Accordo USA-UE: dazi auto scongiurati?
Il presidente della Commissione Europea Junker vola a Washington e trova l’accordo con Trump: addio dazi, ma nel settore “non-auto”.
Il presidente USA Donald Trump ha di che vantarsi con i suoi concittadini: al termine del suo incontro con il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, avvenuto ieri a Washington, gran parte delle richieste americane sull’abbattimento delle barriere commerciali sono state accolte dalla UE.
Nella dichiarazione congiunta rilasciata al termine dell’incontro si legge che le due potenze economiche si sono accordate sui “non-auto industrial goods“.
Restano esclusi dai negoziati, quindi, i dazi alle auto e alla componentistica.
Tuttavia, i famosi dazi del 20% minacciati da Trump contro le auto europee erano una risposta ai precedenti dazi europei contro molti prodotti americani. Che, a loro volta, erano una risposta ai primi dazi imposti da Trump su alluminio e acciaio europei.
Con l’accordo di ieri USA e UE si sono impegnate a ridurre (ma senza specificare come, quanto e quando) dazi e barriere al commercio di alluminio, prodotti chimici, medici e farmaceutici, servizi e soia. L’UE si impegna anche a comprare più gas naturale dagli USA.
Trump ha commentato l’accordo su Twitter, descrivendo quella di ieri come una grande giornata per il libero commercio:
Great to be back on track with the European Union. This was a big day for free and fair trade!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 26 luglio 2018
Anche la Commissione Europea, sempre su Twitter, ha lodato l’accordo:
Great to be back on track with the European Union. This was a big day for free and fair trade! — Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 26 luglio 2018
Cosa cambia, nella pratica? Molto: l’Europa si è impegnata a ridurre il più possibile le barriere commerciali di moltissimi prodotti americani, per scongiurare i dazi di Trump che avrebbero colpito soprattutto le automobili tedesche.
E, infatti, il terzo tweet degno di nota in questa vicenda è quello di Peter Altmaier.
Il ministro federale tedesco all’Economia si è complimentato con Trump e Juncker per l’accordo, che può evitare una guerra commerciale e salvare milioni di posti di lavoro:
Congrats to @JunckerEU, @realDonaldTrump: Breakthrough achieved that can avoid trade war & save millions of jobs! Great for global economy!
— Peter Altmaier (@peteraltmaier) 25 luglio 2018
Il quarto tweet, invece, è quello di Holger Zschäpitz, senior editor della redazione finanziaria del giornale tedesco Die Welt, che pubblica il grafico della crescita delle azioni dei produttori tedeschi di auto alla Borsa di Francoforte:
German carmakers gain as Trump relents on car tariffs. #Germany‘s Dax index among top performers in Europe today. pic.twitter.com/XouYPhGSkI
— Holger Zschaepitz (@Schuldensuehner) 26 luglio 2018
Prima di cantar vittoria e di tirare le somme di chi vince e chi perde, però, bisognerà aspettare i primi atti concreti.
Mentre ancora America e UE si scambiavano minacce e frasi di fuoco addossandosi a vicenda la responsabilità della guerra commerciale, l’Europa non stava a guardare e accelerava la firma dell’accordo JEFTA con il Giappone.
Un accordo che prevede, per il settore auto e componentistica, il progressivo azzeramento dei dazi nei prossimi otto anni.
Il Giappone è storicamente un grande partner commerciale degli Stati Uniti e le due potenze economiche hanno interscambi commerciali (anche) di automobili e componenti molto importanti.
E’ probabile, quindi, che la firma per un futuro mercato unico tra Giappone ed Europa derivante dal JEFTA abbia spinto l’acceleratore anche ai negoziati USA-UE.