dinamica di marcia, mantenendo allo stesso tempo il piacere di guida e lo stile di Mini puntando tutto sulla qualità di vita e sullo spazio a bordo. Dopo sette anni dall’uscita della prima Countryman, la seconda generazione punta al top.
La nuova Mini Countryman è 20 centimetri più lunga rispetto alla prima generazione con un passo maggiore di 7.5 centimetri, un’abitabilità migliore ed un incremento dello spazio anche nel bagagliaio di 450 litri che aumenta fino a 1.390 litri se si abbattono i sedili posteriori. Una vettura ben piazzata caratterizzata dai classici stilemi Mini e alcune novità importanti come la vernice Island Blue metallizzato, la calandra del radiatore esagonale, il tetto marcato e le luci posteriori verticali. All’interno regna il family feeling. In più, grande definizione per lo schermo opzionale da 8,8 pollici touch, una novità per la Countryman, così come il portellone ad azionamento elettrico.
Crossover sì, ma senza mai rinunciare allo stile sia all’esterno sia all’interno, una grande stradista che si lascia apprezzare per il comfort, la precisione di guida e il buon bilanciamento. Un crossover di ultima generazione con tanto spazio a bordo e una versatilità mai vista prima su una Mini.
Mini Cooper SD Countryman All4: come va sullo sterrato
Non c’è che dire, è un vero crossover con i suoi 4 metri e 30 di lunghezza per 1 e 82 di larghezza e un’altezza da terra di 1 metro e 56 cm. La Countryman non è troppo alta in verità, ma grazie alla sua innovativa trazione All4 è in grado di affrontare al meglio tranquilli percorsi off-road.
Abbiamo provato il potente motore turbodiesel a quattro cilindri da 2,0 litri (1.995 cc) in grado di sviluppare 190 CV costanti a 4.000 giri e 400 Nm di coppia disponibili da 1.750 a 2.500 giri e un rapporto di compressione di 16.5:1. Gommatura M+S, cerchi da 19” di serie e pneumatici da 255 per un maggiore grip sul terreno e affrontare al meglio lo sconnesso con le sospensioni che fanno un ottimo lavoro sui fondi dissestati.
La nuova gamma Mini Countryman risponde bene sui terreni accidentati grazie alla trazione integrale ALL4 con albero di trasmissione e frizione a controllo elettroidraulico integrata nel differenziale posteriore. Un sistema in grado di trasferire potenza al retrotreno fino a un massimo del 50% quando le condizioni di aderenza lo necessitano. Un sistema che lavora in maniera ottimale e, come sperimentato durante la prova, la Countryman nonostante il suo assetto stradale, non manca assolutamente di trazione.
BMW NineT Scrambler: come va?
Una moto speciale dall’anima vintage che grazie all’uso delle gomme tassellate richiama lo spirito Gelände/Straße, sterrato e strada, il leitmotiv di BMW Motorrad nato negli anni ottanta già partire dalle prime Parigi Dakar con l’adozione della famosa sigla G/S per identificare proprio un’ ampia scelta di utilizzo e in ogni condizione. Una motocicletta leggera, versatile e facile da guidare, si adatta facilmente a qualsiasi tipo di percorso e utilizzo: perfetta sulle strade tortuose, un po’ meno per un lungo viaggio.
Un nuovo assetto più alto con sospensioni pensate per il fuoristrada, doppio scarico rialzato e pneumatici tassellati, rispettivamente 120/70-19 all’avantreno e 170/60-17 al retrotreno, consentono alla BMW R NineT Scrambler di rimanere ben salda a terra gestendo in maniera ottimale le diverse condizioni del terreno. Ne risulta una guida facile, spontanea e divertente, soprattutto grazie al motore dotato di distribuzione a quattro valvole per cilindro comandate da due alberi a camme per testata (DOHC) e capace di erogare 110 cv a 7750 giri/min per una coppia massima di 116 Nm a 6000 giri.
Il confronto
Una sfida inconsueta che ha messo a dura prova la moto, l’auto e i piloti, due mezzi che danno tutto il loro meglio sull’asfalto, ma dalla grande inclinazione “dirt”. Ruscelli, fango, sterrati, terreni sconnessi e le continue sollecitazioni sono gli elementi che hanno caratterizzato questo scontro.
Un’uscita divertente e impegnativa per due emblematiche icone di stile in grado di smuovere l’anima degli appassionati e non solo su strade e terreni di qualsiasi tipo. Lo storico bicilindrico boxer emblema della tradizione della Bayerische Motoren Werke, tiene testa al poderoso 2.000 diesel da 190 cavalli, una potenza inferiore, ma ovviamente, in fase di accelerazione i circa 220 Kg della moto hanno sempre la meglio sui circa 1.500 Kg della vettura.
