Volkswagen Golf R e GTI Performance: prima prova [Video]
Volkswagen Golf R e Golf GTI: alla prova delle varianti sportive della media di Wolsfburg, aggiornate per rimanere al vertice della categoria.
Lo è da quasi mezzo secolo, ma oggi più che mai la Volkswagen Golf è un’auto capace di soddisfare ogni esigenza dell’automobilista moderno grazie a una proposta che spazia dalla sostenibilità ambientale alla performance in pista. Così, se la e-Golf e la GTE sono state pensate per coloro che guardano con interesse ad un mobilità ecosostenibile, la GTI Performance e la R hanno il compito di attirare le simpatie dei più sportivi. D’altra parte, la GTI può contare su una tradizione di oltre 40 anni (è nata nel 1976), mentre la R, pur avendo una storia molto più recente, è entrata da subito nel cuore degli appassionati. Con l’arrivo del restyling della settima generazione, anche questi allestimenti hanno subito gli inevitabili aggiornamenti per rimanere ai vertici in una categoria dove la concorrenza è sempre più numerosa e competitiva. La Golf continua a puntare sulla tradizione senza però sacrificare l’evoluzione, fatta di un affinamento continuo che l’ha portata a essere il riferimento assoluto nel segmento C. Più potenti e tecnologiche, le varianti sportive della bestseller di casa Volkswagen mescolano fascino e prestazioni per essere sempre sulla cresta dell’onda.
Come è fatta la Golf GTI Performance
Fino a qualche tempo fa in Italia c’erano due Golf GTI, la “normale” e la Performance, più sportiva e potente. Con il restyling della settima generazione questa distinzione è sparita, nel nostro Paese infatti è rimasta solamente la GTI Performance. Forte di una cavalleria cresciuta di 15 CV, il 2 litri sovralimentato, accoppiato al cambio manuale a 6 rapporti o alla trasmissione DSG a 7 marce, eroga una potenza totale di 245 CV, che consente di evitare la fastidiosa tassa del superbollo. Anche la coppia è aumentata, esattamente di 20 Nm, fino ad arrivare al ragguardevole valore di 370 Nm. Ne consegue una velocità massima (autolimitata) di 250 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h coperta in appena 6,2 secondi. Prestazioni importanti, che non vanno ad intaccare i consumi, come dimostrano i 6,3 l/100 km di percorrenza dichiarata nel ciclo misto. Non mancano elementi che incrementano le qualità dinamiche come l’impianto frenante maggiorato, con tanto di pinze rosse, il differenziale autobloccante, lo sterzo progressivo ed il telaio sportivo.
Caratteristici i cerchi da 18 pollici Milton Keynes, che si accompagnano all’intramontabile fregio rosso del frontale ed ai terminali di scarico cromati. Nuovi i gruppi ottici a LED sia all’anteriore che al posteriore. All’interno spiccano il volante sportivo rivestito in pelle, ed il pomello del cambio che riprende le sembianze di una pallina da golf (per la versione manuale), oltre alla classica fantasia dei sedili a quadri scozzesi. Volendo, si può avere anche la strumentazione digitale, denominata Active Info Display, con schermo a colori da 12,3 pollici e 5 profili di guida differenti. Mentre è disponibile anche il nuovo sistema multimediale Discover Pro con display da 9,2 pollici e comandi gestuali.
Come va la Golf GTI Performance
Veloce, agile e sicura, la Golf GTI Performance ripropone quella facilità di guida che, da sempre, contraddistingue la meida di Wolfsburg. In particolare, lo sterzo è preciso, ma non deve sottostare alle intemperanze dei modelli più potenti della categoria. Ne consegue che i 245 CV erogati dal 2 litri sovralimentato rappresentano un ottimo compromesso per una trazione anteriore. Anche il cambio manuale a 6 marce, sempre più merce rara in un mercato in cui gli automatici la fanno da padrone, si gestisce bene, con una leva corta e priva d’impuntamenti. L’assetto è rigido nella giusta misura e consente all’auto di smaltire le eventuali sconnessioni del fondo stradale.
La presenza dell’impianto frenante maggiorato inoltre, è sinonimo rallentamenti efficaci, mentre il differenziale autobloccante sull’asse anteriore contribuisce ad evitare il fastidioso fenomeno del sottosterzo. Nella guida su strada la Volkswagen Golf GTI spicca anche per le sue doti di ripresa, merito di una coppia di 370 Nm, che beneficia di un aumento di 20 Nm tra i 1.600 ed i 4.300 giri. Tutte queste qualità contribuiscono all’equilibrio generale della GTI Performance, che può essere scelta anche con l’automatico DSG a 7 rapporti dotato delle immancabili palette dietro il volante. La nuova strumentazione digitale, chiara e ricca d’informazioni, rappresenta un deciso salto in avanti rispetto a quella consueta, e completa nella maniera migliore l’evoluzione di questo modello iconico.
