La moda dei SUV: i nuovi re della strada
Le vendite mondiali sono in forte aumento da diversi anni. La moda dei SUV vince dappertutto. Il fenomeno dei modelli compatti. I falsi miti sul perché si vuole comprare un veicolo rialzato
La moda dei SUV, detta anche febbre dei SUV, è diventata ormai una pandemia, un’epidemia che si è diffusa in tutto il mondo. Dalla quale non sembra esserci scampo: tutti li vogliono e ne desiderano sempre di più. Non è un caso se i costruttori stanno orientando le loro produzioni in modo sempre più spinto verso questo tipo di carrozzeria. Si tratta di un fenomeno mondiale. Lo dicono i numeri. Secondo le analisi di Jato Dynamics, dal 2014 al 2017 la quota globale di mercato dei SUV è salita dal 22,4% al 34%. In termini di volumi il salto è stato da 16,66 a 27,85 milioni di veicoli.
Vendite SUV: tutte le dimensioni contano
La gente vuole SUV di tutte le dimensioni: alla fine del 2017 la “torta” del mercato mondiale vedeva la fetta più grande tra i modelli di media lunghezza (quello che definiremmo segmento C) col 41% di SUV venduti; seguono i medio-grandi (segmento D) col 25%, i grandi (segmenti E-F) col 16% e i compatti (B) con l’8%. Non distinguiamo fra SUV propriamente detti e crossover; la differenza ormai è una questione di lana caprina o di linguaggio marketing, agli occhi degli automobilisti qualsiasi veicolo rialzato è un SUV. Va inoltre detto che tutte le statistiche comprendono anche i veri fuoristrada, i quali sono tutta un’altra cosa rispetto ai SUV, però ormai i modelli sono talmente pochi che non ha più senso separarli. Anche perché una fetta non indifferente dei fuoristrada in circolazione appartiene alla categoria dei pick-up.
Altro fattore decisivo: nell’ultimo anno è notevolmente aumentata l’offerta di modelli dalle dimensioni compatte; è proprio questo l’elemento che sfonderà senza ritorno l’ultima linea di difesa delle berline, la forma di carrozzeria che per ultima sta resistendo a questa travolgente avanzata (i monovolume sono stati i primi ad essere “mangiati”). Per berline qui intendiamo le vetture a due volumi, quelle senza la coda. Anche perché le berline di forma tradizionale con coda più o meno lunga sono ormai rarissime da parecchi anni. Dal momento in cui diventano disponibili modelli più o meno ragionevoli in termini di prezzi, ingombri e consumi, in più con un aspetto alla moda, non ce n’è più per nessuno. I SUV ormai stanno perfino piazzando dei “cavalli di Troia” nelle stesse berline; cioè degli allestimenti con un’estetica molto simile a quella dei SUV veri e l’assetto leggermente rialzato.
I SUV sono di moda: facciamocene una ragione
L’esplosione dei SUV compatti smentisce un altro luogo comune: l’idea che il SUV sia solo un’evoluzione più comoda del fuoristrada. Se si osservano con attenzione i listini, si noterà che i modelli dalle dimensioni più compatte hanno in larghissima parte solo due ruote motrici. Quindi non sono particolarmente indicati per affrontare percorsi impegnativi a bassa aderenza, tipicamente le strade di montagna sterrate, oppure fondi su neve, fango e sabbia (sebbene oggi esistano sistemi elettronici che, in abbinamento a pneumatici invernali, consentono di cavarsela molto bene anche in tali situazioni, purché non estreme).
È logico: solo una percentuale molto ridotta di utenti ha tali necessità. Tutti gli altri, raramente escono dall’asfalto. Anzi, molti non escono mai nemmeno dalla città. L’assetto rialzato serve prevalentemente a superare i dossi artificiali e le buche delle giungle urbane; oltre al vantaggio non indifferente di poter salire sul marciapiede e inventarsi un parcheggio.
