Apertura keyless: quali sono le auto più sicure contro i furti
Un approfondito test condotto dall’ADAC (l’Automobile Club tedesco) rileva che sono poche le vetture di recente produzione, provviste di sistemi di apertura ed avviamento senza chiave, realmente “a prova di ladro”.
Come principio di funzionamento, i sistemi di ingresso a bordo e di avviamento senza chiave sono ben conosciuti: anche con il telecomando del veicolo in tasca, si possono aprire le porte della vettura, ci si accomoda a bordo e – con il pulsante “Start-Stop” – si avvia il motore e si parte. Si tratta di un sistema che, per semplicità di realizzazione, viene via via utilizzato da quasi tutti i “big player” e su fasce di modelli sempre più ampie.
Ladri sempre più hi-tech
Un vasto ventaglio di impiego non significa tuttavia totale sicurezza. Anzi, è vero il contrario: man mano che aumenta la diffusione, cresce di pari passo il rischio di cadere vittima dei “soliti ignoti”. Attenti ai “topi d’auto 2.0”, viene da dire: le loro tecnologie si evolvono di pari passo con lo sviluppo dei sistemi elettronici di bordo. Ed ecco che anche il sistema keyless, ovvero l’avviamento senza chiave, può possedere delle vulnerabilità.
È, in estrema sintesi, il risultato di un lungo ed articolato studio da parte dell’ADAC: l’Automobile Club tedesco ha passato al setaccio più di 500 differenti modelli, prodotti dal 2016, e provvisti di sistema keyless. Ebbene: appena il 5% delle vetture sottoposte al test è risultato essere protetto contro gli attacchi… a colpi di “range extender” (amplificatore di segnale), e dunque da considerare come sicuro da questo tipo di furti.
Basta un device da 100 euro
In effetti, osservano i tecnici ADAC, portarsi via un autoveicolo con sistema “keyless” è sempre più facile: basta essere nei pressi della chiave elettronica con un piccolo device, e con un secondo dispositivo tenersi nelle vicinanze della porta della vettura (principio dell’antenna-ponte). In questo modo, la portata del segnale può essere “estesa” per centinaia di metri, e il veicolo diviene facile preda dei ladri. È sufficiente dotarsi di sistemi acquistabili per un centinaio di euro nei negozi specializzati in componenti elettroniche, ed assemblarli da se (ovviamente, ci vuole un minimo di competenza), per poter aprire fino al 95% delle autovetture di recente produzione ed equipaggiate con tecnologia keyless, e – di fatto – guidarle fintanto che c’è carburante nel serbatoio. Se un ladro fa rifornimento mentre il motore è acceso, può facilmente guidare il veicolo rubato per lunghe distanze.
“Costruttori, continuate a sviluppare sistemi sempre più sicuri”
Attenzione, poi, agli aspetti legali che potrebbero coinvolgere lo stesso proprietario. “I possessori di autovetture con sistemi keyless possono diventare vittime due volte: se il veicolo rubato viene ritrovato ed esaminato dalla polizia e non ci sono segni di effrazione o altri furti, ciò potrebbe causare la risoluzione della denuncia o, peggio, il sospetto che il proprietario abbia simulato il furto per commettere una frode assicurativa”, ammonisce l’Automobile Club tedesco. Per questo, ADAC invita le Case automobilistiche a proteggere “Tutta l’elettronica di bordo in modo sistematico, ed in conformità con i più recenti standard di sicurezza, come avviene da tempo in altre aree dell’informatica. È importante che i veicoli con sistema keyless non siano molto più facili da rubare rispetto a quelli con una normale chiave elettronica”.
La tecnologia radio digitale protegge bene
Il sistema che utilizza chip a banda ultralarga (UWB-Ultra Wide Band) si dimostra quello più sicuro, in quanto determina in modo molto accurato, tramite il tempo di propagazione dei segnali radio, la distanza fra la chiave digitale ed il veicolo. Detta in soldoni: quando si utilizza un ripetitore radio, come nel caso di questa forma di furto d’auto, il veicolo non risponde, alla più semplice.
