Guida in stato d’ebbrezza, meglio un anno di carcere o 90 mila euro di multa?
E’ successo ad Arezzo: trovato al volante con un tasso alcolemico di 2,4 contro lo 0,5 consentito, è stato condannato a pagare 90.250 euro.
Ovviamente la domanda è provocatoria: meglio non bere del tutto quando ci si mette alla guida ed evitare il problema alla radice, limitando i danni che la guida in stato d’ebbrezza provoca ogni anno sulle strade italiane. Però la vicenda è di quelle che fanno parlare e riflettere.
Tutto nasce da un normale controllo del tasso alcolemico eseguito da una pattuglia dei Carabinieri, in cui è incappato un anno fa un automobilista di Arezzo. Trovato alla guida con 2,4 grammi di alcool per litro di sangue, contro il limite di 0,5 imposto dalla legge, l’uomo si è visto ritirare la patente immediatamente. Poi la vicenda, per come la riporta La Nazione, si complica.
Il codice della strada, all’articolo 186 comma 2-C, prevede infatti che chi guida sotto effetto dell’alcol venga punito “con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l’arresto da sei mesi ad un anno, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro g/l)“. Pene inferiori per chi resta sotto 1,5 e 0,8 grammi per litro.
Ma 2,4 grammi sono decisamente troppi e, quindi, scatta l’anno di carcere per il conducente aretino. Che, però, essendo incensurato ha chiesto la conversione del carcere in pena pecuniaria. Ma è lo stesso codice a fissare in 250 euro al giorno il valore pecuniario di questa conversione e, se la matematica non è un’opinione, 250 euro per 365 giorni fanno 91.250 euro di multa totale. Che scende a circa 46 mila se si paga entro quindici giorni.
Dal punto di vista giuridico, quindi, non c’è nulla di strano in questa vicenda. Ma l’avvocato dell’automobilista ha intenzione di fare ricorso perché, come spiega al giornale toscano, ci sono almeno due elementi inaccettabili: “è una condanna spropositata rispetto alla condotta del mio assistito, inoltre la legge fissa ad un massimo di dieci mila euro il tetto delle ammende. Tuttavia, chiederemo al tribunale l’ammissione alla messa in prova per un periodo ai servizi sociali, in modo da evitare una sanzione così rilevante“.
Se l’avvocato in questione dovesse riuscire ad aver ragione in Tribunale, quindi, l’intero sistema delle pene per chi guida in stato d’ebbrezza potrebbe essere rimesso completamente in discussione: tra novantamila e diecimila euro, infatti, c’è una bella differenza.