Auto Union Type C: la più bella auto a pedali del mondo ?
La Auto Union Type C è un auto da corsa che ormai appartiene al mito, una delle “frecce d’argento”. Progettata da Ferdinand Porsche, era dotata di un motore a 16 cilindri a V di 6 litri di cilindrata e, grazie ad un compressore volumetrico, erogava 520 cavalli. Anche la sua difficoltà di guida era leggendaria,
La Auto Union Type C è un auto da corsa che ormai appartiene al mito, una delle “frecce d’argento”. Progettata da Ferdinand Porsche, era dotata di un motore a 16 cilindri a V di 6 litri di cilindrata e, grazie ad un compressore volumetrico, erogava 520 cavalli. Anche la sua difficoltà di guida era leggendaria, ma ciò non le impedì di dominare il mondo dei Grand Prix nel 1936, con 10 vittorie.
E adesso arriva un remake da Audi, in cui Auto Union era confluita parecchi anni fa: la carrozeria in alluminio, che riproduce fedelmente l’originale, e i dettagli in pelle hanno mandato in visibilio i vertici Audi. Due le differenze importanti rispetto all’originale: questa Auto Union Type C è in scala 1:2 rispetto a quella del 1936 e la propulsione non è fornita da un motore a combustione interna, ma da un essere umano (alto al massimo 1,35 metri) attraverso due pedali.
Audi si vanta che “nessun altro produttore al mondo offre un auto a pedali costruita in maniera così elaborata e con standard così elevati”. Un vero esempio di Vorsprung durch Technik, prodotto negli stabilimenti Audi con macchinari realizzati appositamente: telaio aluminium space frame, pannelli in alluminio per la carrozzeria, freno idraulico a doppio disco comandato girando all’indietro i pedali, cambio a sette marce. Gli interni vantano sedile, cornici e volante ricoperti in pelle, volante che può essere smontato per entrare e uscire più comodamente (come nell’originale!).
La Auto Union Type C a pedali verrà prodotta in soli 999 esemplari. Per conoscere i prezzi e ordinare (o provarci…), contattare Volkswagen Group Italia.
Per i fortunati bambini (o ragazzi) che la guideranno, si consiglia l’uso di occhialoni, casco a scodella e foto rigorosamente in bianco e nero. E curve rigorosamente di traverso.