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Problemi Tesla: le preoccupazioni di Elon Musk

Dorme in fabbrica sul pavimento, tra le difficoltà di produzione della Model 3, l’enorme peso dei debiti e le indagini sull’incidente mortale di un anno fa

Elon Musk dice che dallo scorso novembre sta dormendo in fabbrica per risolvere i problemi di Tesla, soprattutto la produzione della Model 3. Attenzione, non dorme in un lussuoso appartamento ricavato nella sede. No: come ha affermato in un’intervista alla CBS l’11 aprile, egli riposa direttamente sul pavimento della linea di produzione e non ha nemmeno il tempo di tornare a casa per fare una doccia. Poveraccio.

Nonostante il suo sacrificio sembra che la situazione non stia migliorando in modo significativo. Infatti, nella prima settimana di aprile, il ritmo produttivo della berlina compatta su cui poggiano tutte le speranze dell’azienda californiana di trasformarsi in un soggetto che rende profitti è arrivato a 2.020 unità. Ancora lontano dall’obiettivo di 2.500 esemplari settimanali. Però Musk è fiducioso di raggiungere la quota di 5.000 unità fra tre mesi.

Nel frattempo gli investitori continuano ad essere preoccupati. Ad inizio mese il titolo azionario di Tesla al Nasdaq è precipitato fino a 252 dollari, dai 360 di marzo; in parte una temporanea manovra speculativa, poiché nei giorni successivi la quotazione è rimbalzata e ora è di nuovo vicino a quota 300 (294 dollari in chiusura il 12 aprile). Tuttavia i problemi grossi restano. Oltre alle difficoltà industriali nel raggiungere una capacità produttiva sufficiente, persiste anche l’enorme problema del debito colossale: i 2,9 miliardi di dollari presi in prestito per acquistare a 2 miliardi la fabbrica Solar City, per la produzione di energia elettrica. Che portano il totale della posizione debitoria a 10 miliardi.

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La sostanza è che Tesla in questo periodo sta bruciando 6.500 dollari al minuto, come sottolinea il Los Angeles Times. Sarà anche per questo che l’agenzia di rating Moody’s recentemente ha abbassato il livello di affidabilità creditizia della compagnia. Oltre ai problemi sul richiamo delle 123.000 Model S per un difetto al servosterzo e la sempre pendente indagine sull’incidente mortale di un anno fa che ancora deve accertare se ci siano state responsabilità da parte del sistema Autopilot. Musk dorme sul pavimento. Ma riuscirà a chiudere occhio?