La ragione principale per cui così tante persone acquistano o vorrebbero acquistare un SUV è molto semplice: è di moda. Non vogliamo scadere nello snobismo di chi odia i SUV per chissà quali ragioni ideologiche, o forse semplicemente per qualche forma d’invidia. Ognuno coi propri soldi ha il diritto di fare ciò che vuole; se preferisce questo tipo di veicoli, non si capisce perché non possa comprarli. L’importante però è sapere bene perché si fa una certa scelta. Se si vuole seguire una moda, padronissimi. L’auto è uno status symbol esattamente come un particolare telefonino, una marca di scarpe o di abbigliamento, un certo piatto che tutti chiedono, o una meta esotica per le vacanze. Ma non si usino pretesti di tipo tecnico che invece sono completamente campati per aria.
Perché comprare un SUV – Perché non comprare un SUV
Elenchiamo le giustificazioni più frequenti addotte dagli automobilisti che preferiscono i SUV, per mascherare invece l’unica vera motivazione, cioè la moda, come appena spiegato. Vediamo perché non hanno fondamenti concreti, quindi il perché comprare un SUV potrebbe trasformarsi in perché non comprare un SUV.
1) “Mi sento più sicuro perché guido in alto“. Se fosse vero, nessun camionista o autista d’autobus dovrebbe mai farsi male, eppure la lista di morti e feriti è molto lunga anche in questa categoria. Invece la visibilità è solo uno degli elementi della sicurezza. Non serve a niente vedere meglio la strada se poi si guida distratti perché si trascorrono le ore al telefonino; vedere più lontano non è di grande aiuto se si guida attaccati al veicolo che si sta seguendo, magari anche con la strada bagnata. Inoltre, se quasi tutti circolano su veicoli alti, il vantaggio di visibilità scompare, perché tutti viaggeranno alla stessa altezza.
2) “Mi sento più sicuro perché il veicolo è più grosso“. Intanto puntualizziamo una cosa: come nel mare esiste sempre un pesce più grosso, anche in strada si troverà sempre un mezzo più imponente. Nomi a caso, una marca vale l’altra: i passeggeri di una Porsche Cayenne certamente avranno meno possibilità di farsi male in uno scontro con una Panda. Ma se questa Cayenne andasse a sbattere contro un pick-up RAM 1500 ne uscirebbe molto male. A sua volta, il RAM avrebbe serie difficoltà scontrandosi con un furgone Mercedes Sprinter. Ma anche lo Sprinter avrebbe guai molto grossi, se andasse addosso ad un autoarticolato Scania. E quanti enormi camion sono stati ridotti in briciole perché travolti da un treno in corsa, dopo essere rimasti bloccati in mezzo ai binari ad un passaggio a livello? Senza dimenticare muri, grossi alberi, barriere di cemento e mille altri ostacoli ben più duri di un veicolo.
E poi non dimentichiamo il rovescio della medaglia delle dimensioni: un veicolo grosso pesa di più, quindi a parità di velocità avrà bisogno di molto più spazio per frenare. Inoltre un veicolo alto, quindi tutti i SUV, in curva tenderà ad inclinarsi molto di più di un’auto bassa. Quindi è parecchio più esposto al rischio di ribaltamento. Anche se l’elettronica aiuta, non può sconfiggere la fisica.
3) “E’ l’ideale per i viaggi lunghi, perché è comodo e spazioso“. Rispetto a cosa? Qui tagliamo fuori subito tutti i modelli compatti, appunto perché sono piccoli. Quali vantaggi ha in termini di comfort e spazio un grande SUV, in confronto ad buona station wagon di pari lunghezza? I volumi di carico sono paragonabili, ma la station è più facile da caricare perché ha una soglia d’accesso bassa. La comodità dei passeggeri posteriori non è tanto diversa, perché anche la familiare è più alta dietro. Idem per chi sta davanti, una station ben progettata può ospitare molto agevolmente anche persone alte. Ma salire e scendere da una station è infinitamente più facile rispetto ad un grosso SUV, dove spesso servirebbe una scaletta o almeno le gambe di un giocatore di basket.
Chiudiamo con la questione dei consumi, legata alle emissioni, spina del fianco del mondo moderno. Anche qui la fisica vince sempre. Se un veicolo è più alto e pesante, consumerà molta più energia; che questa derivi da petrolio o da elettricità non cambia nulla. Altezza e peso superiori necessitano di maggiore potenza del motore per viaggiare alla stessa velocità; se poi c’è anche la trazione integrale (ulteriore fonte di peso aggiuntivo), ancora peggio. Non si scappa. L’importante è saperlo.