Tesla vale più di Mercedes (ma solo in borsa)
A Wall Street il titolo Tesla sale, mentre quello Daimler scende e, per la prima volta, la capitalizzazione dell’azienda di Musk supera quella dei tedeschi.
I fan di Tesla, di Elon Musk e delle auto elettriche hanno di che festeggiare, mentre gli esperti di borsa e mercati non hanno nulla di cui stupirsi: la capitalizzazione di Tesla ha superato quella di Daimler, cioè Mercedes. Dopo la giornata di ieri a Wall Street, al termine della quale il titolo Daimler ha perso il 3,89% mentre quello Tesla è salito dello 0,34%, il valore della casa californiana ha superato quello della casa tedesca.
Fino all’apertura odierna di Wall Street Tesla vale 63,18 miliardi di dollari contro i 62,89 miliardi di Daimler. Il che vuol dire molto, da una parte, e assolutamente niente dall’altra. L’unica vera buona notizia per Tesla, infatti, è che dopo il crollo in borsa di fine estate causato dalla ben nota denuncia per frode della SEC nei confronti di Elon Musk, terminata poi in un patteggiamento, il titolo è risalito fino al valore di 359 dollari (a inizio ottobre era a 250 dollari).
Per il resto comparare il reale valore di Tesla e Daimler-Mercedes ha veramente poco senso. Restando ai numeri: Tesla nel 2017 ha fatturato 11,7 miliardi di dollari, contro i 164,3 miliardi di Daimler. E questo già basterebbe a ridimensionare l’entusiasmo dei teslisti più accaniti. Per non parlare, poi, del fatto che Tesla è riuscita a tornare in utile solo il trimestre scorso, dopo due anni di fila di rosso fisso.
Tesla, inoltre, non produce solo auto ma anche pannelli solari e batterie per energie rinnovabili. Gran parte del business lo fa con le macchine elettriche, ma non tutto. Tesla, inoltre, non produce (ancora) mezzi pesanti, mentre Daimler è tra i leader mondiali dei camion.
Ma sarebbe stupido, e snob, ignorare che il fatto che Elon Musk cade sempre in piedi e che sta riuscendo contro ogni pronostico a costruire una casa automobilistica “vera” dopo essere stato sbeffeggiato da tutti per anni. E questa casa, adesso, inizia a valere (almeno in borsa) tanto quanto le altre big dell’automotive che “vere” lo sono sempre state.