Gp Russia F1 2017: le pagelle di Sochi
Gp Russia F1 2017: valutazioni e pagelle, semi serie, della gara di Sochi.
Tra danze cosacche e grid girl da sballo Valtteri Bottas vince inaspettatamente il GP di Russia F1 2017, centrando il primo successo in carriera davanti a Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen, entrambi superati al via. La partenza è stato il momento chiave di una corsa che non ha offerto molto dal punto di vista dello spettacolo: il finlandese della Mercedes prende il comando della corsa dopo aver risucchiato in scia la coda della SF70H di Vettel, ritrovandosi davanti prima della curva 2.
La stessa curva in cui Grosjean, pochi istanti dopo, ha centrato Palmer, arrivando lungo in staccata un po’ come fece a Spa 2012 quando volò sopra la testa di Alonso. A proposito dello spagnolo, stavolta la power unit Honda non ha aspettato il finale di gara per rompersi, ma lo ha fatto al termine del giro di formazione, con il pilota che si allontana a piedi con la testa sempre più vicina alla Indy. Nel dopo gara la gioia di Bottas urlata via radio è andata leggermente in contrasto con una festa del podio tutto sommato sobria, cosa abbastanza naturale se i partecipanti sono due finlandesi che non si sopportano – vedi Mexico e Sochi 2015 – ed un tedesco. Kimi Raikkonen si è girato verso Bottas dopo essersi scolato mezza bottiglia di champagne, con il pilota della Mercedes che da parte sua non ce l’ha fatta a tenere gli occhi aperti. Vediamo dunque i promossi e bocciati del GP di Sochi, quarta tappa del Mondiale di Formula 1 2017.
Valtteri Bottas: voto 9
Prende subito il comando della corsa con una partenza lampo che abbaglia i due ferraristi, conquistando così il suo primo, meritatissimo, successo in Formula 1. Che fosse veloce lo si sapeva dai tempi della Williams, meno ci si aspettava un adattamento così rapido in una Mercedes che in questa occasione non si è azzardata a diramare ordini di scuderia come in Bahrein. Una sola sbavatura in una gara dove tutti i pronostici erano per la Ferrari, quando è arrivato leggermente lungo in curva 13, riuscendo nel finale a gestire con calma la pressione dovuta al veemente ritorno di Vettel. Come da finnica tradizione, parla poco e spinge molto: oggi l’esatto contrario di quanto fatto da Hamilton.
Sebastian Vettel: voto 8
Un voto in più per aver riportato la Rossa in pole position dopo quasi due anni. Non fa nemmeno una brutta partenza, ma il “bottone magico” della Mercedes è risultato doppiamente efficace nel lungo rettilineo iniziale, con l’effetto scia di cui ha goduto Bottas accentuato anche dal vento frontale. Insomma, questa prima pole da Singapore 2015 non è capitata in uno dei circuiti migliori per le caratteristiche della sua Ferrari. Prova a recuperare nel finale, quando con le supersoft torna ad essere più veloce della Mercedes come lo è sempre stato in qualifica, ma lascia le residue speranze di rimonta quando perde tempo durante il doppiaggio di Massa a poche curve dal termine. Brutto il dito medio alzato verso il brasiliano, ma c’era da capirlo e i due si sono immediatamente chiariti nel dopo gara. Se non altro, dopo quello della pole, interrompe un altro primato Mercedes: è stato in testa nei dieci metri iniziali, in un GP che da quando esiste è stato sempre condotto da una stella d’argento!
Kimi Raikkonen: voto 6
Dopo un inizio di stagione complicato ed una strigliata ricevuta da Arrivabene e da Marchionne, Kimi Raikkonen conferma anche in gara i buoni progressi già fatti vedere in qualifica e nell’ultima parte di gara del Bahrain, tornando sul podio nel GP di Sochi. La partenza è ancora una piaga: parte peggio di Vettel perdendo la possibilità di difendersi con un minimo di efficacia da Bottas, al contrario lo fa alla grande su Hamilton con una staccata al limite. Fantastico alla radio, quando conferma di non essersi nemmeno accorto del fulmine Bottas in partenza: “com’è possibile che sia davanti! (Bottas ndr)…dovevamo fermarci prima!” …“era in testa, Kimi”…“ah, ok!”
