Alfa Romeo: rinasceranno le storiche Duetto e 33 Stradale?
L’attenzione per l’immediato punta sui due SUV Tonale e (più avanti) Brennero, tuttavia i vertici del “Biscione” avrebbero in mente l’idea di proporre nuovamente alcuni modelli-icona, in serie limitata oppure “one-off”.
Per il futuro a brevissimo termine, Alfa Romeo sembrerebbe guardare alla propria tradizione sportiva. Non che questo sia un mistero: lo stesso C-SUV Tonale, di recentissima (e attesa) presentazione, dimostra una volta di più come l’immagine del “Biscione” resti saldamente ancorata su una marcata dinamicità.
È chiaro che il rilancio di Alfa Romeo viene affrontato con una particolare attenzione alla fascia Sport Utility. Ciò che incuriosisce l’opinione pubblica è anche altro: ci si riferisce, nello specifico, alle dichiarazioni dell’amministratore delegato Jean-Philippe Imparato in merito ai programmi industriali Alfa Romeo, che prevedono il lancio di un nuovo modello ogni anno fino al 2030.
Con Tonale sotto gli occhi di tutti, e con lo Sport Utility di segmento B (l’altrettanto atteso “Brennero”) pronto a svelarsi a breve termine (verso il 2023-2024, e che possiederà anche una propria declinazione 100% elettrica), ci sarà spazio anche per altre idee.
Si attinge alla ricchissima storia del marchio
Ad anticipare qualcosa di ghiotto è proprio Jean-Philippe Imparato: ai taccuini di Autocar, l’amministratore delegato del “Biscione” rivela che l’azienda è all’opera su alcuni interessanti progetti, “unici” ed in “edizione limitata”, e che entro la fine del 2022 se ne saprà senz’altro di più.
Sul taccuino di Imparato ci sono due modelli leggendari nella storia di Alfa Romeo, ovvero Duetto e Alfa 33 Stradale. Vetture la cui eredità, negli ultimi due decenni, è sì stata raccolta (il riferimento va tutto a GTV Spider, a 4C e ad 8C), ma si tratterebbe in questo caso di mettere nuovamente mano agli archivi del marchio per creare qualcosa di memorabile. Tutto sta, come si accennava più sopra, a vedere come andranno gli affari per Alfa Romeo nei prossimi mesi:
“Se riusciamo ad arrivare a un buon livello di business, sono sicuro che insieme a Carlos Tavares potremo intavolare un nuovo discorso sullo sviluppo di modelli ‘da sogno’, perché spetta a me portare avanti la narrazione storica di Alfa Romeo per il futuro. Chiaramente non aspettatevene l’arrivo ‘domani’, tuttavia mi piacerebbe davvero, un giorno, poter proporre un Duetto nella gamma di Alfa”.
Prima di tutto, il riposizionamento strategico
L’obiettivo del “Biscione” per l’immediato si rivolge dunque ad un riposizionamento strategico dal punto di vista commerciale, ma – rimarca Imparato ad Autocar – i programmi ci sono:
“Per il momento, siamo orientati sulla creazione di valore del brand, però allo stesso tempo siamo al lavoro su potenziali idee ‘una tantum’ ed in serie limitata. La carne al fuoco è davvero molta: in effetti, è sufficiente farsi un giro nelle sale del Museo Storico Alfa Romeo di Arese per rendersi conto in una manciata di minuti di quanto possiamo proporre”.
Le idee ci sono
È essenziale, osserva Imparato, tenere presenti due aspetti-chiave: sviluppo della value chain (e, in questo senso, l’elettrificazione giocherà un ruolo importante), e l’evoluzione emozionale del marchio:
“Per ora non posso rivelare nulla di concreto, tuttavia mi sento di affermare che non dimentico il passato e la passione che sono da sempre alla base di Alfa Romeo. Attualmente, sono concentrato sul business, con particolare riguardo all’elettrificazione. Dobbiamo avere le giuste priorità sul tavolo, ma allo stesso tempo stiamo lavorando in parallelo su questi progetti”.
Due modelli leggendari
Nuove idee che, come si accennava più sopra, potrebbero assumere le identità di “nuova Duetto” e “nuova 33 Stradale”. La prima, nata come erede della leggendaria Giulietta Spider ed immediatamente diventata icona a livello mondiale, venne prodotta per quasi trent’anni (dal 1966 all’alba del 1995) ed in quattro serie successive, prima con il nome “Duetto”, e successivamente – quando abbandonò la celebre coda “ad osso di seppia”, ribattezzata semplicemente “Spider”. La seconda, rimasta nell’immaginario collettivo come uno dei progetti Alfa Romeo più “iconici”, venne prodotta in solamente diciotto esemplari nella seconda metà degli anni 60, come declinazione “da tutti i giorni” della stirpe Sport-prototipo Alfa 33 che per un decennio (dalla prima configurazione 2 Litri “Periscopio” del 1967 all’ultima evoluzione in ordine di tempo 33/3TT12 turbo del 1977) calcò le scene del Mondiale marche, aggiudicandosi due Mondiali (1975 e 1977).
Cosa è stato proposto nel recente passato
Alfa Romeo GTV Spider, negli anni 90, e più tardi 8C hanno per certi versi rappresentato la nuova impronta dell’azienda verso una fascia di modelli dichiaratamente sportivi (a questi va aggiunta, in tempi ancora più recenti, 4C). Va inoltre ricordato che, nel 2010, si era parlato di un eventuale ritorno di Alfa Romeo Spider, quale evoluzione del prototipo Pininfarina 2ettottanta che aveva fatto bella mostra di se al Salone di Ginevra di quell’anno per celebrare gli ottant’anni della Carrozzeria torinese. Il gradimento del pubblico era stato notevole, tuttavia venne preferito concentrare l’attenzione su Fiat 124 Spider in qualità di proposta “biposto scoperta” (modello che non ottenne particolare successo di vendite, se messo in paragone con la “cugina” Mazda MX-5 con cui condivideva il pianale). All’inizio dell’estate 2021, poi, si è parlato di proporre Alfa Romeo GTV come berlina-coupé, ad alimentazione elettrificata.
Ipotesi di alimentazione
Nei prossimi mesi, dunque, se ne saprà di più, anche per quanto riguarda le motorizzazioni. Due le ipotesi: in caso di produzione “limited edition”, è da immaginare il ricorso ad una classica alimentazione a benzina, e con trasmissione a cambio manuale. Se invece sul taccuino c’è un progetto di fattibilità per una produzione in serie (il che sarebbe peraltro più probabile per la “futura Duetto”), ecco affacciarsi la possibilità di adottare anche sistemi di propulsione elettrificata, se non addirittura 100% elettrica.