Guida autonoma: se a prendere decisioni morali sarà l’automobile
Si chiama Moral Machine e contiene tutte le risposte alle domande più difficili che un’auto (a guida autonoma) possa farsi: chi salvare tra un pedone e un passeggero?
Le auto a guida autonoma ci sostituiranno in tutto, in quanto dovranno prendere delle decisioni al nostro posto che in alcuni contesti potrebbero essere irreversibili. Per farla breve, l’auto dovrà essere in grado di stabilire se, incontrando un ostacolo improvviso sulla strada e essendo impossibilitata a frenare, dovrà finire per andargli incontro, mettendo in serio pericolo la vita dei suoi passeggeri, oppure sterzare all’ultimo secondo, sacrificando invece quella di un gruppo di pedoni sul marciapiede.
Non solo tecnologia quindi, ma anche etica e morale: a tal proposito, il MIT di Boston ha “assemblato” una Macchina Morale (letteralmente Moral Machine), in grado di dare delle risposte a questo tipo di domande. Si tratta in realtà di una piattaforma virtuale su cui sono state raccolte oltre 40 milioni di risposte da utenti di tutto il mondo. I risultati dell’indagine, pubblicati sulla rivista scientifica Nature, però, non possono avere in alcun modo valore statistico poiché i partecipanti al sondaggio non sono stati selezionati secondo criteri specifici, ma hanno deciso di partecipare spontaneamente.
A questi è stato chiesto innanzitutto di confrontare, nelle risposte, sesso, età, professioni e infine fedina penale dei soggetti protagonisti degli scenari di incidenti proposti: a mettere tutti d’accordo, sembra essere il fatto di voler sacrificare in qualsiasi caso un criminale a fronte di passeggeri dell’auto o pedoni; d’altro canto, però, se si deve scegliere proprio tra pedoni e passeggeri, allora ad aver salva la pelle saranno i primi. Queste sono alcune delle risposte che in linea generale ha dato la maggior parte degli utenti della Moral Machine, come anche risparmiare i più giovani e preferire gli esseri umani agli animali.
Le differenze nelle risposte si evidenziano a livello per lo più geografico ma ad esempio, dove si riscontrano maggiori disuguaglianze di reddito (come Perù e Nigeria), si tende a scegliere in base allo stato sociale di appartenenza: lo status inferiore comporta il sacrificio per risparmiare qualcuno di status più elevato.
Entrando ancora nello specifico, però, sono stati individuati tre grandi blocchi geografici: un blocco occidentale, che va dal Nord America a buona parte dei paesi europei, riporta meno preferenze specifiche su chi debba salvarsi, fatta eccezione per le tre grandi risposte generali accennate prima.
Il secondo blocco è quello orientale, quindi paesi in prevalenza islamici, in cui si dà netta preferenza ai pedoni e a chi è nel giusto a livello di codice della strada. Dallo studio emergerebbe anche una bassa preferenza per le donne e i più giovani, tendenza opposta a quella trovata nel terzo blocco, quello meridionale (paesi dell’America centro-meridionale e territori d’oltremare della Francia, e Francia annessa).
Come detto, non si tratta di risposte dal risvolto statistico, ma indicativo sì e in quanto tali, potrebbero in seguito essere utili a chi si sta affannando nella messa a punto dell’intelligenza artificiale applicata all’automobilismo.