Volvo utilizzerà Google Assistant sulle vetture di prossima generazione
Entro il 2020 il sistema di infotainment Sensus by Volvo sfrutterà i servizi del colosso di Mountain View.
Quanto conta l’auto connessa nel futuro dell’automotive? Moltissimo verrebbe da dire – almeno guardando a quello che sta predisponendo Volvo sulle auto che verranno. La casa svedese ha infatti confermato – in vista della conferenza degli sviluppatori di software Google – che la prossima generazione del sistema d’infotainement Sensus sfrutterà l’assistente vocale di Mountain View.
Tra le app gestite avremo anche Google Play Store e Google Maps. Abbiamo quindi a che fare con la prima tangibile novità – dopo la firma della partnership tra il colosso americano e Volvo. Ma soprattutto, quella di Google – è un’autentica stoccata vincente nella non troppo pacifica battaglia per accaparrarsi la presenza all’interno del comparto automobilistico.
Di fatto, chi sceglierà di mettere in garage una Volvo di nuova generazione – utilizzerà Google Assistant per attivare qualsiasi delle funzioni dell’infotainment. Ma non solo: la voce di Google potrà essere interpellata anche per la gestione del clima – oltre che per la navigazione, l’utilizzo dello streaming musicale o l’invio di messaggi.
Nel 2015 Google decideva di mettere al mondo “Android Auto” – l’applicazione capace di replicare la gran parte delle funzioni del nostro smartphone sullo schermo dell’auto. Una comodità alla quale ha fatto eco anche l’altra “metà del mondo”, con il debutto di “CarPlay” – su sponda Apple. Due piattaforme che ad oggi ritroviamo su centinaia di modelli d’auto. Ma la vera battaglia si gioca sul sistema operativo. Android, infatti, è solo un’interfaccia di secondo livello – che vive proprio in un sistema operativo. Per questo Google ha deciso di utilizzare Android, basato su Linux e vestito su misura per smartphone e tablet – ma debitamente modificato per essere utilizzato anche all’interno di un’automobile.
Volvo con la “voce” di Google
Interpellato da Fortune – Patrick Brady, Vicepresidente del settore ingegneristico di Android – ha affermato come sia stato un notevole investimento puntare proprio su Android, trasformandolo in un’autentica piattaforma integrata per il mondo auto. Del resto sono moltissimi i brand automobilistici che hanno già utilizzato le vecchie versioni di Android negli ultimi anni; Honda, Hyundai e Kia – tanto per citare quelli più orientali. E va anche detto come Google abbia pesantemente contribuito ad integrare il sistema di navigazione di Maps – all’interno dei software proprietari di molti colossi dell’auto.
Oggi – con il nuovo sistema operativo costruito appositamente per adattarsi al meglio all’impiego automobilistico – il “rischio” è che tutte le principali case automobilistiche desiderino averlo all’interno della propria gamma. Per Brady – è molto facile ipotizzare che entro cinque anni – vedremo la nuova generazione di Android su oltre il 50% dei nuovi veicoli.
Già, ma quali sono quindi le tempistiche di diffusione? Torniamo allora da Volvo che ha già disegnato una papabile “road map” che vedrà la prima vettura dotata di infotainment Sensus Android in produzione nei prossimi due anni. Anche se una data precisa non è ancora stata svelata.
Sempre a Fortune – Hernrik Green, Vicepresidente Senior del reparto Ricerca e Sviluppo di Volvo – ha affermato come portare i servizi del colosso californiano all’interno delle proprie vetture, sia fondamentale per dare una forte spinta all’innovazione del capitolo connettività. Incrementando – ha aggiunto – la competenza di Volvo nello sviluppo delle applicazioni e dei servizi connessi.