Guida autonoma: arrivano i corsi universitari
L’Università di Toronto e la piattaforma di e-learning Coursera lanciano il primo corso di specializzazione in guida autonoma.
Coursera, la piattaforma di apprendimento online fondata dai professori Stanford Andrew Ng e Daphne Koller, ha annunciato che sta collaborando con la University of Toronto per offrire un corso di specializzazione Self-Driving Cars, cioè il primo corso universitario in guida autonoma al mondo.
Secondo l’amministratore delegato di Coursera, Jeff Maggioncalda, oltre 20 milioni di auto che si guidano da sole percorreranno le strade pubbliche entro il 2030. Di conseguenza è ora di inserire l’autonomous drive nel proprio Curriculum Studiorum.
“I veicoli autonomi sono una visione ormai consolidata del futuro dei trasporti. Con i nuovi entusiasmanti progetti di guida autonoma che le aziende continuano a sviluppare, da Google a General Motors, l’industria dovrebbe esplodere nel prossimo decennio“, spiega Maggioncalda per pubblicizzare il suo corso.
Il nuovo percorso di studi riguarda in particolare il software che governa le auto senza conducente elaborando i dati provenienti da telecamere, lidar, GPS e altri sensori.
Un altro tema su cui si concentrerà questo corso in guida autonoma è l’implementazione di modelli di rilevamento e percezione visiva degli oggetti, un aspetto fondamentale affinché un’auto autonoma veda e percepisca la strada come farebbero l’occhio e il cervello umani.
C’è poi un altro aspetto importante da considerare: quello della proprietà intellettuale delle tecnologie di guida autonoma. Come spiega Maggioncalda: “Oggi la maggior parte delle conoscenze, dei dati e della proprietà intellettuale necessari per formare professionalmente chi aspira ad entrare in questa frenetica industria sono tenuti riservati, considerati di proprietà di ogni società concorrente e di interesse commerciale“.
Di conseguenza non esiste ancora un corso pubblico sulla guida autonoma, ma solo programmi di formazione interna alle aziende che fanno di tutto affinché quanto imparato e sviluppato all’interno dell’azienda non esca fuori. La concorrenza, infatti, nel settore delle auto senza guidatore è spietata.