Lewis Hamilton: voto 4
Il grande bocciato della gara di Sochi: un piccolo indizio del feeling non ottimale con la sua vettura lo avevamo avuto anche in Bahrein, dove è arrivato davanti al compagno di squadra grazie ad un ordine di scuderia (sicuri sia stata una buona scelta, Signor Wolff?). In Russia soffre sin dal venerdì quando è costretto a lottare con il volante per tenere in pista la sua Mercedes, mentre in gara si vede solo in partenza quando insidia Raikkonen. Dopo non si è più visto, solo sentito lamentarsi diverse volte via radio e denotare un po’ di presunzione: “come mai davanti vanno più forte?”…Ogni tanto capita, caro Lewis!
Romain Grosjean: voto 3
Un brutto passo indietro dopo le prime gare in cui aveva convinto: in Russia non trova mai il feeling con la sua Haas lamentandosi spesso con gli ingegneri che provano a sistemare la monoposto cambiando pure l’impianto frenante, con pochi risultati. Il franco-svizzero infatti prima si qualifica in ultima posizione, poi in gara centra Palmer in curva 2 arrivando lunghissimo alla prima staccata dopo lo start. Sicuri che i freni funzionassero?
Lance Stroll: voto 2
Finora con il 18enne canadese eravamo stati buoni nelle prime tre gare, perdonando gli inevitabili errori che si fanno in un percorso di crescita. Dopo 4 gare il giovane Lance però continua a non mostrare segni di miglioramento, anzi seguita a macchiare le proprie gare con errori grossolani come quello in curva 2 (si, sempre quella) dove va in testacoda senza che nessuno lo tocchi. Continua soprattutto a prendere sonore lezioni da Massa, che in quattro gare ha portato 18 punti in casa Williams, contro lo zero tondo di Stroll. Bocciato senza appello da Jacques Villeneuve: “non è da Formula 1”
McLaren-Honda: voto 0
Il voto è in linea con i risultati e le prestazioni della McLaren in questo inizio di stagione. E’ chiaro che il principale imputato è la power unit Honda, che è riuscita nell’impresa di regredire rispetto alle non certo esaltanti prestazioni dei due anni passati, ma le cose nel team di Woking vanno male da tempo con Eric Boullier al timone. Non è accettabile che una scuderia gloriosa come la McLaren non riesca nemmeno ad iniziare la gara, oppure, quando va bene, ritrovarsi a lottare con le Sauber (motorizzate Honda dalla prossima stagione, auguri) nelle ultime posizioni. I tanto sospirati aggiornamenti alla power unit arriveranno solo in Canada a metà giugno, vedremo se Alonso avrà voglia di provarli dopo l’esperienza di Indianapolis.
La gara: voto 5
Gara un po’ noiosa in cui tutti gli episodi salienti sono avvenuti nelle fasi iniziali della corsa. Nel lungo circuito di Sochi (il terzo del mondiale dopo Spa e Silverstone) le 16 monoposto rimaste in pista dopo la partenza non si sono mai incrociate. Zero sorpassi. L’addio invernale della Manor mi aveva fatto temere questo tipo di situazione, che in alcuni circuiti risulta particolarmente evidente: poche macchine in pista equivale a poca competizione e poco spettacolo. Verstappen, come è sempre accaduto quest’anno in assenza di pioggia, è stato tutta la gara in quinta posizione senza che nessuno lo infastidisse: al traguardo è arrivato a mezzo minuto da Hamilton che l’ha preceduto, mentre l’ottimo Perez, sesto, ha preso più di 20 secondi dal giovane olandese. Fotografia che rispecchia esattamente i diversi valori in gara delle monoposto, senza che i piloti (vedi Alonso) possano far molto. Prima di portare a 25 i Gran Premi stagionali, la Liberty Media trovi le squadre per disputarli!