Porsche 911 Cabriolet: primo contatto [Video]
Abbiamo provato in Grecia Porsche 911 Cabriolet, un vero e proprio tributo alla leggenda di un modello che saputo rinnovarsi tecnologicamente in modo sorprendente.
Una delle icone automobilistiche per eccellenza, che nella sua variante a cielo aperto mostra i muscoli di sempre, ma anche una duttilità ancora maggiore della sorella coupé. Abbiamo guidato in Grecia la nuova Porsche 911 Cabriolet. Riconoscibile per l’inconfondibile capote in tela, è disponibile con motore 3.0 Boxer turbo a sei cilindri da 450 CV di potenza e 530 Nm di coppia massima, nella versione Carrera S abbinato al cambio automatico a doppia frizione PDK ad otto rapporti in listino da 138.639 euro, e in quella per la Versione Carrera 4S a trazione integrale, da 146.691 euro. Emozionante come ogni 911, ma più che mai affascinante.
Porsche 911 Cabriolet: come va
Sigla 992, nome di battesimo 911 Cabriolet e tutti i geni di un nuova generazione che porta in dote una piattaforma completamente inedita, una ambizione diversa perché più larga e più bassa della precedente. Più stabilità e rapidità in curva si abbinano ad un motore più performante tanto in termini di coppia che di potenza massima, mentre la gestione del differenziale e del sistema di bloccaggio dello slittamento a controllo elettronico porta a nuovi livelli di efficienza la trazione. Il salto sta nel concetto di velocità, non solo assoluta, ma anche nelle reazioni, assecondata da uno sterzo nettamente più preciso, almeno quanto è immediata la risposta del propulsore. Resta il classico sbalzo posteriore del motore boxer, quel peso oltre l’area compresa tra le ruote e dunque potenzialmente una incognita in inserimento di curva, con un sovrasterzo possibile però sempre controllabile, piacevolissimo perché molto meno repentino che nel passato leggendario di una vettura che quasi orgogliosamente lo esibiva.
La nuova 911 è oggettivamente più neutra, con un assetto più piatto e capace di garantirsi stabilità anche ad alte andature. Con una uscita di curva più gestibile che mai, meno aggressiva nelle eventuali perdite di aderenza. Le prestazioni sono una conseguenza, e non solo della potenza in gioco, ma dell’equilibrio complessivo della vetture. Porsche 911 Carrera S Cabriolet raggiunge una velocità massima di 306 km/h e accelera da 0 a 100 in 3,9 secondi, mentre il modello Carrera 4S, raggiunge la velocità massima di 304 km/h e accelera da 0 a 100 in 3,8 secondi. Con il pacchetto Sport Chrono, inoltre, lo spunto 0-100 è più rapido di 0,2 secondi per entrambe le declinazioni. Inoltre per una guida più sicura sul fondo bagnato è disponibile la nuova modalità di guida Porsche Wet, grazie ai dispositivi Wet Mode che rilevano l’asfalto bagnato.
Porsche 911 Cabriolet: com’è
Una 911 in tutto e per tutto, familiare e contemporaneamente moderna, comunque con una personalità Cabriolet che non sposta di un millimetro gli equilibri estetici. Nuova Porsche 911 Cabriolet rappresenta un vero e proprio tributo alla 911. Ottimi infatti i riferimenti stilistici alle precedenti generazioni. L’anteriore riprende un tema tradizionale delle prime 911 della serie G: il cofano del bagagliaio proteso in avanti con un avvallamento evidente davanti al parabrezza. La nuova 911 è più lunga di 20 millimetri a parità di passo, ma soprattutto si è allargata di 45 millimetri sull’asse anteriore e di 44 millimetri su quello posteriore della Carrera S. La nuova 911 appare così ancora più appiattita, in particolare guardandola dal davanti.
Il taglio molto più profondo della fiancata rispetto al modello precedente garantisce un baricentro visivamente più basso e sottolinea l’aspetto compatto della nuova 911. In più, cerchi di serie da 20 per le anteriori e 21 per le posteriori. Tutto nuovo il posteriore, che salta subito all’occhio perché mai prima ad ora una 911 è stata così bombata con 2 scarichi circolari integrati e i gruppi ottici scalfiti nella carrozzeria con altre due luci ricavate nella griglia. Nella Cabriolet la coda è suddivisa funzionalmente in tre elementi: la struttura multipezzo della capote si ripiega sotto il cofano posteriore ad apertura elettrica, formando una Z. Il grande spoiler posteriore è adattato alla forma del cofano, ma la sagoma complessiva corrisponde a quella della Coupé.
Gli interni restano identici alla versione coupé, dunque con cockpit con il tradizionale contagiri analogico affiancato da due display senza cornice. Il cruscotto, come nella prima 911, scorre lungo l’intera larghezza tra due piani alari orizzontali. Al centro, un pannello di comando applicato con cinque tasti che assomigliano ai classici interruttori a levetta crea il trait d’union con la consolle centrale e touchpad integrato.Il cruscotto, sotto alla superficie alare che funge da copertura, dispone di un piano di comando nero collocato in orizzontale. Questo viene dominato dai cinque classici strumenti rotondi Porsche davanti al conducente con il contagiri analogico al centro. Accanto è integrato a filo il nuovo touchscreen PCM da 10,9″.
