Preventivo auto: come si legge e 7 trucchi per non sbagliare acquisto
Prima di acquistare un’auto nuova è sempre bene fare uno o più preventivi. Ma quale informazioni deve contenere? E come comportarsi?
Tra listini dalle mille opzioni e offerte sempre in scadenza non è facile definire con precisione il prezzo esatto di un’automobile. Per capirne di più è sempre consigliabile una visita in concessionaria per ottenere un preventivo scritto, e magari anche più visite in differenti showroom. Ma come si legge un preventivo auto? In questo articolo andiamo a vedere quali informazioni contiene, a cosa fare attenzione e quale comportamento durante e dopo la visita nello showroom.
Cosa deve contenere un preventivo auto?
Partiamo da come deve (o dovrebbe) essere fatto un preventivo per l’acquisto di un’automobile nuova. Tanto per cominciare deve essere redatto su carta intestata del concessionario, anche se ancora troppo spesso i venditori rilasciano i prezzi scritti su fogli da block notes, sui depliant o addirittura sui biglietti da visita. Oltre al nome della concessionaria, il preventivo deve contenere anche il nome del venditore che lo ha preparato e i suoi recapiti (telefono e email).
E’ fondamentale il preventivo auto contenga la data di redazione, per evitare fastidiosi fraintendimenti circa le campagne promozionali che cambiano di mese in mese. Per la stessa ragione, è importante che venga indicata anche la validità delle condizioni preventivate, che può essere la fine del mese in corso oppure una data specifica. E’ un diritto del consumatore pretendere che venga indicata.
Un’informazione importantissima – che deve essere indicata molto chiaramente – è il modello preso in considerazione nel preventivo. Devono essere specificati:
- la marca
- il modello
- la motorizzazione
- l’allestimento
- gli accessori non di serie eventualmente conteggiati nell’offerta.
Veniamo ora alla parte del preventivo che un potenziale cliente valuta con più attenzione: quella con i prezzi. E’ importante che il preventivo contenga, oltre al prezzo di listino dell’auto – anche i prezzi dei singoli accessori che compongono il prezzo finale. E’ utile per valutare l’incidenza degli optional e la loro convenienza. Il prezzo di listino e quello finale – al netto degli sconti e delle varie promozioni – devono essere chiaramente specificati.
Infine, se il venditore propone servizi aggiuntivi come finanziamenti, polizze assicurative o estensioni di garanzia, questi devono essere riportanti nel preventivo con i relativi prezzi. In particolare, per quanto riguarda le offerte finanziarie, devono essere indicati:
- il nome della finanziaria
- il capitale finanziato
- il numero di rate e il loro importo
- la somma degli interessi
- il TAN (Tasso Annuo Nominale)
- il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).
Un ultimo dettaglio: è preferibile che il preventivo contenga il nome del cliente, in modo che il venditore possa recuperarlo facilmente nel momento in cui si dovesse tornare in concessionaria per ulteriori informazioni o per la definizione del contratto.
Le campagne promozionali: occhio alle date!
Come dicevamo poco fa, è importante che nel preventivo venga inserita la data di scadenza dell’offerta. Chiunque abbia letto o visto una pubblicità automobilistica avrà notato che tutte parlano di “prezzo valido entro il…“, questo perché le campagne promozionali e gli sconti hanno sempre una durata ben definita. Può trattarsi del mese in corso, del trimestre o di altre scadenze, per questo è fondamentale avere le idee chiare.
Nella maggior parte dei casi si tratta di inziative definite a livello nazionale dalle Case automobilistiche, non dal singolo concessionario. Attenzione quindi: se l’offerta scade potrebbe poi iniziare una campagna con condizioni diverse, una situazione che può mettere in difficoltà sia il potenziale cliente che il venditore, impossibilitato a rispettare le condizioni preventivate.
Incentivi e campagne a carattere governativo
E’ successo spesso in passato che – tanto il governo nazionale quanto le amministrazioni locali – promuovano delle campagne per incentivare l’acquisto di auto nuove, soprattutto con contenuti di sicurezza evoluti oppure con tecnologie che riducono consumi e inquinamento. Quindi, potrebbero essere riferiti solo a modelli specifici, con determinate caratteristiche.
In questi casi il concessionario è un mero tramite, che deve raccogliere la documentazione necessaria ma che non interviene sulla misura dell’incentivo o sulle condizioni necessarie per accedervi. E’ sempre bene informarsi sulle caratteristiche dell’incentivo e accertarsi di poterne beneficiare.
Finanziamento in concessionaria? Valutare anche le alternative
Tra i servizi legati all’acquisto di un’auto nuova maggiormente proposti dai concessionari ci sono indubbiamente quelli finanziari. Ogni Casa automobilistica ha una società finanziaria di proprietà (definite tecnicamente “captive”), attraverso la quale propone finanziamenti ai propri clienti.
