Volkswagen T-Roc: intervista ad Andrea Alessi [Video]
In arrivo a novembre il nuovo Suv compatto con prezzi a partire da 22.900 euro e cinque motorizzazioni tra 115 e 190 Cv. Il direttore generale del marchio tedesco: “In Italia venderà più di Golf”
“Ci aspettiamo che la T-Roc diventi il modello Volkswagen più venduto nel nostro paese superando la Golf e la Polo.” A parlare non è un analista indipendente di mercato, ma Andrea Alessi, direttore generale del marchio tedesco in Italia. Durante la presentazione internazionale del nuovo Suv compatto a Cernobbio, rilanciava ancora Fabio Di Giuseppe, direttore marketing della filiale italiana: “Tutti si sono sempre chiesti chi batterà la Golf. Secondo noi in Italia ci riuscirà un’altra Volkswagen, ovvero la T-Roc che ha tutto quello che serve per piacere al nostro cliente: carattere emozionale, dimensioni compatte, grande spazio interno e i migliori standard di sicurezza del segmento”. Possibile che possa tramontare uno dei simboli del mercato automobilistico Europeo? E’ già successo, e Volkswagen sta gestendo il cambiamento in modo chirurgico. Secondo le rilevazioni del centro ricerche Focus2Move, Golf resta ancora ancora molto in alto nella classifica europea nei primi 6 mesi del 2017, con 319mila unità vendute, ma anche un calo del 10,9% rispetto allo stesso periodo del 2016. L’avanzata dei crossover urbani è invece sotto gli occhi di tutti, con Nissan Qashqai che cresce del 6,7% nonostante sia prossima ad un profondo restyling.
In Italia da gennaio a luglio sono stati ben 271.142 le sport utility vendute contro le 214.658 registrate nello stesso periodo del 2016, e ora pesano per il 28,9% dell’intero mercato, ma a luglio la progressione li ha portati addirittura al 31,8%. Cosa succede ora? La nuova Volkswagen T-Roc è un modello con una filosofia totalmente diversa da Tiguan, che comunque vale otre 18.000 contratti nel periodo, e dunque dovrà vedersela con rivali di grande successo come Fiat 500X, Peugeot 2008, Renault Captur, ma soprattutto Opel Crossland X, Nissan Qashqai e Toyota C-HR. In più il prossimo Salone di Francoforte segna il debutto di ulteriori rivali come Citroen C3 Aircross, Kia Stonic, Hyundai Kona, e le due cugine nel gruppo Volkswagen Seat Arona e Skoda Karoq.
Si può obiettare che tutte queste vetture differiscono anche in modo significativo in quanto a dimensioni, ma in un mercato che premia più l’idea dell’auto a ruote alte in quanto tale, proprio questa incertezza può essere la carta a favore di Volkswagen. La Golf è sconfitta? Forse no. T-Roc è lunga 423 cm, 25 in meno della Tiguan, larga 181 cm e alta 157, con un passo di 260 cm e un bagagliaio da 445 litri di capienza. E’ l’evoluzione della Golf, basata sulla stessa piattaforma modulare MQB con con cinque motorizzazioni, due benzina e tre diesel , con potenze comprese tra i 115 e i 190 Cv, oltre naturalmente alla possibilità di avere la trazione integrale. La competizione è anche sul prezzo, annunciato al di sotto dei 23 mila euro, ma con un livello di dotazioni che in Italia sono “tagliate” verso l’alto, ovvero in due soli allestimenti che prevedono sempre il cruise control adattivo, i sistemi di frenata d’emergenza, nonché i dispositivi Pre-Crash e di mantenimento della corsia di marcia. Andrea Alessi è molto diretto: “Il nostro mercato è stato il primo a percepire il valore emozionale dei Suv e dei crossover e per questo pensiamo che la T-Roc sarà capita di più e meglio che nel resto dell’Europa”. Capita al posto della Golf?
