24 ore di Le Mans 2018: trionfano la Toyota e Alonso
La Toyota di Nakajima, Alonso e Buemi ha vinto davanti alla vettura gemella. Il campione spagnolo tra i pochissimi a centrare l'accoppiata mondiale F1-Le Mans. Nelle GT le Porsche hanno vinto entrambe le classi. Oreca di G-Drive prima in LMP2. La Ferrari di Fisichella seconda in GTE Am
[blogo-video id=”912971″ title=”24h Le Mans – Celebrazioni Toyota” content=”” provider=”brid” video_brid_id=”” video_original_source=”” image_url=”https://s3.eu-west-1.amazonaws.com/video.blogo.it/thumb/BAGJW405-640.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”301335″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fOTEyOTcxJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL2F1dG9ibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzkxMjk3MS8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fOTEyOTcxe3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X185MTI5NzEgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X185MTI5NzEgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
Aggiornamento 15:00. La 24 ore di Le Mans 2018 si è conclusa regalando anche quel pizzico di dramma che non guasta mai. La Toyota ha finalmente coronato il sogno di vincere la corsa più importante del mondo, dopo un inseguimento durato molti anni. E Fernando Alonso ascende a quell’empireo rarefatto dei piloti che hanno vinto sia il campionato del mondo di Formula 1 che la classica della Sarthe: solo cinque. Infatti lo spagnolo si aggiunge a Mike Hawtorn, Phill Hill, Jochen Rindt e Graham Hill. La Toyota n. 8 dunque vince meritatamente questa corsa. Sul gradino più alto del podio accanto ad Alonso salgono Kazuki Nakajima e Sébastien Buemi.
L‘edizione 2018 ha visto per gran parte delle 24 ore un duello a distanza abbastanza ravvicinata tra le due vetture giapponesi. Nella notte una penalità di un minuto (Alonso aveva inserito la retromarcia al box) aveva fatto arretrare la n. 8 fino a due minuti di distacco. Ma Alonso e Nakajima hanno collezionato degli stint velocissimi che hanno ribaltato la situazione. In mattinata lo spagnolo ha controllato la gara con tanti altri giri molto veloci senza la minima sbavatura, costruendo un vantaggio di circa un giro. La gara è stata conclusa dai due piloti giapponesi. Il momento decisivo è stato a circa un’ora e 40 dal termine.
[blogo-video id=”912969″ title=”24h Le Mans – Toyota Gazoo Racing” content=”” provider=”brid” video_brid_id=”” video_original_source=”” image_url=”https://s3.eu-west-1.amazonaws.com/video.blogo.it/thumb/XwltZ5IF-640.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”301333″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fOTEyOTY5JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL2F1dG9ibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzkxMjk2OS8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fOTEyOTY5e3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X185MTI5NjkgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X185MTI5NjkgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
Kamui Kobayashi doveva entrare al box per fare rifornimento. Non è chiaro se ci sia stata un’incomprensione nella comunicazione via radio o se il pilota abbia del tutto mancato la fermata per altre ragioni. Ad ogni modo, subito dopo il traguardo il team lo ha avvisato che non avrebbe potuto completare il giro con la benzina rimanente, quindi è stato necessario inserire il limitatore. Kobayashi ha dovuto percorrere quasi un intero giro ad 80 Km/h. Questo ha fatto aumentare il distacco a due giri. La lotta per la vittoria assoluta è praticamente finita qui. La piazza d’onore per la Toyota n. 7 va condivisa fra Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez. Terzo posto assoluto per la prima LMP1 delle “altre”: la Rebellion n. 3 di Thomas Laurent, Mathias Beche e Gustavo Menezes.
Arriviamo alle interessantissime GT. Nella classe GTE Pro le Porsche 911 RSR ufficiali hanno confermato di avere qualcosa in più degli altri. Miglior tempo per il team Lietz-Makowiecki e il nostro Gianmaria Bruni, velocissimo autore della pole di classe, 3’47″504. Secondo tempo per i loro compagni del Porsche GT Team, Michael Christensen-Estre-Vanthoor con 3’49″097.
Nello stesso secondo seguono la Ford GT del team di Chip Ganassi con Johnson-Pla-Mucke, la Ferrari 488 GTE Evo di AF Corse con Pier Guidi-Calado-Serra, la Ford di Hand-Dirk Müller-Bourdais, la Porsche di Pilet-Tandy-Bamber, la Ford di Dixon-Briscoe-Westbrook. Comanda la Porsche 911 RSR (quella dello scorso anno, per regolamento) anche nella GTE Am. La pole è andata al team dell’attore Patrick Dempsey, vettura pilotata da Cairoli-Roda-Al Kubaisi, tempo di 3’50″728 realizzato dal nostro Matteo Cairoli.
Seguono la Porsche con livrea Gulf Racing di Wainwright-Barker-Davison, poi l’altra Porsche di Dempsey, piloti Campbell-Ried-Andlauer. Quarta posizione di classe per la Ferrari F488 GTE del team Spirit of Race con Flohr-Castellacci-Fisichella. La gara della 24 ore di Le Mans 2018 partirà sabato 16 giugno, alle 15 come di consueto.