Cerberus assume il controllo di Chrysler
Dopo il pre-accordo stipulato lo 14 scorso maggio, la cessione di Chrysler al fondo d’investimenti Cerberus si è tramutata in realtà proprio in questi giorni: secondo una nota diramata, “l’80,1% delle azioni del colosso automobilistico statunitense appartiene ora a Cerberus Capital Management”, ponendo fine, dopo 9 anni di vita, al gruppo DaimlerChrylser: d’ora in poi
Dopo il pre-accordo stipulato lo 14 scorso maggio, la cessione di Chrysler al fondo d’investimenti Cerberus si è tramutata in realtà proprio in questi giorni: secondo una nota diramata, “l’80,1% delle azioni del colosso automobilistico statunitense appartiene ora a Cerberus Capital Management”, ponendo fine, dopo 9 anni di vita, al gruppo DaimlerChrylser: d’ora in poi ci saranno gruppo Daimler, proprietario di Mercedes Car Group (marchi Mercedes-Benz e Smart), divisione finanziaria e divisione veicoli industriali, e Chrysler LL, proprietaria dei gruppo Chrysler (marchi Chrysler, Dodge e Jeep)
DaimlerChrysler resterà tuttavia in possesso del restante 19,9% delle azioni, impegnandosi – grazie ad un prestito da 1,5 miliardi di dollari più altri 500 milioni stanziati da Cerberus – “a fornire segnali concreti che testimonino il ritorno agli antichi splendori”. L’immissione di questi due miliardi di dollari si è resa necessaria a causa della mancanza di appetito degli investitori per i 12 miliardi di dollari che la “nuova” Chrysler avrebbe dovuto raccogliere sul mercato, che si sono dovuti trasformare in 10 miliardi di dollari di prestiti diretti da un pool di banche e, appunto, dai 2 miliardi di dollari forniti da Daimler e Cerberus.
Il prossimo 4 ottobre, al termine di un incontro fra gli azionisti, sapremo se verrà approvato un cambiamento al nome dell’azienda.
Un primo segno dei cambiamenti in magazzino per la nuova Chrysler è stato il rapido seppellimento del progetto Imperial da parte di Wolfgang Bernhard, l’uomo ex-Chrysler (2000-2004) ed ex-Volkswagen ora rappresentante della nuova proprietà in Chrysler. Si prevede anche che la PT Cruiser non verrà rinnovata nel 2009, quando il vecchio modello andrà in pensione. Si tratta di modelli che non corrispondono all’immagine del marchio che si vuole rinforzare con versioni rinnovate di modelli di grande successo come la berlina 300C, il pick-up Dodge Ram, o di nuovi prodotti come la Dodge Challenger.
Altri cambiamenti includono una possibile espansione dell’alleanza con Hyundai e progetti di costruire auto in Russia.
Via | Detroit News