Volkswagen T-Roc, anteprima mondiale a Cernobbio
Una Volkswagen attesa ma inaspettata, strategica e contemporaneamente coraggiosa. La casa tedesca ha presentato a Villa Erba a Cernobbio il suo nuovo terzo Suv in gamma, la T-Roc, riservando al suo debutto statico per la stampa le attenzioni che si devono ad una vettura destinata a grandi numeri di vendita. Ci pensa direttamente Herbert Diess, Ceo Volkswagen ad evidenziare la novità. “ T-Roc porterà Volkswagen a competere dove prima con c’era, ad avvicinare nuovi clienti con il design emozionale che serve tra gli sport Utility compatti. La sostanza resta la nostra tecnologia, ma la forma cambia, ed è intelligente quanto accattivante”
Auto dalle ambizioni mondiali T-Roc, considerando come nei prossimi dieci anni il volume annuo dei SUV compatti crescerà in misura rilevante, passando dagli attuali 6,4 a circa 10,6 milioni di unità. Russia, Cina e soprattutto Europa, il che vuol dire un interesse fortissimo nel nostro paese , dove “questo modello può tranquillamente, e anche clamorosamente, superare le vendite di Golf”, ovvero come racconta con altrettanto coraggio Andrea Alessi, Direttore Generale Volkswagen Italia.
T-Roc arriverà sul nostro mercato da novembre con cinque motorizzazioni , due benzina e tre diesel , con potenze comprese tra i 115 e i 190 Cv, e soltanto due allestimenti destinati a occupare la parte alta della fascia dei Suv compatti. Il listino non è stato ancora comunicato, ma il prezzo di attacco sarà di 22.900 euro.
In una reveal molto più sobria di altre, sta invece nella notizia più importante tutta la quantità di coraggio che il marchio tedesco sta investendo in questa vettura. Che T-Roc possa e anzi debba superare le vendite del baluardo di famiglia, la Golf, ovvero assestarsi ad oltre 50.000 contratti l’anno per l’Italia, è un obbiettivo a suo modo storico come la fotografia di un mercato auto tanto cambiato da mettere in discussione anche i fondamentali. Del resto, T-Roc nasce proprio sulla piattaforma modulare MQB, anche quella della Golf, ma il gioco ad incastro tra tecnologie da utilizzare e nuovi messaggi da dare ha portato a dimensioni proprio sovrapponibili alla compatta tedesca, in diretta concorrenza.
T-Roc è lunga 423 cm, quindi la bellezza di 25 in meno della Tiguan, è larga 181 cm e alta 157, con una distanza tra gli assi a quota 260 cm, ma soprattutto sbalzi anteriori e posteriori di appena 8 cm. É un Suv compatta anche esteticamente, con un tetto relativamente basso e dunque proporzioni molto più dinamiche di Tiguan, meno orientato all’offroad e più alle percorrenze stradali . La serie di competitor possibili per T-Roc si allunga a vista d’occhio se consideriamo come in Italia verrà commercializzata esclusivamente con verniciatura bicolore, ovvero con tetto, montanti anteriori e gusci degli specchietti retrovisori a contrasto: il tutto in dieci diversi colori di carrozzeria che vanno inevitabilmente a proporre formule già viste altrove, ma mai abbinate a vetture Volkswagen.
Design coraggioso
Molto sinceramente, T-Roc aveva tre boe da aggirare per accreditarsi da subito con una personalità credibile sul mercato dei Suv compatti: non essere una piccola Tiguan, non presentarsi come una variante di Audi Q2 ed essere una novità emozionale per un marchio che a questa caratteristica ora punta moltissimo. Camminando attorno e salendo a bordo della T-Roc, possiamo dire che tutti gli obiettivi sono stati centrati. L’insieme ha personalità perché le somiglianze sono poche. Il frontale richiama nell’idea quello dei Suv Volkswagen, con la calandra larga calandra che integra proiettori doppi e nella versione di livello superiore i fari a LED, ma lo sviluppo orizzontale e gli elementi di separazione cromati ribassano tutto il muso in una chiave più sportiva, accompagnata bene dalla curvatura del cofano. Le fiancate sono solide ma non massicce, da auto compatta di taglio sportivo, con montanti posteriori molto obliqui in stile coupé che nella verniciatura bicolore si staccano visivamente ancora di più dal tetto e dalla sua colorazione differente. Punta al solido invece la coda ad andamento spiccatamente orizzontale e articolata su tre livelli: quel che conta qui è il bagagliaio, con una capacità standard di 445 litri che può arrivare a quota 1.290 litri.