In alcuni casi si tratta di classici finanziamenti, con durata compresa tra i 24 e i 72 mesi – ma esistono durate addirittura superiori. Alcune formule prevedono la possibilità di dare un anticipo iniziale, avere un periodo di 24 o 36 mesi con rate dall’importo contenuto e una maxi rata finale.
Le formule più evolute dei finanziamenti dedicati all’automobile prevedono un “valore garantito” della vettura dopo 24, 36 o 48 mesi. Si tratta di quello che viene definuito “TCM” (Trade Circle Management), cioè la possibilità di pagare solo metà della vettura nel periodo stabilito, potendo poi decidere se: tenerla (pagando o finanziando l’altra metà), restituirla (coprendo con il valore della vettura il residuo del finanziamento) oppure permutarla (in questo caso, la differenza di valore tra l’auto e il residuo del finanziamento sarà un “bonus” già versato come anticipo).
In ogni caso, è sempre meglio confrontare l’offerta proposta dal concessionario con le condizioni proposte esternamente. Magari presso la propria banca, oppure presso i principali istituti finanziari, che oggi hanno dei siti web in grado di simulare senza impegno un finanziamento, spesso con servizi molto simili a quelli offerti dalle Case auto.
Qualche “trucchetto” che bisogna assolutamente conoscere
Quando si sta acquistando un’auto nuova è sempre bene tenere a mente qualche regola, o “trucco del mestiere”, che aiuta a fare la scelta giusta. Vediamo quelli che bisogna assolutamente conoscere.
Studiare bene il modello selezionato
Prima di recari in concessionaria è importante studiare bene il modello desiderato. Prima dell’avvento del web era più difficle, bisognava comprare riviste su riviste. Oggi invece bastano pochi click per trovare informazioni su allestimenti, dati tecnici, recensioni e opinioni di possessori dell’auto. Con le giuste informazioni è più facile evitare errori.
Confrontare più preventivi di diversi concessionari
Non fermarsi al primo preventivo è una strategia molto utile per mettere a confronto le proposte di concessionari diversi, anche dello stesso marchio. Può capitare che un dealer conceda qualcosa di più in termini di sconto, oppure che abbia il modello desiderato con gli acessori richiesti in pronta consegna. Dopo la fase di ricerca online, meglio investire un po’ di tempo nella visita di persona.
Non cedere all’emozionalità
Durante la visita in concessionaria è importante controllare le emozioni. Davanti all’auto tanto desiderata può capitare di agire d’impulso, decidendo immediatamente per l’acquisto senza fare ulteriori valutazioni. I venditori più esperti e smaliziati sanno come mettere pressione al cliente, magari con la fatidica frase “ne è rimasta solo una in pronta consegna e la sta trattando un collega, se la ferma subito è sua!”.
Ovviamente il venditore fa il suo lavoro, è importante – però – che il cliente valuti serenamente pro e contro. Per questo è sempre consigliabile decidere a mente fredda a casa, ed eventualmente tornare in un secondo momento per la stipula del contratto.
Fare un test drive dell’auto
Uno dei passi fondamentali – che molti sottovalutano durante il processo di acquisto di un’automobile – è il test drive. Pochi comprerebbero un vestito o un paio di scarpe senza averli provati, perché non farlo per un bene che costa decine di migliaia di euro?
Diverse corporature, abitudini o preferenze possono far risultare comodo un modello di auto ad una persona e scomodissimo ad un’altra. Per non parlare poi delle abitudini di guida e delle diverse esigenze (spazio in garage, necessità di caricare). Ormai tutte le Case considerano il test drive come parte integrante dei processi studiati con i Concessionari, quindi se non viene offerto spontaneamente dal venditore è importante pretenderlo.
Valutare i costi di gestione
Uno dei passi da compiere dopo la visita in concessionaria – ed una volta raccolte tutte le informazioni necessarie – è quello di tracciare un bilancio dei costi e valutarne benefici e sostenibilità. Bisogna considerare tutte le voci di spesa: costo dell’auto, assicurazione, bollo, consumi di carburante, manutenzione ed eventuale finanziamento.
Tutti i costi vanno rapportati ai reali benefici (una vettura 4×4 per un automobilista che non percorre strade accidentate o montane è una spesa inutile) e devono essere pienamente sostenibili all’interno dell’economia familiare.
Patti chiari e data di consegna scritta
La trasparenza è fondamentale nel commercio, e un aspetto molto importante quando si acquista un’auto sono i termini di consegna. Sia che l’auto si trovi in pronta consegna sia che vada ordinata, è buona norma chiedere che la tempistica venga indicata nel preventivo e nel contratto di acquisto. In caso di ritardi o di contenziosi diventa uno strumento per far valere i propri diritti.
Tutti i punti hanno superato l’esame? Allora siamo pronti all’acquisto!
Se tutti i passaggi precedenti sono stati conclusi positivamente, e se sono stati rispettati in consigli che abbiamo voluto fornire con questo articolo, allora si è pronti al “grande passo” e si può firmare il contratto d’acquisto.