Alfa Romeo avrà la sua elettrica, parola di Jean-Philippe Imparato
Jean-Philippe Imparato, nuovo CEO di Alfa Romeo, ha parlato degli scenari futuri del Biscione e della prospettiva elettrica del Brand italiano.
Dopo la fusione tra FCA e PSA con conseguente nascita del Gruppo Stellantis, il brand Alfa Romeo è stato affidato al manager di lungo corso, Jean-Philippe Imparato. Il 54enne è stato uno degli autori del rilancio di Peugeot e adesso ha il compito di dare un’immagine ancora più forte al Marchio italiano, consolidando la sua forte identità fatta di passione, emozioni e anima. Imparato ha recentemente dichiarato: “Quello che mi ha colpito di più, quando sono arrivato all’Alfa Romeo, è la notorietà del marchio. Ha delle enormi potenzialità e può veramente diventare il brand premium di punta del gruppo. Ha bisogno di stabilità, di un management che non cambi strategia tutti i giorni”.
Per riuscire in questa missione, bisogna partire dalle basi, che corrispondono alla scelta del quartier generale del Biscione, che è stato collocato in via Plava a Torino. Si tratta di un luogo con una grande storia alle spalle, perché qui aveva sede il centro stile del vecchio gruppo Fiat. Il cuore dello studio Alfa è collocato in un’area riqualificata (le storiche officine 83) dello stabilimento di Mirafiori, ed è stato scelto per permettere al team di operare a stretto contatto con i designer. Quarantanove manager, la maggior parte italiani, con i quali Imparato sta programmando l’Alfa del domani.
L’Alfa elettrica
I puristi del marchio potranno storcere il naso, ma l’Alfa Romeo ha bisogno di guardare anche al futuro e inevitabilmente questo porterà anche all’introduzione di un modello elettrico. Le normative europee del domani, osserveranno un regime che poterà al taglio della CO2 del 60% entro il 2030. Le multe per chi non rispetta questi parametri saranno altissime e sicuramente Alfa Romeo non potrà permettersele. Lo stesso Imparato non si esime dal parlare dell’elettrificazione del Biscione: “È ancora presto per parlarne, ma ormai si ragiona sullo sviluppo di accumulatori tali da garantire un’autonomia di 700-800 chilometri, e l’Alfa Romeo non potrà non essere della partita. Ovviamente la giocherà a modo suo, con la sua personalità. Quindi, massimo piacere di guida e grandi emozioni”.
Non occorre parlare di rilancio
Imparato ha sottolineato come l’Alfa Romeo non deve occuparsi di un rilancio, anche perché i modelli attualmente in produzioni sono un fiore all’occhiello per i loro contenuti, specialmente a livello di meccanica e di emozioni. Giulia e Stelvio sono due basi sulle quali continuare il percorso, non serve una rivoluzione. La prossima proposta del Biscione sul mercato sarà la Tonale, un SUV medio di cui si parla da anni e che finalmente vedrà la luce a partire dal marzo 2022, con produzione a Pomigliano d’Arco. A partire dal lancio verrà proposta anche in una versione ibrida plug-in, beneficiando di tutti gli accorgimenti in questo specifico campo, ottenuti dalla fusione con PSA.
Il destino delle piattaforme
Per quanto riguarda le piattaforme, Imparato non si sbilancia. Rimane anche un grosso punto interrogativo sul destino del raffinato “pianale Giorgio”, su cui sono costruite Giulia e Stelvio: “Posso solo dire che il gruppo Stellantis avrà tre piattaforme, “small”, “medium” e “large, per servire tutti i modelli di tutti i nostri marchi”. Dalla fabbrica polacca di Tichy uscirà anche la Brennero, il piccolo e inedito SUV che andrà a rinfoltire la gamma della Casa di Arese. Ovviamente non verranno abbandonati il mercato americano e quello cinese, che saranno strategici e fondamentali per un Marchio famoso e rinomato come Alfa Romeo.