Rincaro pedaggi autostradali: governo ottimista sullo “stop”
Ogni anno, a ridosso di Capodanno scatta puntuale la richiesta di adeguamento tariffario da parte dei gestori delle tratte autostradali. Il Governo è all’opera per scongiurare i ricari più massicci e regolare i controlli.
A Palazzo Ghigi sembrano convinti che il pressing del governo sui gestori per evitare il rincaro dei pedaggi autostradali possa avere esito positivo. In ballo c’è la possibilità di congelare gran parte degli aumenti tariffari chiesti dalle società che gestiscono le autostrade per il 2019. Entro il 31 dicembre è attesa la decisione del ministro Danilo Toninelli e del suo collega dell’Economia, Giovanni Tria, e in ballo ci sono diverse tratte a partire dalla Strada dei Parchi (A24 e A25), con la quale è in atto un lungo braccio di ferro.
Rincaro pedaggi autostradali: le previsioni
Secondo le idniscrezioni filtrate, i rincari chiesti dai gestori oscillano tra il 6,3% della Rav (società di Autostrade per l’Italia che gestisce le autostrade della Valle d’Aosta), al 5,6% per A24 e A25, all’1,8% per la Tangenziale di Napoli, all’1,1% per l’autostrada Tirrenica, sempre di Autostrade. Il principale gestore autostradele italiano avrebbe chiesto un adeguamento dei pedaggi per il 2019 dello 0,8% su tutta la rete che ha in concessione.
Non tutti gli aumenti saranno evitati. Per alcune tratte, spiegano dal ministero delle Infrastrutture, si arriverà a “ritocchi minimi”. I gestori avrebbero comunque accettato una valutazione più precisa – si parla di una volta l’anno anzichè una volta ogni 5 anni come ora – del rapporto tra tariffe, andamento dei prezzi e investimenti.
Milano-Serravalle rinuncia
Ieri la Milano-Serravalle, che gestisce la A7 e le tre tangenziali milanesi, ha annunciato la sospensione dell’adeguamento tariffario per tutto gennaio. La spiegazione del conessionario è la seguente: “In quanto azienda a prevalente partecipazione pubblica, abbiamo stabilito di sottoporre la questione al consiglio di amministrazione dopo un opportuno confronto con gli azionisti”.
Strada dei Parchi: il nodo più difficile
Il nodo più difficile da sciogliere resta quello legato agli aumenti richiesti dal gruppo Toto, gestore dell’Autostrada dei Parchi in Abruzzo. A24 e A25 attraversano zone montuose e altamente sismiche, il gestore deve e deve quindi affrontare anche investimenti per la sicurezza.
La diatriba col governo si trascina da anni, anche sui ritardi relativi al trasferimento di fondi necessario all’adegiamento antisismico dell’infrastruttura. In ballo c’è un incremento dei pedaggi di ben il 19%: c’è stato un aumento del 12,8% a gennaio dell’anno scorso, che poi è stato sospeso da ottobre a fine anno, mentre da gennaio 2019 scatterebbe un nuovo rincaro del 5,6%.