Evoluzione digitale
Chiedere ad una Suv compatta un design Urban degli interni è quasi ovvio. T-Roc casomai rilancia la sua formula di integrazione tra la plancia e la piattaforma di servizi e connessioni digitali con una nuova ergonomia facile che rivedremo presto anche sul atri modelli del gruppo La plancia è scandita da elementi orizzontali, ma su un asse visuale molto alto c’è il sistema di infotainment con schermo da 8 pollici completamente rivestito in vetro, che può essere espanso anche con la compatibilità alle piattaforme MirrorLink, Apple CarPlay e Android Auto, dunque per tutte le famiglie di Smartphone. La T-Roc poi è disponibile con Active Info Display di nuova generazione, cioè strumentazione completamente digitale attraverso un secondo display da 11,7 pollici posizionato dietro il volante con una risoluzione ancora più elevata che in passato. Se poi consideriamo T-Roc per la tecnologia che propone in fatto di sistemi di assistenza, in Italia faranno parte della sua dotazione di serie la frenata anti collisione multipla, assistenza attiva per il mantenimento della corsia Lane Assist e sistema di controllo perimetrale Front Assist con riconoscimento dei pedoni e funzione di frenata di emergenza City, oltre al sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore.
Generazione Turbo
La gamma di motorizzazioni prevista per la nuova T-Roc si posiziona soltanto “pro forma” al di sotto di quella di Tiguan, con potenze comprese tra 115 Cv e 190. Due le varianti a benzina, 1.0 Tsi da 115 Cv e 1.5 Tsi da 150 Cv, entrambe con cambio manuale a 6 marce, la seconda disponibile anche con trasmissione DSG a 7 rapporti e trazione integrale 4MOTION. A gasolio le opzioni sono tre, 1.6 TDI da 115 Cv, 2.0 TDI da 150 Cv con trazione anteriore o integrale e cambio manuale a sei marce o DSG, e infine il top di gamma 2.0 TDI da 190 Cv abbinato al cambio DSG a 7 rapporti e alla trazione 4MOTION.
Le versioni 4MOTION della T-Roc sono dotate di trazione integrale permanente. La ripartizione della forza motrice tra asse anteriore e posteriore viene effettuata da una frizione a lamelle a gestione elettronica, che tiene in considerazione anche l’erogazione di coppia del motore. Di conseguenza, in caso di carico ridotto o in fase di rilascio, la trazione è affidata principalmente all’asse anteriore, mentre quello posteriore risulta parzialmente disaccoppiato. Il sistema viene controllato mediante un comando sulla consolle centrale denominato “driving experience control”. Mediante questo interruttore rotondo il guidatore può attivare quattro modalità principali e differenti menu pop-up. Ruotando la manopola verso sinistra, si accede a due profili stradali: Street e Snow. Verso destra invece si attivano i due profili fuoristrada: Offroad o Offroad Individual.
Appuntamento in Italia
Il listino T-Roc non è stato ancora comunicato, ma il prezzo di attacco sarà di 22.900 euro, mentre la gamma si comporrà soltanto di due allestimenti. Tutte le T-Roc italiane avranno di serie : Gruppi ottici posteriori a LED, Fendinebbia anteriori, Tetto, compresi i montanti anteriori, e gusci degli specchietti retrovisori esterni in colore a contrasto, Inserti decorativi sulla plancia e sui pannelli delle porte in colore a scelta, Composition Media da 8 pollici, App-Connect, Connectivity Pack (2 prese USB e Bluetooth), Cerchi in lega leggera da 17 pollici, Cruise control adattivo ACC, Front Assist, Lane Assist, Sistema Pre-Crash, Sistema di riconoscimento della stanchezza del guidatore Fatigue Detection, Sensori di parcheggio Park Pilot e Volante multifunzione. A questa dotazione il livello superiore aggiunge Inserti decorativi esterni cromati, Gruppi ottici posteriori scuri a LED, Proiettori anteriori a LED, Climatronic, Strumentazione completamente digitale Active Info Display, cerchi in lega leggera da 18 pollici.