Tesla produce 5.000 Model 3 a settimana: obbiettivo raggiunto
Dopo infinite tribolazioni Elon Musk può dare l’annuncio: 7 mila auto in 7 giorni, 5 mila sono Model 3.
Stava diventando la barzelletta del mondo dell’automobile, ma alla fine si è salvata in calcio d’angolo: Tesla ha finalmente raggiunto il suo obbiettivo di produzione per la Model 3, pari a 5 mila auto a settimana.
Lo ha annunciato, come al solito via Twitter, il CEO Elon Musk. Nel tweet poche parole, due numeri e due cuoricini per il Tesla Team: 7000 auto in 7 giorni. Di queste settemila vetture le Model 3 sono cinquemila. L’auto elettrica di massa, quindi, finalmente c’è e non è più una visione (o sogno, o incubo a seconda dei periodi) di Musk.
7000 cars, 7 days
♥️ Tesla Team ♥️— Elon Musk (@elonmusk) 1 luglio 2018
La capacità produttiva è il fattore fondamentale per la sopravvivenza stessa di Tesla che ha ordini per centinaia di migliaia di Model 3 ma fino a pochi giorni fa riusciva a produrne 2.500-3.000 a settimana al massimo. Tuttavia, il raggiungimento di questo obbiettivo produttivo è un successo a metà. Se non un vero e proprio fallimento per Tesla: per raggiungerlo non è stata sufficiente la ormai famigerata fabbrica super robotizzata di Freemont (anche troppo automatizzata, per ammissione dello stesso Musk) ma è stato necessario costruire una nuova linea di produzione per la Model 3.
Sotto una tenda, nel piazzale della fabbrica, la cui costruzione è stata comunicata con il solito tweet: “Grande lavoro del team Tesla. Costruita una intera nuova linea di assemblaggio in 3 settimane con risorse minime. Vi amo così tanto ragazzi! In foto la prima Model 3 dual motor performance che esce dalla linea“.
Amazing work by Tesla team. Built entire new general assembly line in 3 weeks w minimal resources. Love u guys so much! Pic of 1st Model 3 dual motor performance coming off the line … pic.twitter.com/Xr55P3fmGd — Elon Musk (@elonmusk) 16 giugno 2018
Nelle settimane scorse era successo di tutto e di più: robot che si inceppano, incendi in fabbrica, Musk che grida al traditore affermando di aver scoperto un sabotatore tra i suoi dipendenti. E, soprattutto, 3.000 licenziamenti per far quadrare i conti.
Elon Musk, però, è un sognatore e guarda avanti anche se la sua azienda ancora non fa profitti e ha miliardi di dollari di debiti. Il raggiungimento dell’obbiettivo settimanale di produzione è il primo passo verso il successo di Tesla? Forse sì, al netto di altri passi falsi.