Aumento costi patente, le autoscuole non ci stanno: “Si rischia di allontanare i giovani…”
La Confederazione che rappresenta le autoscuole italiane annuncia già da oggi una mobilitazione
Non è passata certo inosservata la notizia sull’aumento dell’IVA del 22% sulle lezioni di guida finalizzate al conseguimento della patente. Immediata è stata la reazione delle autoscuole italiane, preoccupate per il rischio di ricevere un accertamento IVA da parte dell’Agenzia delle Entrate, in ottemperanza a quanto stabilito dalla Corte di Giustizia Europea, che ha revocato l’esenzione dell’imposta sulle lezioni finalizzate al conseguimento della patente di guida.
Se da un lato infatti è la retroattività ad allarmare le scuole guida, con la conseguenziale regolarizzazione delle patenti già conseguite e fatturate secondo il regime in vigore dell’epoca, dall’altro c’è l’aumento del costo per l’iscrizione a un corso per la patente. Pertanto, Paolo Colangelo – presidente di Confarca (Confederazione che rappresenta le autoscuole italiane) annuncia già da oggi una mobilitazione dei titolari delle autoscuole italiane: “Sabato ci sarà un primo incontro a Roma tra i proprietari delle autoscuole laziali e successivamente ci muoveremo a livello nazionale”. “Sarà un primo momento di protesta e di definizione delle prossime mosse da compiere – afferma Colangelo – a cui inviteremo politici, giornalisti ed esperti tributari. Questa situazione ci preoccupa davvero molto perché, se da un lato incombe la retroattività, che potrebbe danneggiare irreversibilmente molti operatori – prosegue il presidente di Confarca – dall’altro si rischia di allontanare i giovani dalla possibilità di accedere a un corso di guida, minando seriamente tutti gli sforzi fatti fino ad oggi per la sicurezza stradale”.
“Chiediamo dunque, fin da subito che si tenga assolutamente conto a livello politico di tutto questo – conclude Colangelo – e si trovi quanto prima un rimedio a questa Risoluzione, che incide tra l’altro in maniera pesante su un settore già in piena difficoltà, sia per la crisi economica, che per i disservizi che gli operatori sono costretti a fronteggiare su tutto il territorio nazionale. Nel frattempo abbiamo chiesto alla categoria di rimanere compatta, e di muoversi con cautela per non incorrere in pesanti sanzioni. Alcune azioni già in programma sono momentaneamente in stand by, data l’assenza dei rappresentati politici, ma saranno subito messe in atto, non appena verranno incaricati formalmente, con la richiesta precisa di cancellare la retroattività e ottenere una riduzione dell’aliquota, senza dimenticare di continuare a perorare la causa dell’esenzione, a favore soprattutto dei giovani, che oggi si vedrebbero aumentare il costo della patente di guida”.