BMW GreenTour 2012: l’ecosostenibilità su strada
BMW GreenTour 2012: l’ecosostenibilità su strada con la Mini Cooper SD, la BMW 320d e la BMW ActiveHybrid 3
BMW ha organizzato il GreenTour 2012, un’interessante iniziativa che accoppiava una gara di consumi con un tour all’interno delle Langhe per visitare alcuni posti tipici dove si producono alcune delle più apprezzate specialità gastronomiche del territorio. Il nostro team, formato insieme a colleghi di altre testate, ha vinto la gara ed è stato premiato come equipaggio più verde ed attento ai consumi.
Protagoniste dell’iniziativa sono state la nuova BMW 320d, la BMW ActiveHybid 3 e la Mini Cooper SD, che sono state guidate a rotazione dai sei giornalisti che componevano ognuno dei tre team in gara. Durante la gara abbiamo cercato di mantenere una guida estremamente attenta ai consumi, sfruttando al meglio le indicazioni del sistema BMW ConnectedDrive e del MINImalism per ridurre i consumi, parzializzando il gas e lasciando scorrere la vettura quando era possibile.
Con l’accortezza di guida abbinata alle indicazioni dell’Eco Pro Analyzer, abbiamo potuto apprezzare quanto si possa risparmiare in termini di carburante con una guida attenta, e quanto le nuove tecnologie, meccaniche ed elettroniche, possano influire su consumi ed emissioni. Analizziamo ora le tre vetture protagoniste del BMW GreenTour 2012 e le loro funzionalità dedicate al risparmio energetico.
Durante la gara abbiamo percorso strade di diverso tipo, principalmente extraurbane sulle colline piemontesi ma anche tratti urbani con poco traffico ed alcuni tratti ad alto scorrimento, provando le vetture stando estremamente attenti all’erogazione ed agendo molto dolcemente sul pedale del gas. Non per questo siamo andati eccessivamente piano, nei tratti in discesa dove era consentito abbiamo raggiunto i 90 km/h e mantenendo un’andatura adatta alle strade di tutti i giorni. I risultati sono stati ottenuti su strada aperta al traffico, in sei segmenti che spaziavano dai 5 ai 28 kilometri con gomme invernali che, a causa del maggiore attrito, possono inficiare negativamente sui consumi fino ad un massimo teorico del 10%.
BMW 320d: il record di 3.5 litri per 100 km
Nel primo segmento di guida abbiamo guidato la nuova BMW 320d Touring con cambio automatico e fin da subito abbiamo messo in chiaro le cose con i nostri avversari segnando un incredibile consumo medio di soli 3.5 litri ogni 100 km. Un traguardo eccezionale per il quattro cilindri a gasolio da 184 cavalli che si è dimostrato poco assetato se trattato nel modo giusto. Al termine della gara il consumo medio è stato di 5.4 litri ogni 100 km con un picco massimo, fatto registrare in un tratto quasi interamente in salita, di 6.9 litri ogni 100 km.
Le tecnologie EfficientDynamics, con l’utilissima funzione EcoPro, ed il ConnectedDrive di BMW con la sua funzione Eco Pro Analyzer ci hanno permesso di risparmiare carburante grazie alle indicazioni riportate sullo schermo del navigatore che segnalano al guidatore quando si guida in maniera corretta e quando si schiaccia troppo il pedale destro. Utilizzando il Connected Drive di BMW connesso con un iPhone, abbiamo potuto usufruire di alcune funzioni aggiuntive, come l’Eco Pro Analyze, ovvero la visualizzazione di un grafico sotto forma di strada con alcune indicazioni sul tipo di guida che stiamo tenendo. La strada stilizzata presente sullo schermo del navigatore rappresenta il nostro stile di guida, diventando liscia quando si guida in maniera responsabile e con un occhio all’ambiente, trasformandosi in una strada dissestata caratterizzata da gobbe quando si spinge troppo e non si lascia scorrere la vettura.
Il baricentro basso e la posizione di guida sportiva della BMW Serie 3 ci hanno permesso di sfruttare al limite l’energia cinetica della vettura durante le curve, percorrendole spesso ad una velocità abbastanza elevata e cercando di mantenere traiettorie che non ci avrebbero penalizzato dal punto di vista dinamico. Parzializzando l’acceleratore l’auto si è rivelata davvero parca nei consumi, pur risultando bella da guidare, soprattutto in curva dove la dinamicità del telaio e l’assetto, sportivo ma confortevole, permettono di ottenere un ottimo compromesso di guida.
Gli interni della vettura, ben rifiniti e comodi ci hanno permesso di rilassarci durante la guida: l’isolamento sonoro è elevatissimo e, alle velocità della nostra prova, nessun fruscio aerodinamico ci ha infastidito. Il setup del posto di guida è personalizzabile a seconda del cliente, si può infatti adottare una seduta inclinata e sportiva, bassa ed affossata per rimanere attaccati al sedile anche in curva, oppure regolare schienale e seduta in modo da poter viaggiare un po’ più alti con un’impostazione più turistica e confortevole.
