Fullback di Fiat Professional: la nostra video prova
Fullback di Fiat Professional: le nostre impressioni durante la prova del pick up dell’anno 2017.
Versatile e possibile, troppo riduttivo definirlo un fuoristrada con il cassone. Fiat ha scelto per il suo pick-up il nome “Fullback” come il ruolo in campo nel football americano, con un uomo di difesa capace di risolvere qualsiasi situazione. La nostra prova della versione con cabina doppia in allestimento LX conferma che è proprio questo il gioco del modello torinese, in grado come pochi di cavalcare l’onda di interesse che sta portando i pick-up leggeri nei radar di tutti i costruttori, anche premium. Annunciato l’arrivo della Mercedes Classe X, perfino Tesla si prepara ad una variante Model T, un light truck leggero con motorizzazione elettrica e trazione integrale che rilancia l’abbinamento tra i pick-up e la vita all’aria aperta.
In modo più sciolto e meno impegnativo di quanto offre un un Suv tradizionale, questo il punto, magari con il supporto di una robusta trazione integrale capace di percorsi in fuoristrada anche impegnativo, come nel caso di Fiat Fullback. Frutto di una partnership tra FCA e Mitsubishi, condivide meccanica e piattaforma con il modello L200,è equipaggiato con un motore turbodiesel common rail da 2,4 litri nei due livelli di potenza e coppia: 150 Cv e 380 Nm oppure 180 CV e 430 Nm. I prezzi partono dai 23,300 per la versione a cabina estesa da 150Cv fino ai 30,750 euro per la variante cabina doppia da 180 Cv con cambio automatico a cinque rapporti oggetto della nostra prova. Si tratta di un listino iva esclusa, considerando come Fullback appartenga alla gamma Fiat Professional, dunque quella dei veicoli commerciali per possibilità di omologazione. Quanto alla realtà del mercato, i pick-up stanno invece guadagnando uno spazio da auto da vivere con la dimensione di una enorme capacità di carico al seguito. Le uniche vetture utilizzabili per chi pratica sport con mezzi meccanici al seguito o attrezzature ingombranti. Basta pensare al surf, quindi nulla di più divertente e “normale”.
L’alternativa è PickUp
Truck o light truck? Questa è una sfumatura del tutto americana, dove i pick-up di taglia grande come Dodge Ram o soprattutto Ford F-Series sono le vetture più vendute in assoluto, la vera spina dorsale dell’auto a stelle e strisce. Diverso per l’Europa, dove esiste ancora una zona grigia su se e quanto questi mezzi possano essere considerati solo commerciali piuttosto che vetture vere addirittura più sfruttabili di qualsiasi altra. La meccanica ha fatto grandi progressi, aggiungendo molto comfort della marcia su asfalto, mentre restano tutti i plus di veicoli solidi e attrezzati per l’offroad.
Fullback è alto 1.780 mm, largo fino a 1.815 mm e ha un passo di 3 metri, mentre la lunghezza varia a seconda della configurazione: 5.275 mm con estesa, 5.285 mm con cabina doppia, rispettivamente con un vano di carico che misura 1.850 mmm e 1.520 mm per la cabina doppia con una portata di oltre una tonnellata. Sorprendente ma anche entusiasmante la massa rimorchiabile, che è di oltre tre tonnellate. Fiat Fullback ha concorrenti agguerrite sul mercato, a partire da Toyota Hilux, arrivata ormai alla ottava generazione e sempre più automobilistica nella sua impostazione e nel comfort, anche lei con un motore turbodiesel 4 cilindri da 2.4 litri da150 cavalli. Nella stessa categoria anche Nissan Navara e Ford Ranger, ma il confronto più diretto è proprio quello con Mitsubishi L200, gemello alla lontana per impostazione generale, che nel caso della italiana è ancora più diretta al bersaglio della praticità.