Come è fatta la Golf R
Al vertice della gamma Golf, per chi non si accontenta della GTI, c’è lei, la R. Più affilata e potente, con il restyling concentrato sui paraurti ridisegnati, i fari e le luci posteriori a LED, ed i terminali di scarico più grandi. Non mancano altri particolari intriganti come i gusci dei retrovisori con cromatura opaca ed i cerchi in lega Spielberg da 19 pollici neri con superficie tornita a specchio. L’abitacolo si distingue per via del nuovo sistema di infotainment Discover Pro da 9,2 pollici (con comandi gestuali) e della strumentazione digitale con grafiche dedicate. Ma il suo punto di forza è il 2 litri sovralimentato da 310 CV, 10 CV in più del modello pre-restyling, che suonano in maniera feroce con l’impianto di scarico in titanio firmato Akrapovič (optional). La velocità massima è salita a 267 km/h (con pacchetto Performance), mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h viene coperta in soli 5,1 secondi con il cambio manuale, ed in 4,6 secondi con la trasmissione a doppia frizione DSG. Merito del Launch Control e di una coppia massima di 400 Nm. Nonostante i numeri da brivido, che possono essere esaltati dall’impianto frenante Performance, dagli pneumatici semi slick e dalla possibilità di disattivare l’ESC, il consumo si attesta sui 7,9 l/100 km (manuale).
Come va la Golf R
Sospensioni a controllo elettronico, freni maggiorati, e pneumatici semi slick, sono elementi che hanno ben figurato sull’esemplare della nostra prima presa di contatto, accessori che fanno parte del pacchetto Performance (disponibile dal prossimo autunno), così come lo scarico Akrapovič. Grazie a questi particolari, la guida risulta emozionante, accompagnata da un sound avvincente, che rende ancora più appagante sfruttare i 310 CV del motore. Durante i giri di pista, le 4 ruote motrici non sono risultate invadenti e la Golf R è sempre rimasta facile da condurre, dimostrandosi un’auto maneggevole, tendenzialmente sottosterzante, e molto sicura in uscita di curva. Merito del telaio MQB, che riesce ad unire un buon handling ad una grande tenuta laterale. Il cambio manuale a 6 marce, presente nel modello della nostra prova, resta un’alternativa old style al più diffuso DSG a 7 rapporti, ma si lascia manovrare con rapidità e senza impuntamenti. A conti fatti, la più sportiva delle Golf, rivelatosi persino confortevole, risulta una vettura adatta ad ogni tipo di utilizzo. Il prezzo non è contenuto, 45.900 euro, ma la dotazione è di prim’ordine.
Golf GTI TCR
Oltre alle Golf stradali esiste una variante della media di Wolfsburg pensata esclusivamente per la pista, e più precisamente per il campionato TCR, che ha vinto nel 2016 (internazionale e asiatico). Il suo nome è Golf GTI TCR ed è spinta da un propulsore capace di erogare una potenza di ben 350 CV. La base è quella della GTI che conosciamo con il minimo indispensabile, visto che per correre bisogna alleggerire la vettura di tutto il superfluo. Ad ogni modo, per difendere il titolo la TCR può far affidamento su un’aerodinamica rivista, con parafanghi che presentano un nuovo profilo e delle nuove aperture, ma soprattutto, su un motore 2.0 sovralimentato che può contare su un upgrade di 20 CV. Altre migliorie riguardano il cambio sequenziale, e l’arrivo di un nuovo servosterzo elettrico. Prevista in 30 esemplari, che si aggiungono agli oltre 20 del modello precedente, la nuova Golf GTI TCR ha tra i primi clienti il Liqui Moly Team Engstler, che intende correre nella serie tedesca ADAC TCR Germany, nel TCR Asia e nel TCR Middle East. La nuova vettura inoltre, sarà impegnata anche nel TCR internazionale, nel nuovissimo campionato TCR Scandinavia o nel TCR Italia. Il prezzo sarà di 90.000 euro più iva.
Scheda Tecnica Volkswagen Golf R
Scheda Tecnica Volkswagen Golf GTI Performance