A Milano vogliono meno parcheggi e più autovelox: malcontento fra la gente

Il Comune di Milano elimina i parcheggi gratuiti e valuta autovelox nelle zone 30 km/h per una viabilità più sicura e ordinata

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 5 feb 2025
A Milano vogliono meno parcheggi e più autovelox: malcontento fra la gente

Non ci sarà più spazio per la sosta libera a Milano“. Con queste parole, l’assessora alla mobilità Arianna Censi ha annunciato una vera e propria rivoluzione nella gestione dei parcheggi del capoluogo lombardo. Gli stalli bianchi, ovvero i parcheggi gratuiti, stanno per diventare un ricordo del passato.

Il piano del Comune di Milano

Il piano del Comune prevede la progressiva trasformazione degli attuali parcheggi liberi, che oggi rappresentano il 39% del totale con oltre 100mila posti, in una combinazione di strisce blu a pagamento e stalli gialli riservati ai residenti. Questa mossa si inserisce in un progetto più ampio di riorganizzazione della viabilità cittadina, con l’obiettivo di migliorare la gestione degli spazi urbani.

Ma non è tutto: la giunta milanese punta anche a intensificare i controlli sulla velocità. Il sindaco Sala, infatti, vorrebbe installare nuovi autovelox nelle zone 30 km/h, specialmente in prossimità delle scuole. Tuttavia, le recenti disposizioni ministeriali complicano l’iter di approvazione, rendendo necessarie specifiche autorizzazioni ministeriali per l’installazione di tali dispositivi.

Il sindaco Sala difende la scelta di eliminare i parcheggi

Di fronte a queste difficoltà, Sala ha richiesto una semplificazione delle procedure, pur consapevole delle sfide legate al dialogo con il ministero su questo tema. L’amministrazione comunale difende la scelta di eliminare i parcheggi liberi, sottolineando che tale decisione mira a tutelare i residenti dalla sosta selvaggia, in particolare nelle aree centrali della città.

Tuttavia, non mancano le perplessità dei cittadini, preoccupati per l’aumento dei costi e la riduzione delle opportunità di parcheggi gratuiti. La questione continua a suscitare dibattito, evidenziando il delicato equilibrio tra esigenze di mobilità e accessibilità economica per i milanesi.

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