Giulia Tecnomagnesio TM7
Una realizzazione sia tecnica che estetica per l’ammiraglia della casa del Biscione
Che la Giulia sia uno degli elementi di eccellenza di casa Alfa Romeo, uno dei suoi fiori all’occhiello, è un qualcosa di assodato. Eleganza e potenza “Made in Italy” che diviene sogno e punto di partenza anche per il mondo dell’Aftermarket. Durante l’ultimo Salone internazionale Autopromotec di Bologna – evento europeo di riferimento dedicato proprio all’aftermarket – la Tecnomagnesio, marchio italiano produttore di Ruote in lega leggera omologate NAD/ECE, ha voluto rielaborare proprio la Giulia.
Come? Cercando di elaborare la propria idea di stile, partendo da quel concetto di eleganza, ma il cui punto nodale fosse ovviamente la ruota in lega.
Sottoposta dunque alle cure di Simone Neri e del centro stile TRC Performance, ecco dunque la Giulia Tecnomagnesio TM7. Quali sono le peculiarità: uno speciale set di ruote in lega da 19” con una vernice cangiante color oro, e canali con larghezza differenziata di 8,5” all’anteriore e 9,45” al posteriore.
Realizzati anche degli offset ad hoc per la vettura, che permettono di essere a filo con i passaruota per una maggior stabilità, oltre ad un miglior impatto estetico. Le ruote sono state equipaggiate con sensori di pressione CUB, con pneumatici GoodYear Eagle F1 RunFlat nelle misure 225/40R19 all’anteriore e 255/35R19 al posteriore.
La scocca e la carrozzeria sono state completamente riverniciate. Aggiunte ed elementi di dettaglio sono stati sviluppati e ridisegnati dal centro stile TRC Performance, in modo da esser montati velocemente. Completamente rivisto invece il paraurti posteriore con l’inserimento di un estrattore dell’aria di nuova concezione.
In termini tecnici si è provveduto ad un incremento di potenza di 30 cavalli rispetto alla versione originale, grazie ad un modulo elettronico di facilissima installazione. Il kit di potenziamento prevede anche l’adozione di uno scarico maggiorato in acciaio inox con doppie uscite sovrapposte. L’aspirazione dell’aria è stata modificata con uno specifico filtro Sprint Filter in poliestere.
In termini di impianto frenante, i freni di serie sono stati sostituiti con dischi a tracce ellittiche e pasticche più performanti. L’assetto è stato anche ribassato di 3 centimetri con un kit di molle elicoidali.
Gli interni hanno comportato l’utilizzo di alcantara per il cielo ed alcune rifiniture in carbonio. Nel mezzo, spiccano i sedili R333 della Sparco, oltre ad accessori come pedaliera e pomello del cambio sempre di casa Sparco.