Marchionne: “L’auto elettrica? Non è la soluzione per il futuro”
L’a.d FCA: “Prima di pensare che i veicoli elettrici siano la soluzione, dobbiamo considerare tutto il ciclo di vita di queste vetture”. Nel frattempo GM dichiara di voler lanciare 20 auto elettriche e fuel cell
A Lezione da Sergio Marchionne. Per molti studenti dell’università di Trento la giornata odierna è stata l’occasione di poter ascoltare la lectio magistralis dell’amministratore delegato di FCA: “Cercate da soli la vostra strada, cambiatela tutte le volte che volete, seguite i vostri sogni“. Un Marchionne che, a margine delle sue parole, ha ricevuto la laurea ad honorem in Ingegneria Industriale consegnato proprio dal Polo Meccatronica di Rovereto.
E’ chiaro che l’occasione è stata propizia per dare uno sguardo al futuro del mondo delle quattro ruote. Gli elementi cardine sono i medesimi: guida autonoma ed energie alternative. Si parte con la prima, come riferito dal Sole 24 ore:
”
Da circa un anno, ingegneri di Fca e di Waymo, che è la società di Google dedicata alle vetture autonome, lavorano fianco a fianco per integrare e sperimentare le tecnologie a guida autonoma su una flotta di Chrysler Pacifica Hybrid. Noi crediamo che la guida autonoma sarà una realtà nel giro di un decennio e che i sistemi avanzati di ausilio alla guida svolgeranno un ruolo cruciale nel preparare legislatori, consumatori e aziende per un mondo in cui il controllo dell’auto sarà passato nelle mani dell’auto stessa”
Se dal punto di vista della guida autonoma l’ad di FCA si è mostrato chiaro, netto e definito, molti più dubbi vengono sollevati quando si inizia a parlare di auto elettrica. Marchionne pone infatti dei vincoli naturali, dei limiti ben definiti. Di certo non vede nell’auto elettrica la panacea per la viabilità del futuro:
L’esempio di una volontà propositiva a margine di quanto riferito proprio in occasione della Lectio Magistralis viene confermata da quella 500 Elettrica lanciata cinque anni fa in California. Una cartina di tornasole a sentire lo stesso Marchionne:
“Per ogni 500 elettrica venduta negli Usa perdiamo 20mila dollari. Un eventuale lancio su larga scala sarebbe un atto di masochismo.”
per Marchionne la chiave riguarda la produzione dell’energia:
“Prima di pensare che i veicoli elettrici siano la soluzione, dobbiamo considerare tutto il ciclo di vita di queste vetture, infatti le emissioni di un’auto elettrica, quando l’energia è prodotta da combustibili fossili, sono equivalenti a quelli di un altro tipo di auto. In questo senso, le auto elettriche possono essere definite come un’arma a doppio taglio”
E’ chiaro che però che dal mondo dell’elettrico non ci si può sottrarre completamente. Non avrebbe senso lasciare del tutto un mondo la cui visione futura è sviluppata e concettualizzata da praticamente tutto il settore dell’automotive, sia in termini di produzione, che addirittura in termini di competizioni (leggasi, tra gli altri, la Formula E, con BMW, Audi, Renault, Jaguar e Mercedes già dentro).
Dichiarazioni dunque, che vengono a margine di quanto riferito proprio da General Motors, ovvero la volontà di tracciare una…strada elettrica. Proprio GM infatti, ha riferito di voler lanciare almeno 20 nuovi modelli sul mercato, sia elettrici che fuel cell ad idrogeno entro il 2023, di cui due nei prossimi diciotto mesi.
Un approccio dunque a doppia mandata, una doppia strada per la visione della casa nella visione del futuro a zero emissioni.
Al riguardo, le prime due vetture saranno basate sulla Chevrolet Bolt EV, mentre gli altri saranno dotati di un “nuovo sistema di batterie” mostrato a Detroit nel Technical Centre della casa. Ovviamente su questo nuovo sistema, GM si è rifiutata di fornire ulteriori dettagli specifici, come riferito da AutomotiveNews.
A confermare ancor di più la volontà di GM, ci sono le parole di Pamela Fletcher, ingegnere capo del settore automotive e veicoli elettrici della casa.
“Abbiamo intenzioni serie riguardo il futuro della casa in merito ai veicoli elettrici”. Dichiarazioni chiare dunque in concomitanza con quanto riferito da Marchionne.
Dunque due posizioni concettualmente antitetiche come potrebbero coniugarsi? La chiave di volta potrebbe essere Magneti Marelli, destinata eventualmente alla futura elettrificazione del gruppo. Ipotesi su cui si deve semplicemente aspettare, come riferito dallo stesso Marchionne secondo cui il futuro della doppia M sarà affrontato con il nuovo piano industriale di FCA 2018-2022, che verrà dunque presentato entro il primo semestre del prossimo anno. “Non sono state decise ancora le modalità di scorporo” ha riferito lo stesso Marchionne sottolineando come “l‘opzione migliore sarebbe quella di vendere tutte le azioni della società di componentistica”.