E’ sui fondi difficili che l’auto mostra tutti i suoi vantaggi, soprattutto nelle ripartenze in salita e nel fango, mentre al diminuire della velocità la moto entra in crisi iniziando a pattinare. Ovviamente, sulla moto non è previsto un traction control dedicato al fuoristrada, ma il taglio si fa sentire in maniera evidente. Discorso diverso per l’auto dove il traction può rimanere inserito, anche sui fondi particolarmente difficili, in quanto lo slittamento viene sempre limitato con le quattro ruote motrici che riescono a ripartire al meglio la coppia e la potenza sulla ruota con il risultato di una maggiore aderenza a terra.
Mini Cooper SD Countryman All4: come è fatta
La vocazione All-Terrain in questa seconda generazione della Countryman è più forte che mai, siamo in presenza di un vero crossover. Anche se gli ingombri della carrozzeria, le sue dimensioni e l’altezza minima da terra di 16,5 centimetri non le consentono di affrontare passaggi impegnativi da vero off-road, la nuova Countryman riesce comunque a superare senza difficoltà terreni con fondi molto sconnessi.
Il sistema a trazione integrale ALL4 distribuisce la potenza dinamicamente tra l’assale anteriore e quello posteriore su tutte e quattro le ruote calcolando la coppia ottimale per ciascuna ruota in funzione dello stile di guida e dell’aderenza al terreno. In condizioni estreme, la coppia del motore può essere interamente trasmessa all’assale posteriore offrendo tutta la potenza necessaria per uscire dalle situazioni più difficili.
L’assetto della Cooper SD – con McPherson anteriore e Multilink dietro – è sportivo, una taratura che limita il beccheggio in accelerazione e in frenata lasciando poco spazio al rollio. La massa di 1.530 kg a secco della Mini Countryman Cooper SD All4 si fa sentire e non solo nella dinamica, ma anche nelle prestazioni: come dichiarato dalla casa bavarese bastano 7,2 secondi per completare lo scatto da 0 a 100 chilometri orari con 225 km/h di velocità massima. Di Mini mantiene sempre il piacere di guida e lo stile, ma puntando al top di gamma, con una migliore qualità di vita e maggiore spazio a bordo, come confermato dai materiali, dagli assemblaggi, dagli allestimenti, dalla cura nei dettagli e da un listino che la posiziona decisamente verso l’alto.
Nuova Mini Countryman: Allestimenti e prezzi
La nuova Mini Countryman 2017 si propone in Italia in quattro differenti motorizzazioni, disponibili anche con la trazione integrale, per un totale di 38 diverse versioni, alcune delle quali anche con cambio automatico.
La nuova Mini Countryman ha come motorizzazione d’ingresso il 1.5 tre cilindri benzina da 136 cavalli della Mini Cooper Countryman. In questo caso il prezzo iniziale è di 27.450 euro che salgono fino a 29.450 se si sceglie la trazione integrale All4. La gamma a gasolio è al momento composta solo dalle quattro cilindri da 2.0 litri con le Mini Cooper D Countryman da 150 cavalli, prezzi a partire da 29.450 euro e Mini Cooper SD Countryman da 190 cavalli solo con cambio automatico a partire da 35.350 euro. Disponibile in entrambe i casi la trazione integrale All4 aggiungendo 2.000 euro in più.
Stesso divario di prezzo quello proposto anche sulla vettura più potente dell’offerta attuale, la Mini Cooper S Countryman da 192 cavalli. Prezzo di partenza 31.450 euro ma, nelle versioni più ricche, può arrivare fino a 37.300 euro. La gamma dispone di cinque livelli d’allestimento: oltre a quello base ci sono le versioni Boost, Hype, Jungle e Business. Come da tradizione le possibilità di personalizzazione sono molteplici e consentono ai clienti di scegliere, oltre alle varie tonalità di esterni e interni, anche una serie di design per i cerchi in lega e diverse finiture per la plancia.
Il listino prezzi ufficiale della nuova Mini Countryman è composto da cinque diversi allestimenti per un totale di 38 versioni. Ognuna di queste può essere personalizzata a piacimento dal cliente attraverso un’ampia scelta di accessori che spaziano dai 10 diversi tipi di cerchi in lega ai 9 diversi tipi di rivestimenti per i sedili, fino ad arrivare alle numerose finiture per la plancia, le portiere e le modanature degli interni. Tutto questo insieme alle dieci tinte carrozzeria abbinabili a immancabili finiture per il tetto, senza dimenticare la miriade di accessori e dotazioni aggiuntive che Mini propone per ogni sua vettura.