Enzo Ferrari: 30 anni fa ci lasciava il signore delle corse [Video]

Il 14 agosto 1988 morì il creatore di quella straordinaria avventura che ancora oggi appassiona milioni di tifosi in tutto il mondo. Il film della sua vita attraverso le auto più importanti

Di Roberto Speranza
Pubblicato il 14 ago 2018
Enzo Ferrari: 30 anni fa ci lasciava il signore delle corse [Video]

[blogo-video id=”919319″ title=”Ferrari – 70 anni di emozioni” content=”” provider=”youtube” image_url=”https://media.autoblog.it/2/257/maxresdefault-jpg.png” thumb_maxres=”1″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=_9jPDKwSbKA” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fOTE5MzE5JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9fOWpQREt3U2JLQT9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93PSJhdXRvcGxheTsgZW5jcnlwdGVkLW1lZGlhIiBhbGxvd2Z1bGxzY3JlZW4+PC9pZnJhbWU+PHN0eWxlPiNtcC12aWRlb19jb250ZW50X185MTkzMTl7cG9zaXRpb246IHJlbGF0aXZlO3BhZGRpbmctYm90dG9tOiA1Ni4yNSU7aGVpZ2h0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7b3ZlcmZsb3c6IGhpZGRlbjt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O30gI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzkxOTMxOSAuYnJpZCwgI21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzkxOTMxOSBpZnJhbWUge3Bvc2l0aW9uOiBhYnNvbHV0ZSAhaW1wb3J0YW50O3RvcDogMCAhaW1wb3J0YW50OyBsZWZ0OiAwICFpbXBvcnRhbnQ7d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDtoZWlnaHQ6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9PC9zdHlsZT48L2Rpdj4=”]

Sono passati 30 anni dalla morte di Enzo Ferrari. Il 14 agosto 1988 quel personaggio vissuto per decenni sotto gli occhi e l’attenzione di tutto il mondo scomparve letteralmente senza che nessuno lo sapesse, esclusi parenti stretti, amici e collaboratori più vicini. Perché questo fu il suo desiderio, evitare che il proprio funerale diventasse occasione di spettacolo. Scelse di morire in silenzio, lui che aveva vissuto così a lungo in mezzo ai forti rumori dei bolidi da corsa.

Proviamo a tracciare un profilo sintetico di Enzo Ferrari utilizzando come punti di ancoraggio le automobili, la scelta più ovvia. Le vetture più significative che hanno rappresentato i momenti fondamentali della vita del creatore di un vero e proprio mito, parola abusata ma quanto mai adatta a rappresentare un tale colosso.

 

Le origini della passione

Ma era solo un allenamento. La vetta più estrema sarebbe stata raggiunta nel 1987, in occasione dei 40 anni dell’azienda. La Ferrari F40 era il gradino immediatamente precedente ad un’auto da corsa (sebbene Alboreto, quando gli chiesero se fosse come una F1, rispose “neanche da lontano”, tanto per far capire la realtà delle competizioni). Carrozzeria ancora di Pinifarina, progetto meccanico di Nicola Materazzi. Il V8 2.9 biturbo raggiungeva 478 cavalli. Telaio tubolare in acciaio rinforzato da materiali compositi, anche qui kevlar in abbondanza, soluzione impiegata solo in F1; rigidità torsionale il triplo della migliore altra vettura stradale, sospensioni regolabili. Peso di soli 1.100 Kg, 324 Km/h, 0-100 in 4,1 secondi. Rimase a lungo l’auto più veloce del mondo. Volevano produrne solo 400, poi diventarono 1.337 per questioni commerciali con l’importatore americano.

Fu l’ultimo sussulto di Maranello sotto la supervisione di Enzo Ferrari, sempre più malato e distante dalla gestione dell’azienda. Il grande vecchio se ne andò a 90 anni, 30 anni fa, in quel sommesso giorno d’agosto.