Volkswagen Arteon: primo contatto

La nuova ammiraglia della Casa di Wolfsburg è una testimonial di design e tecnologia: abbiamo provato Volkswagen Arteon

Di Gianluigi Giannetti
Pubblicato il 20 giu 2017
Volkswagen Arteon: primo contatto

[blogo-video id=”876216″ title=”Volkswagen Arteon: video ufficiale” content=”” provider=”brid” video_brid_id=”” video_original_source=”” image_url=”https://s3.eu-west-1.amazonaws.com/video.blogo.it/thumb/nL8QsVfz-640.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”232147″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fODc2MjE2JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL2F1dG9ibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzg3NjIxNi8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fODc2MjE2e3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X184NzYyMTYgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X184NzYyMTYgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]

Volkswagen Arteon arriverà a luglio in Italia e noi l’abbiamo guidata sule strade di Hannover in Germania riportando la prima certezza. A quindici anni dal lancio della eccellente ma pretenziosa Phaeton, le strategie del marchio tedesco sono cambiate a tal punto da disegnare per la Arteon un ruolo da ammiraglia della gamma del tutto nuovo. Se è vero che deriva meccanicamente dalla Passat, si presenta come un manifesto del nuovo stile di carrozzeria Volkswagen e, contemporaneamente, diventa il testimone delle tecnologie di guida assistita di tutto il gruppo di Wolfsburg. Nessuna novità invece dal punto di vista squisitamente tecnico. Sul nostro mercato sarà disponibile con quattro motorizzazioni, tutte turbo: un TSI a benzina da 280 Cv e tre turbodiesel TDI, rispettivamente 150, 190 e 240 CV, con cambio a doppia frizione di serie per tutte le versioni. Il propulsore TSI 280 Cv e il TDI 240 Cv, inoltre, sono dotati di trazione integrale 4Motion, il TDI 190 Cv è disponibile con trazione integrale o anteriore, il 150 Cv solo con trazione anteriore. I prezzi vanno da 46.500 a 55.300 euro

Di difficoltoso, per Arteon, c’è solo il paragone con la Phaeton, una vettura presentata nel 2002 e il cui progetto nasceva dalla volontà di Ferdinand Piech. Doveva essere l’auto per proiettare Volkswagen in cima la mondo del lusso, sviluppata sulla base della Audi A8 e costruita nell’avveniristica “Gläserne Manufaktur”, la fabbrica di cristallo nel centro della città di Dresda. Di Phaeton dovevano costruirsene 20.000 l’anno, ma al 18 marzo 2016 la produzione è definitivamente cessata ad appena 84.253 unità. Oggi Volkswagen Arteon nasce con uno scopo diverso, ora che Volkswagen è diversa. Resterà ammiraglia, almeno nell’accezione di auto con motorizzazione tradizionale, anche quando in cima al listino si posizionerà una berlina a trazione elettrica.

Arteon è lo stato dell’arte del Gruppo Volkswagen nella guida assistita”. Prima del nostro test tocca ad Andrea Alessi, direttore di Volkswagen Italia, spiegare quanto il nuovo ruolo di ammiraglia per Arteon vada oltre il presidiare dall’alto i listini, quanto piuttosto guardare lontano. Cosa vediamo qui che ritroveremo su tutti gli altri modelli?: “L’integrazione dei sistemi su questa vettura è totale”.

Il più evidente salto in avanti per Arteon sta infatti nel aver creato un unico ambiente software e hardware dove coesistono finalmente tutte le funzioni possibili di assistenza, chiamate in causa da una logica che riconosce le circostanze. Ad esempio il Cruise Control Adattivo ACC ora considera anche i limiti di velocità e i dati relativi al percorso del sistema di navigazione al fine di adeguare la velocità in modo automatico, e riduce così l’andatura in anticipo prima di curve, rotatorie e incroci.

In combinazione con il cambio automatico DSG, la Arteon con ACC è anche in grado di far ripartire la vettura in modo automatico in coda o in città, mentre il Lane Assist (assistenza per il mantenimento della corsia) e l’ACC lavorano in tandem per l’assistenza alla guida in colonna , con la Arteon che è in grado di viaggiare in modo parzialmente automatizzato fino a 60 km/h anche in una andatura fatta di frenate e ripartenze.

Nell’integrazione dei sistemi rientra poi un ampio capitolo sicurezza, con l’Emergency Assist di seconda generazione, che interviene qualora il guidatore dovesse perdere conoscenza per qualsiasi motivo. Il sistema oltre a frenare la vettura provvede anche a sterzare dirigendosi verso la corsia più a destra, a condizione che i veicoli che seguono lo consentano appoggiandosi al cruise control adattivo al Side Assist, ovvero il dispositivo di assistenza al cambio di corsia.

Volkswagen Arteon: Listino Prezzi

Listino Volkswagen Arteon by Blogo Motori on Scribd

Ultime notizie