Nardò, riapre la pista circolare più veloce del mondo
L’impianto pugliese è stato sottoposto ad importanti lavori di ristrutturazione. Dal 2012 è di proprietà della Porsche Engineering, viene utilizzato per numerosi test nel settore. La celebra pista circolare ha ospitato anche diversi record di velocità
Dopo sette mesi ed un investimento di 35 milioni per i lavori di ristrutturazione, è riaperta la pista di Nardò, il centro prove pugliese in provincia di Lecce fondato nel 1975 dalla Fiat e dal 2012 di proprietà di Porsche Engineering, società tecnica della casa automobilistica di Stoccarda. L’11 luglio, dopo una breve cerimonia, sono state ufficialmente riaperte la pista dinamica auto e la celebre pista circolare, un anello da 12,6 Km di circonferenza.
Pista prove di Nardò, la riapertura
I lavori di ristrutturazione al centro prove di Nardò hanno riguardato la riasfaltatura della pista circolare, l’installazione di un innovativo guard rail sviluppato appositamente da Porsche Engineering per i test ad alta velocità, quindi la ristrutturazione completa della pista dinamica auto, la quale si estende su una superficie di 106.000 metri quadrati.
Il centro prove di Nardò, oggi denominato Nardò Technical Center, copre una superficie di 700 ettari vicino alla costa dell’omonima località pugliese. E’ composto da oltre 20 piste con infrastrutture annesse. Impiega più di 150 persone. Viene utilizzato per svariati test da parte delle case automobilistiche e delle altre aziende del settore. Infatti tra i clienti del centro ci sono più di 90 società che operano nell’automotive.
Durante l’inaugurazione della riapertura Malte Radmann, presidente del Nardò Technical Center e amministratore delegato di Porsche Engineering, ha commentato: “Con l’apertura delle piste che sono state interessate dal rinnovo, abbiamo raggiunto un importante traguardo nello sviluppo strategico del Nardò Technical Center. Questo centro prove è sempre stato unico nel suo genere ed è oggi più che mai una pietra miliare della strategia di sviluppo di Porsche e dell’industria automotive in generale. E lo sviluppo non si fermerà qui. Siamo lieti di rinnovare il nostro impegno ad investire ancora per la regione, in linea con la nostra strategia di lungo termine per questo luogo così speciale”.
Il direttore generale del centro, Antonio Gratis, ha aggiunto: “Oggi il nostro territorio ha una grande opportunità. Con gli investimenti passati, presenti e futuri vogliamo contribuire a fare della Puglia un punto di riferimento forte per supportare l’industria automobilistica ad affrontare le prossime sfide. La crescita e lo sviluppo del Nardò Technical Center può diventare una grande opportunità di progresso per l’intera regione. Il nostro obiettivo è crescere insieme in modo sostenibile”.
Nardò, la pista dei record
La pista circolare di Nardò è unica al mondo. La sua particolare inclinazione fa sì che alla cosiddetta velocità neutra, diversa per ciascuna delle quattro corsie, sia possibile guidare senza sterzare, come su un rettilineo. La corsia più esterna ha una velocità neutra di 240 Km/h. Nel corso degli anni questa pista è stata teatro di svariati record. Il più eclatante è stato anche il primo, nel 1979: un prototipo realizzato per l’occasione, la Mercedes-Benz C111-IV, raggiunse la velocità di 403,978 Km/h, completando un giro in 1’57”. Fu la prima volta in cui venne superata la barriera dei 400. Nel 1980 la Volkswagen ARVW stabilì il record di velocità per auto diesel, a 362,07 Km/h.
Nel 1994 una Bugatti EB110GT registrò il record per un’auto alimentata a metano con omologazione stradale, alla velocità di 344,7 Km/h. Nello stesso anno la Bertone ZER batté il record di velocità su un chilometro per un’auto elettrica, raggiungendo 303,977 Km/h. Nel 2005 Loris Bicocchi stabilì il record del mondo di velocità per un’auto di serie, la Koenigsegg CCR, raggiungendo 388 Km/h. Quel primato fu poi battuto lo stesso anno dalla Bugatti Veyron sulla pista Volkswagen di Ehra-Lessen (407,52 Km/h).