Vietato lavare auto: multe fino a 500 euro
Vietato lavare auto, multe fino a 500 euro per chi utilizza l’acqua pubblica a scopi non potabili.
Vietato lavare auto, pena multe fino a 500 euro. Chi utilizza l’acqua pubblica a scopi non potabili, alimentari o igienico sanitari rischia dunque una sanzione amministrativa salata. Succede a Potenza dove il sindaco Dario De Luca, ha adottato un’ordinanza relativa al “Risparmio idrico e limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile”. Si parla di “misure straordinarie ed urgenti, finalizzate a preservare la maggiore quantità di risorsa idrica disponibile per garantire i fabbisogni primari”. Fino al 30 settembre vige il divieto assoluto “di prelievo e di utilizzo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per lavaggio privato di veicoli, macchine ed attrezzature; irrigazione e annaffiatura di orti, giardini e prati; lavaggio di aree di pertinenza cortili e piazzali; riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino; tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico-sanitario”.
Prevista una multa da 25 a 500 euro per chi non rispetta tale provvedimento che fa seguito a una comunicazione giunta dalla Società Acquedotto Lucano che, lo scorso 19 luglio, aveva manifestato al comune di Potenza e agli altri municipi serviti, la “criticità dell’approvvigionamento idropotabile e la necessaria razionalizzazione delle risorse idriche disponibili”. Il sindaco invita la cittadinanza ad un utilizzo limitato, responsabile e razionale della risorsa idrica al fine di evitare inutili sprechi. Secondo la Gazzetta del Mezzogiorno, nel mirino dell’ordinanza ci sarebbero soprattutto gli orti urbani che i cittadini hanno allestito in varie parti della città e che non dispongono di pozzi o di reti di irrigazione.
Lo stesso provvedimento preso a Potenza è stato adottato in altri comuni d’Italia: oltre alla grave situazione di Roma, a Cesena è vietato il prelievo di acqua potabile dalla rete idrica per uso extra-domestico dalle ore 8 e alle ore 21. Anche qui multa fino a 500 euro. Stesso discorso a Vittorio Veneto dove il provvedimento resterà in vigore fino al prossimo 15 ottobre. Ma la lista è lunga e le ordinanze relative all’uso dell’acqua potabile sono state adottate in tanti piccoli comuni, anche in Lombardia, ma anche in città come Bologna, Piacenza, Modena e Pisa.