Fiat Fullback: Com’è
Fiat ha fatto bene il suo lavoro su Fullback, mettendo sotto lo stesso design le linee di un mezzo divertente per vocazione con le giuste proporzioni di paraurti e estensioni sottoporta, in modo da garantire buoni angoli di attacco ed uscita nell’utilizzo in offroad. Piacciono le proporzioni sportiva con la doppia cabina sviluppata verso l’anteriore, mentre il disegno delle fiancate è ripreso in toto dai fianchi del cassone, trasmettendo una sensazione di compattezza, da Sport Utility. La configurazione a cabina doppia ha portiere anteriori ampie, con scalino di cortesia, ma garantisce anche un buon accesso al divano posteriore, compromesso non scontato nella storia di questo tipo di vetture.
[rating title=”Voto” value=”7″ value_title=”Interni” layout=”left”]L’abitacolo è spazioso, con sedili anteriori ben contenitivi e un divano posteriore adatto anche a tre occupanti, con la zona centrale di seduta più rigida ed un porta porta bottiglie ripiegabile nascosto nello schienale. Sia nei posti davanti che dietro non manca lo spazio per le gambe, con Fullback che può affrontare legittimamente anche viaggi lunghi senza imporre sacrifici. Non spartana ma concreta la qualità delle plastiche di rivestimento, soprattutto solide e utilizzate per ricavare un gran numero di vani portaoggetti. Davvero sorprendete la posizione di guida, con la prevedibile collocazione rialzata e una visibilità netta degli ingombri della vettura, soprattutto nei tre quarti del cofano anteriore, indispensabile in manovra. Il montante non ostacola la visibilità e le regolazioni elettriche del sedile abbinate a quelle del volante, in altezza e profondità mettono a proprio agio. Utile e molto raggiungibile lo schermo da 7 pollici centrale con i controlli touch di navigatore, impianto Hifi e connettività, pratica anche la strumentazione per il climatizzatore automatico.
Fiat Fullback: Come va
Fiat Fullback è realmente versatile e possibile. Dal punto di vista delle sospensioni, utilizza uno schema a doppi bracci con barra stabilizzatrice sull’avantreno, mentre al retrotreno è presente un assale rigido con balestre multistrato. Questo significa una impostazione adeguata all’offroad, consistente anche a pieno carico e su fondi particolarmente sconnessi. Sorprende casomai la neutralità della guida su asfalto, dove le balestre posteriori mostrano i propri limiti sulle sconnessioni dell’asfalto ad andatura elevata. La sensazione non è quella di una vettura con il baricentro molto rialzato, dunque il coricamento laterale è abbastanza contenuto. La direzionalità dello sterzo, confortevole ma non gommoso, porta familiarità anche nei lunghi trasferimenti. L’idea non è quello di un mezzo da lavoro, casomai di un veicolo non faticoso da guidare in un impiego normale e poi in grado di andare oltre, in fuoristrada su fondi anche piuttosto sconnessi.
[rating title=”Voto” value=”8″ value_title=”Motore” layout=”left”]Il Fullback doppia cabina da noi provato è equipaggiato con il turbodiesel common rail da 2,4 litri con basamento in alluminio, turbo a geometria variabile ed intercooler; nella variante da 180 Cv di potenza, ma soprattutto 430 Nm di coppia, abbinato al cambio automatico a cinque rapporti. Una trasmissione tendenzialmente dolce negli innesti che si accoppia bene con la spinta del propulsore, ma gestibile anche con i bilancieri dietro al volante in una modalità più decisa, anche se per nulla sportiva. Piuttosto silenzioso nella marcia su strada, Fullback utilizza un sistema di trazione integrale che può essere comandato attraverso il selettore posto sotto la leva del cambio. Questa trasmissione è dotata di un interessante differenziale centrale Torsen, supportato da tre frizioni a controllo elettronico che gestiscono in tempo reale la trasmissione della coppia motrice alle ruote in funzione delle condizioni stradali e della velocità. Quattro sono le modalità di selezione: oltre alle “2 ruote motrici” e “4 ruote motrici”, c’è la funzione “4HLc” con il blocco del differenziale centrale per distribuire la coppia equamente fra ruote anteriori e posteriori, migliorando la trazione su percorsi innevati, sabbiosi o su strade fangose. La quarta modalità è la “4LLc”, con il blocco del differenziale centrale a cui si aggiungono le marce ridotte, con una coppia più diretta per percorsi dalla maggiore pendenza.
Fiat Fullback: Scheda Tecnica
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