Mercato auto 2018: la radiografia delle vendite in Italia
Analisi del mercato italiano. Quali categorie di auto nuove sono state vendute nel 2018. Quanto incidono le Km 0. L’importanza delle flotte aziendali e del noleggio a lungo termine. Alimentazioni e segmenti
Il mercato dell’auto frena: il 2018 si è concluso con un calo delle vendite rispetto all’anno precedente. Dopo quattro anni di crescita continua dal 2014 al 2017, i dati UNRAE hanno confermato infatti un totale di 1.923.718 immatricolazioni per l’anno appena concluso, il 3,3% in meno rispetto al 2017. Per avere un quadro completo e minuzioso della situazione, Autoblog pubblicherà una serie di articoli con approfondimenti a tema: in questo vedremo insieme i valori riferiti alla tipologia di acquirente, all’alimentazione dei mezzi immatricolati e al segmento di appartenenza. Nei successivi il dettaglio dei principali marchi generalisti e premium, con l’analisi dei singoli modelli e delle versioni più vendute.
Mercato Italia 2018 per canale
Qual è il canale principale del mercato italiano ? Ovviamente quello dei privati, che vale circa il 57% del totale immatricolazioni, una quota sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente. Scendono di circa un punto percentuale le Km 0 (15,3 % nel 2018 e 16,5% nel 2017), vetture che di fatto si vanno a sommare alle percentuali legate ai privati, in quanto la quasi totalità delle auto-immatricolazioni finiscono per essere acquistate da singoli compratori.
Le auto targate autonomamente dalle concessionarie aiutano le Case a raggiungere gli obiettivi mensili e annuali e offrono ai potenziali clienti delle vetture con prezzi molto inferiori rispetto al nuovo: parliamo infatti di 25-30% in meno, per arrivare anche a punte di -40% rispetto al listino. Anche perché, a tutti gli effetti, si sta comprando un usato: da una parte si risparmia sull’acquisto ma ovviamente dall’altra si perde sul valore futuro del mezzo (chi compra è secondo proprietario e la vettura è stata targata settimane o addirittura mesi prima). Aspetto non secondario è poi la configurazione del prodotto in quanto la Km 0 deve essere acquistata così come è, senza possibilità di scelta da parte del cliente in termini di allestimento, motore, optional o personalizzazioni.
Quali sono i marchi che sfruttano maggiormente questo canale di vendita ? Iniziamo dal gruppo FCA:
per Fiat vale il 22% del totale delle sue immatricolazioni, per Jeep il 19%, per Lancia il 27% e per Alfa Romeo il 27%.
Volkswagen totalizza un 10% di Km 0, Ford si ferma al 7%, Renault il 15%, Peugeot il 19%, Opel il 17%, Toyota solo il 5%, Citroën 16%. Tra i Premium: Audi 16% di Km 0, Mercedes 11%, BMW il 20% Volvo il 23% Land Rover il 15% e Jaguar il 22%. Le vendite di auto a Km 0 incidono per il 15,3% del totale.
Le percentuali di Km0 nel 2018
KM 0 – RIEPILOGO PER MARCA:
Lancia 27%
Alfa Romeo 27%
Volvo 23%
Jaguar 22%
Fiat 22%
BMW 20%
Peugeot 19%
Jeep 19%
Opel 17%
Audi 16%
Citroën 16%
Renault 15%
Land Rover 15%
Mercedes 11%
VW 10%
Ford 7%
Toyota 5%
Media km0 sul totale mercato: 15,3% nel 2018 contro 16,5% del 2017
Mercato Italia 2018: Canali flotte
Altro canale importante è quello delle flotte aziendali, che possiamo distinguere in noleggio a lungo o breve termine e veri e propri clienti flotte, ovvero aziende che si rivolgono alle varie Case per avere delle forniture di vetture da utilizzare come parco auto per il loro personale, viaggiante e non. Nel mercato 2018 questo canale, di fatto invariato rispetto al 2017 come peso, ha rappresentato circa il 28% del totale immatricolazioni, con il noleggio a lungo termine che ricopre il ruolo principale (14%).
Vediamo insieme quali sono i marchi che puntano di più su questo canale: nel noleggio a lungo termine Smart e Skoda totalizzano un 30% delle loro vendite, Alfa Romeo 27%, Audi 26%, BMW 25%, Land Rover 22%, Mercedes e Volvo 21%. Per il noleggio a breve o RAC (rent-a-car), primeggia Citroën con il 18% delle sue immatricolazioni, seguita da Audi (17%), Smart e Volvo (15%), Peugeot (13%), Fiat, Renault e Alfa Romeo (12%).