BMW ActiveHybrid3: l’ibrida sportiva
Finiti i tratti di guida con la nuova BMW Serie 3 con il 2.0 litri a gasolio, siamo saliti sulla sorella tre volumi ibrida: la BMW ActiveHybrid 3. Con un prezzo di partenza di 55.700 euro, la BMW Serie 3 ibrida ha una potenza di ben 340 cavalli, erogata dal sei cilindri in linea TwinPower Turbo da 3.0 litri, capace da solo di 306 cavalli, e da un motore elettrico da 55 cavalli. Utilizzando i due propulsori insieme, è posibile scattare da 0 a 100 in 5.3 secondi, toccando una velocità massima di 250 km/h.
Durante la nostra prova però non abbiamo potuto indagare sulla veridicità di questi dati, dovendoci attenere ad uno stile di guida risparmioso ed attento all’ambiente ed al portafogli. Guidando tranquillamente abbiamo notato con stupore quanto spesso la vettura utilizzi unicamente il motore elettrico, spegnendo completamente l’unità termica. Merito anche del navigatore Professional che, grazie alla cartografia delle strade che stiamo percorrendo, è in grado di comunicare alla vettura quando sfruttare al massimo le batterie, come ad esempio su una salita, arrivando in cima senza più energia, ricaricandole poi in fase di discesa.
Se non si esagera sul gas il motore termico si spegne molto spesso e, nei tratti a velocità costante si viaggia quasi sempre in modalità EV. Tuttavia, quando il residuo di carica si esaurisce, il sistema riaccende il sei cilindri in linea senza però creare alcun disagio o strattone: ci si accorge dell’accensione dell’unità solo per via del basso e piacevole rumore dello scarico, oltre che per il movimento della lancetta del contagiri, per il resto tutto rimane assolutamente invariato: estremamente confortevole.
Come sulla BMW 320d, anche sulla BMW ActiveHybrid 3 abbiamo utilizzato il sistema di navigazione per controllare la guida e la nostra squadra ha totalizzato, praticamente su tutte le tappe, cinque stelle in accelerazione e cinque stelle nella previsione delle curve e delle frenate, lasciando scorrere la vettura il più possibile. Grazie alle nostre tecniche di guida siamo riusciti ad ottenere un consumo medio di 7.2 litri ogni 100 km sulle tortuose strade delle Langhe, con un minimo di 4.5 ed un massimo di 9.4 litri per 100 km. Ovviamente il consumo medio non è stato semplicemente la media dei consumi ottenuti, si è infatti tenuto conto anche della distanza percorsa in ogni segmento e si è calcolata una media complessiva ponderata.
Mini Cooper SD: piccola, veloce ma attenta ai consumi
Nell’ultimo tratto di gara, che comprendeva due segmenti, uno più lungo ed un’altro abbastanza breve, abbiamo utilizzato la Mini Cooper SD, vettura più “giocosa” ed orientata ad un pubblico giovane. A dimostrazione di ciò, il serioso sistema di BMW con l’Eco Pro Analyzer ha lasciato il posto al MINImalism, che presenta funzioni del tutto simili, rivisitate però in un’ottica simpatica e divertente. Il MINImalism presenta infatti, al posto della strada gobbosa dell’Eco Pro Analyzer, un piccolo acquari con all’interno un pesciolino che, a seconda del nostro stile di guida, soffre per la mancanza d’acqua o salta felice se guidiamo in maniera ecosostenibile.
A lato di questo indicatore sono presenti anche qui le stelle che premiano il guidatore a seconda della gestione dell’auto, rispetto alle altre due vetture, oltre alla predizione ed all’accelerazione, sulla nostra Mini Cooper SD era presente anche l’indicatore di cambiata, essendo la vettura manuale. Anche in questo caso la squadra è stata molto attenta e la nostra auto ha quasi sempre ottenuto cinque stelle in tutti i campi. Sulla Mini però non sono stati rilevati i consumi: nel tema giovane e giocoso della vettura il navigatore assegna infatti un punteggio allo stile di guida eco, che poi è condivisibile con gli amici per stilare una vera e propria classifica social di chi consuma di meno e chi guida meglio.
Utilizzando durante la gara questo sistema, abbiamo completato la serie positiva, vincendo il BMW GreenTour 2012 grazie al gioco di squadra, alle nuove tecnologie EfficientDynamics di BMW ed alle utilissime indicazioni dell’Eco Pro Analyzer e del MINImalism.
Su strada la Mini Cooper SD si è dimostrata estremamente elastica: incredibile quanto il 2.0 litri quattro cilindri in linea da 143 cavalli e 305 Nm abbia una coppia spalmata lunto tutto il range d’erogazione. Tornanti in terza, salite in quarta, niente spaventa questa ottima unità propulsiva, una delle migliori attualmente sul mercato per quanto riguarda l’elasticità di guida. Il setup sportivo della vettura si è rivelato estremamente adatto per una guida veloce, anche se, ovviamente, il comfort è minore rispetto alle varianti meno sportive. Tuttavia l’auto non risulta mai scomoda, pur essendo rigida, garantendo un’esperienza di guida divertente ed intrigante.