Protagonista assoluta è la capote con centine di supporto superficiale. A capote chiusa, questo sistema innovativa ha permesso di realizzare una bombatura del tetto tipica della versione Coupé, che ha anche vantaggi aerodinamici. Fondamentale per dare alla capote in stoffa questa forma è la costruzione con centine di supporto superficiale. L’intero tetto in tessuto si estende, ad eccezione delle parti laterali, sopra una superficie solida costituita da quattro segmenti singoli, che si uniscono direttamente l’uno all’altro. I quattro elementi sono il telaio del tetto anteriore, due centine di supporto superficiale e il lunotto, il cui telaio è in magnesio, come gli altri elementi. Grazie all’ azionamento idraulico, la capote può essere aperta e chiusa in circa 12 secondi, e a velocità fino a 50 km/h come nel modello precedente.
Porsche 911 Cabriolet: meccanica innovativa
Porsche 911 Cabriolet incassa di colpo tutti i vantaggi di una generazione 992 su cui la casa tedesca ha investito in quello che costa molto più che una rivoluzione, ovvero l’affinamento maniacale delle caratteristiche meccaniche senza stravolgere la percezione di una vettura dalla personalità forte. Il primo elemento di rottura silenziosa è il sei cilindri Boxer da 2.981 cc, o meglio la sua evoluzione, con un sistema di sovralimentazione con turbocompressori disposti ora in modo simmetrico ottimizzato nella posizione delle giranti, delle valvole Wastegate a comando elettrico e con due intercooler non più posizionati lateralmente nei parafanghi posteriori, ma sopra al propulsore.
Su 911 arrivano iniettori a comando piezoelettrico, cioè a materiale cristallino che permette una apertura molto più veloce e precisa rispetto a quelli a comando elettromagnetico, E la fasatura variabile VarioCam Plus ora sfrutta alberi a camme di aspirazione asimmetrici, con le valvole di ogni singolo cilindro che su aprono con differente corsa, da 2,0 e 4,5 millimetri, centrando il doppio obiettivo di una maggiore corposità ai bassi regimi e molto più reattività all’acceleratore. La potenza massima è cresciuta di 30 Cv, fino 450 Cv a 6.500 giri/min, mentre la coppia tocca i 530 Nm tra i 2.300 e i 5.000 giri/min.
Porsche 911 Carrera S e 911 Carrera 4S , dunque le rispettive varianti cabriolet portano al debutto il cambio a doppia frizione a otto rapporti PDK che sostituisce il sette marce precedente e lo supera con passaggi più armonici ma soprattutto più veloci. Raffinatezza estrema è il Porsche Active Suspension Management (PASM) evoluto, con regolazioni dell’assetto continue nell’arco di millisecondi. Sia in fase di compressione che di rilascio, il nuovo PASM consente una ammortizzazione molto più morbida sui fondi irregolari, ma anche un comportamento molto più rigido e preciso in velocità, facendo da sponda allo sterzo, più diretto dell’11%, e contenendo al massimo il rollio. Con il pacchetto Sport Chrono poi, arriva il nuovo interruttore Mode con pulsante Sport Response e la modalità PSM Sport. Sport Response offre l’opportunità di massimizzare per 20 secondi la risposta di motore e cambio, mentre i supporti motore dinamici PSM Sport predispongono ad una una modalità di guida molto sportiva.
Porsche 911 Cabriolet: scheda tecnica
Porsche 911 Carrera S Cabriolet
Motore: 6 cilindri Boxer 2.981 cm³ Turbo
Potenza: 450 CV @ 6.500 g/min
Coppia massima: 530 Nm Coppia massima @ 2.300 – 5.000 g/min
Cambio: a doppia frizione a otto rapporti (PDK)
Trazione: posteriore con Porsche Torque Vectoring Plus (PTV Plus)
Accelerazione: 0 – 100 km/h in 3,9 s ( 3,7 s con pacchetto Sport Chrono )
Velocità massima: 306 km/h Velocità massima
Emissioni CO2: 208 g/km
Consumo combinato: 9,1 l/100 km
Lunghezza: 4.519 mm
Larghezza: 1.852 mm
Altezza: 1.299 mm altezza
Passo: 2.450 mm
Peso: 1.585 kg
Pneumatici anteriori: 245/35 ZR 20
Pneumatici posteriori: 305/30 ZR 21
Sospensioni anteriori: schema McPherson e barre antirollio
Sospensioni posteriori: Multi-link a 5 bracci oscillanti con barre antirollio
Capacità bagagliaio: 132
Prezzo: 138.639 euro
Porsche 911 Carrera 4S Cabriolet
Motore: 6 cilindri Boxer 2.981 cm³ Turbo
Potenza: 450 CV @ 6.500 g/min
Coppia massima: 530 Nm Coppia massima @ 2.300 – 5.000 g/min
Cambio: a doppia frizione a otto rapporti (PDK)
Trazione: integrale attiva con frizione a lamelle controllata elettronicamente.
Accelerazione: 0 – 100 km/h in 3,8 s ( 3,6 s con pacchetto Sport Chrono )
Velocità massima: 304 km/h Velocità massima
Emissioni CO2: 207 g/km
Consumo combinato: 9 l/100 km
Lunghezza: 4.519 mm
Larghezza: 1.852 mm
Altezza: 1.299 mm
Passo: 2.450 mm
Peso: 1.635 kg
Pneumatici anteriori: 245/35 ZR 20
Pneumatici posteriori: 305/30 ZR 21
Sospensioni anteriori: schema McPherson e barre antirollio
Sospensioni posteriori: Multi-link a 5 bracci oscillanti con barre antirollio
Capacità bagagliaio: 132 l
Prezzo: 146.691 euro