Fusione FCA-Renault: Nissan, opportunità da valutare
Dopo la proposta del Gruppo FCA di una fusione con la Renault, l’amministratore delegato della Nissan, Saikawa, si mostra possibilista ma resta prudente.
Aggiornamento 29/5 – Prudente la risposta della Nissan sulla proposta di fusione FCA-Renault. L’amministratore delegato Hiroto Saikawa ha dichiarato che si tratta di “un’opportunità, ma voglio valutarla più da vicino dal punto di vista di Nissan”. Questo mentre a Tokyo si sono riuniti i vertici di Renault, Nissan e Mitsubishi per discutere del futuro dell’alleanza in relazione a questi fatti nuovi.
Aggiornamento 28/5: Sono arrivate anche le reazioni del mondo politico sulla proposta di fusione tra FCA e Renault. Il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini ha dichiarato in una conferenza stampa che “Se Fiat cresce è una buona notizia per l’Italia e per gli italiani. Conto che l’operazione sia brillante e rivolta al futuro, che tuteli ogni singolo posto di lavoro in questo Paese e che porti a nascere e far crescere un gigante europeo dell’automobile”. Dal lato francese, il portavoce del Governo di Parigi, Sibeth Ndiaye, ha dichiarato che “La fusione promuoverebbe la sovranità economica dell’europa, dove abbiamo bisogno di giganti”.
Aggiornamento ore 17.30: In merito alla possibile fusione tra FCA e Renault sono arrivate le dichiarazioni di Mike Manley e John Elkann. L’Amministratore Delegato del Lingotto, in una lettera indirizzata ai dipendenti, ha spiegato di aver trovato in Renault un “partner affine che vede il futuro come noi”, aggiungendo che se l’operazione andrà avanti “potrebbe richiedere più di un anno” per andare definitivamente in porto. Il Presidente John Elkann ha invece ha parlato di una “operazione che fa bene al Paese e di avere agito con coraggio”, come avvenne nel 2009 con Chrysler: “Abbiamo imparato che queste operazioni si possono fare, con benefici per l’Italia.” Per poi ribadire personalmente: ” Non ci sarà nessun impatto, non chiuderemo stabilimenti.”
Aggiornamento ore 13.00: Il Consiglio di Amministrazione di Renault si è riunito questa mattina per esaminare la proposta ricevuta da FCA (Fiat Chrysler Automobiles) relativa ad una potenziale fusione al 50% tra Renault S.A. e FCA. Dopo aver passato attentamente in rassegna i termini di questa proposta amichevole, il Consiglio di Amministrazione di Renault ha deciso di studiare con interesse l’opportunità di tale intesa, atta a consolidare l’impronta industriale del Gruppo Renault e generare un supplemento di valore per l’Alleanza. Una comunicazione verrà rilasciata al momento opportuno per informare il mercato dei risultati delle discussioni, in conformità con le leggi e i regolamenti applicabili.
Fusione FCA-Renault: la proposta
FCA ha presentato a Renault una proposta di fusione per creare quello che diverrebbe un polo automobilistico da 8,7 milioni di veicoli venduti all’anno. Se, come sembra, l’accordo sarà esteso anche a Nissan e Mitsubishi, si verrebbe a formare il più grande Gruppo automobilistico al mondo con vendite pari a circa 15,7 milioni. La notizia l’ha riportata per primo il Financial Times ed è stata ripresa subito da Bloomberg, per poi essere confermata da entrambe le parti in causa con un comunicato ufficiale. “Il Gruppo Renault conferma di aver ricevuto una proposta da FCA (Fiat Chrysler Automobiles) relativa ad una potenziale fusione al 50% tra il Gruppo Renault e FCA. Il Consiglio di Amministrazione di Renault si riunirà questa mattina per discutere della proposta.”
A breve si riunirà anche quello di FCA che probabilmente precederà l’annuncio ufficiale della creazione di una società olandese posseduta al 50 per cento da FCA e al 50 per cento da Renault. La capitalizzazione della maxi alleanza sarebbe da 33 miliardi di euro. Fca che stima che l’alleanza sarà basata su oltre 5 miliardi di euro (in aggiunta a quelle esistenti nell’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi) di sinergie annuali per stimolare lo sviluppo di nuove piattaforme, la transizione verso l’elettrico ed i veicoli a guida autonoma.
Sembra che Nissan, la cui alleanza storica con Renault ha subito ripercussioni negative legate ai guai giudiziari dell’ex Presidente Carlos Ghosn, entrerà in gioco comunque in un secondo momento. Per tranquillizzare sia i sindacati italiani sia quelli francesi, preoccupati da una ipotetica chiusura di alcuni siti produttivi legata alla “ottimizzazione delle risorse”, nel comunicato diffuso stamattina è stato scritto che l’eventuale fusione “non comporterà chiusure di stabilimenti”.
Dal punto di vista del prodotto sarebbero colmate le debolezze reciproche: Renault avrebbe il vantaggio della presenza nel mercato nordamericano di FCA, con i brand Jeep e Ram, oltre che dall’ingresso nel redditizio settore Premium con i brand Maserati e Ferrari. FCA invece beneficerebbe del vantaggio tecnologico sul fronte dell’elettrificazione e, in generale, della massiccia presenza sul mercato europeo di Renault. La proposta sul mercato sarebbe talmente ampia da spaziare dalla Twizy alla 812 Superfast.