Mercato Italia 2018 per alimentazione
Nei mesi scorsi abbiamo assistito a ferme prese di posizione nei confronti dei veicoli più inquinanti, tra sindaci che ordinavano il blocco del traffico, Case che spingevano questa o quella tecnologia alternativa, proclami e presentazioni in grande stile ai vari saloni internazionali dell’auto. Tutto questo è servito a cambiare le abitudini dei guidatori italiani ? Solo in parte…
Nel 2018 infatti più di una vettura venduta su due è stata un Diesel (51,5% del totale mercato), valore comunque in calo rispetto al 2017 (il gasolio valeva il 56,7%). I marchi più affezionati al Diesel? Tra i generalisti, Nissan (72% delle proprie vendite), Peugeot e Renault (circa 64%) e Ford (60%). Tra i premium, Land Rover (96%), Mercedes (91%), BMW (90%), Jaguar (89%) e Volvo (87%). A seguire le vetture a benzina (35,3% del totale mercato Italia 2018, in crescita rispetto al 31,6% del 2017), spinte da marchi come Fiat (49,6% delle proprie vendite), Citroën (45%), Ford, VW e Opel (38).
Sul gradino più basso del podio delle alimentazioni troviamo il GPL (6,5%, stessa quota del 2017), con Opel che punta forte su questa alimentazione alternativa (24% delle proprie immatricolazioni), seguita da Fiat (11%), Citroën (7,5%) e Renault (6%). Al quarto posto le vetture ibride (4,5%, in crescita del 30% rispetto ai volumi dello scorso anno), capitanate da Toyota (70% delle vendite in Italia), Suzuki con le sue varianti Mild, poi Kia e Lexus. Segue il metano (1,9% del mercato, venduto maggiormente da VW, Fiat e Opel).
E veniamo quindi alle auto elettriche, tema caldo degli ultimi mesi. Nel 2018 le vetture a batteria hanno totalizzato lo 0,3% di quota, valore di certo non particolarmente elevato ma, a guardare meglio, si scopre che rispetto allo scorso anno i volumi delle elettriche sono più che raddoppiati (da 2mila unità a circa 5mila). Leader per vendite di questa tecnologia è Nissan (1.500 immatricolazioni), seguita da Smart (circa 1.200) e Renault (1.000). Quarto posto per Tesla con poco meno di 500 vetture.
Mercato Italia 2018 per segmento
Veniamo quindi alla terza analisi di questo articolo, quella legata ai segmenti: rispetteremo in primo luogo una divisione legata alla grandezza delle vetture (segmenti A, B, C…) e successivamente una collegata alla tipologia di carrozzeria (station wagon, SUV, MPV). Le vetture più vendute appartengono al segmento B, quello delle piccole (37%): prima in questa classifica la francese Clio (51mila immatricolazioni), seguita dalla Ypsilon e dalla C3. Tra le B-SUV primeggiano la 500X (50mila unità) e la Renegade (42mila). Segue il segmento C (compatte), con Tipo (40mila vendite) e Volkswagen Golf (35mila unità). Tra i SUV, prima Jeep Compass (39mila vendite), seconda Nissan Qashqai (29mila) e Peugeot 3008 (24.500).
Seguono i modelli di segmento A, le citycar (16% del mercato Italia 2018): regina indiscussa la Panda, con oltre 120mila esemplari, poi 500 (circa 40mila unità), Opel Karl (18.600), VW Up (18.200), Smart (16.400) e Toyota AYGO (13.600).
Tra le premium, nel segmento C primeggia la Giulietta (17mila unità, di cui 42% privati, 32% flotte e 26% Km 0), Mercedes Classe A (14mila unità, 48% privati, 36% flotte e 17% Km0) e Audi A3 (14mila unità, 28% privati, 54% flotte e 18% Km0). Nel C-SUV prima la BMW X1 (12mila vetture, 53% privati, 36% flotte e 11% Km0), poi Mercedes GLA (poco meno di 9mila unità (61% provati, 35% flotte e solo 4% Km0) e Audi Q3 (circa 7mila pezzi, 34% privati, 42% flotte e 24% Km0). Nelle D, A4 (8mila unità), Giulia (7mila) e BMW serie 3 (6mila); nelle D-SUV, Stelvio (poco meno di 13mila vetture), Mercedes GLC (9.500) e Audi Q5 (7.500).