Ferrari Mythos: 30 anni per una supercar da sogno

Ci sono auto che si fissano per sempre nei desideri: la Ferrari Mythos appartiene alla specie. Il modello celebra il rapporto fra Pininfarina e la casa di Maranello.

Di Rosario Scelsi
Pubblicato il 23 mag 2019
Ferrari Mythos: 30 anni per una supercar da sogno

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La Ferrari Mythos compie 30 anni, ma li porta benissimo, a riprova della bontà di un progetto che ha saputo superare in modo brillante le insidie del tempo. Questa show car, presentata al Salone di Tokyo del 1989, nacque nel segno della bellezza, celebrando degnamente il felice connubio tra Ferrari e Pininfarina.

L’obiettivo era quello di creare un modello ispirato alle “rosse” da gara degli anni ’60, entrate dalla porta principale nella storia dell’automobilismo. Il risultato fu sbalorditivo, perché diede vita a una barchetta moderna e seducente, partendo dall’autotelaio della Testarossa, che donò alla Mythos anche il motore centrale a 12 cilindri contrapposti da 5 litri, con 390 cavalli di potenza. Minore il peso rispetto alla donatrice, con un valore alla bilancia di 1250 chilogrammi, agevolato dall’ampio uso di fibra di carbonio.

Dal punto di vista stilistico la Ferrari Mythos si presenta allo sguardo con forme scultoree di grande presa, che entrano facilmente nel cuore. Tutto è stato modellato con estrema cura, per regalare una miscela preziosa di sportività ed eleganza. Il merito è di Pietro Camardella, autore del design per Pininfarina, che ha saputo interpretare il tema con sublime grazia.

Nel suggestivo gioco dialettico si esalta l’intersezione dei volumi, in un quadro generale dove le ampie prese d’aria laterali e il possente specchio di coda si coniugano brillantemente al frontale spiovente, per un’alchimia stilistica di grande scuola. Il baffo anteriore scorrevole e l’alettone posteriore mobile concorrono efficacemente alla causa della deportanza, fondamentale su auto di così alto spessore prestazionale. La Ferrari Mythos è una dream car legata alle Sport degli anni romantici, ma è stata anche un esercizio creativo lanciato verso il futuro. Il progetto ha centrato in pieno i suoi obiettivi, non solo per gli importanti riconoscimenti ottenuti nel corso del tempo.

Oggi questa creatura, giunta al trentesimo compleanno, fa sognare esattamente come al momento della presentazione. Ciò la dice lunga sulle sue doti estetiche. Per approfondire la conoscenza del modello non c’è nulla di meglio che ripercorrerne le origini con le parole di Pietro Camardella per Autoblog.it.

Ferrari Mythos: la storia narrata da Camardella

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