RC Auto: Autovelox e Tutor per smascherare i trasgressori
Presto tutor ed autovelox saranno in grado di controllare la copertura assicurativa dei veicoli.
Se ne era già parlato durante la discussione della legge di stabilità del 2015, ma con il DDL Concorrenza 2085 attualmente in discussione al Senato, torna d’attualità il controllo elettronico della copertura RC Auto via autovelox e tutor.
Finora le suddette apparecchiature non erano abilitate al rilevamento della copertura assicurativa e della revisione perchè la contestazione doveva essere immediata. Prima però di entrare in azione sulle assicurazioni, tutor ed autovelox dovranno però prima essere omologati per il funzionamento in modo completamente automatico senza la presenza di agenti delle Forze dell’ordine. Che comunque dovranno gestire queste apparecchiature. Le modifiche sono introdotte in due commi dell’articolo. 10 del DDL Concorrenza, che riporta: “accertamento, per mezzo di appositi dispositivi o apparecchiature di rilevamento, della violazione dell’obbligo dell’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, effettuato mediante il confronto dei dati rilevati riguardanti il luogo, il tempo e l’identificazione dei veicoli con quelli risultanti dall’elenco dei veicoli a motore che non risultano coperti dall’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, di cui all’articolo 31, comma 2, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27».
Mentre nel comma successivo: “In occasione della rilevazione delle violazioni di cui al comma 1- bis, lettera g-ter, non è necessaria la presenza degli organi di polizia stradale qualora l’accertamento avvenga mediante dispositivi o apparecchiature che sono stati omologati ovvero approvati per il funzionamento in modo completamente automatico. Tali strumenti devono essere gestiti direttamente dagli organi di polizia stradale di cui all’articolo 12, comma 1, del presente codice.”
Il funzionamento è piuttosto semplice con la tecnologia attuale: il sistema controllerà la targa che passa sotto l’occhio elettronico facendo un confronto con i dati del database della Motorizzazione, del PRA e delle compagnie assicurative. Se il mezzo non è in regola il proprietario verrà contattato per dimostrare di essere in regola; in caso contrario la sanzione prevista varia dagli 841 ai 3.287 euro più il sequestro dell’auto.