Lavazza GTX V12 5.3
La Pagani Zonda si è inserita di prepotenza nell’olimpo delle supercar, grazie al suo progetto innovativo e di alta qualità. Qualche irriducibile appassionato ha criticato la scelta dei motori Amg Mercedes, ritenendoli non all’altezza di altri plurifrazionati presenti sul mercato. Enrico Lavazza, della SimbolDesign, già collaboratore nel progetto Covini C6W, è partito proprio da forme
La Pagani Zonda si è inserita di prepotenza nell’olimpo delle supercar, grazie al suo progetto innovativo e di alta qualità. Qualche irriducibile appassionato ha criticato la scelta dei motori Amg Mercedes, ritenendoli non all’altezza di altri plurifrazionati presenti sul mercato. Enrico Lavazza, della SimbolDesign, già collaboratore nel progetto Covini C6W, è partito proprio da forme simili a quelle della Zonda per realizzare una supersportiva con telaio tubolare e motore V12 5,3 litri in posizione centrale, stavolta di origine BMW.
La vettura, con tetto asportabile, è equipaggiata con sospensioni elettroniche ed è accreditata di 400Cv. Il cambio a 5 marce, sempre di origine tedesca, è stato aggiornato con i comandi al volante ed attuatori elettropneumatici. La velocità massima, unico dato dichiarato sino ad oggi, è di 315km/h ed i test sul primo esemplare targato sono già a buon punto, con 20.000km percorsi. Nessuna informazione in merito al futuro prezzo al pubblico, ma cliccando sulla foto è possibile visionare una gallery completa del primo esemplare.
Aggiornamento – Su richiesta del sig. Covini abbiamo corretto il testo del post.