Jaguar Land Rover, riferiscono i tecnici ADAC, è stato il primo “big player” ad avere installato la tecnologia UWB sui propri nuovi modelli, nel 2018. Dall’anno successivo, la protezione Ultra Wide Band è stata adottata da diversi modelli del Gruppo Volkswagen (comprese le due elettriche ID.3 e ID4, ma anche Polo e Caddy, a testimonianza che questa tecnologia può essere appannaggio di vetture di fascia inferiore rispetto al segmento premium che le ha utilizzate per primo); Bmw, Genesis e Mercedes propongono i rispettivi primi modelli con questo sistema.
Modelli con UWB nei test ADAC
- Audi A3 (prima immatricolazione: luglio 2020);
- Bmw iX xDrive (prima immatricolazione: settembre 2021);
- Cupra Formentor (prima immatricolazione: febbraio 2021);
- Jaguar E-Pace D180S AWD (prima immatricolazione: settembre 2018);
- Jaguar i-Pace (prima immatricolazione: aprile 2018);
- Land Rover Defender (prima immatricolazione: settembre 2021);
- Land Rover Discovery (prima immatricolazione: marzo 2018);
- Land Rover Range Rover (prima immatricolazione: febbraio 2018);
- Land Rover Range Rover (prima immatricolazione: maggio 2019);
- Mercedes S500 (prima immatricolazione: novembre 2020);
- Seat Leon (prima immatricolazione: febbraio 2020);
- Seat Leon (prima immatricolazione: aprile 2021));
- Skoda Enyaq (prima immatricolazione: marzo 2021);
- Skoda Octavia (prima immatricolazione: agosto 2020);
- Skoda Octavia (prima immatricolazione: settembre 2020);
- Volkswagen Caddy (prima immatricolazione: dicembre 2020);
- Volkswagen Golf 8 (prima immatricolazione: novembre 2019);
- Volkswagen Golf 8 (prima immatricolazione: luglio 2020);
- Volkswagen Golf 8 Variant (prima immatricolazione: ottobre 2020);
- Volkswagen Golf 8 (prima immatricolazione: febbraio 2021);
- Volkswagen ID.3 (prima immatricolazione: luglio 2020);
- Volkswagen ID.4 GTsi (prima immatricolazione: luglio 2021);
- Volkswagen Polo (prima immatricolazione: settembre 2021).
Sensori di movimento: non sono sempre sicuri al 100%
Alcune Case costruttrici si affidano a questo sistema per la tecnologia delle “chiavi”. È vero che se il veicolo non viene spostato per un certo periodo di tempo, il segnale radio si interrompe e la vettura non può più essere aperta né avviata da chi non ne sia il proprietario. I tecnici dell’Automobile Club tedesco obiettano tuttavia che la vettura può comunque essere sottratta dai malintenzionati prima ancora che il segnale radio si spenga. È, ad esempio, il caso in cui i ladri seguano a piedi la vittima e si portano via la vettura subito dopo che questa è stata parcheggiata. Nei test ADAC, l’indicazione “Possiede il sensore di movimento” è stata conferita ai modelli che dispongono di sistema di spegnimento della chiave entro cinque minuti da quando si rileva che la chiave stessa è ferma.
Modelli con sensore di movimento testati da ADAC
- Audi A4 40 Avant (prima immatricolazione: agosto 2019);
- Audi Q5 (prima immatricolazione: dicembre 2020);
- Bmw 520d Touring (prima immatricolazione: luglio 2018);
- Bmw 530d (prima immatricolazione: marzo 2021);
- Bmw M440i (prima immatricolazione: settembre 2020);
- Bmw M5 (prima immatricolazione: febbraio 2019);
- Bmw X1 (prima immatricolazione: agosto 2019);
- Bmw X4 xDrive 30i (prima immatricolazione: maggio 2018);
- Bmw X4 xDrive 30i (prima immatricolazione: ottobre 2018);
- Bmw X5 30d (prima immatricolazione: ottobre 2018);
- Bmw Z4 M40i (prima immatricolazione: gennaio 2019);
- Citroen C4 BlueHDi (prima immatricolazione: febbraio 2021);
- Ford Focus (prima immatricolazione: settembre 2019);
- Hyundai Sonata (prima immatricolazione: novembre 2020);
- Kia XCeed (prima immatricolazione: marzo 2021);
- Mercedes B 250e (prima immatricolazione: agosto 2019);
- Mercedes C 200 (prima immatricolazione: marzo 2021);
- Mercedes C 300d (prima immatricolazione: settembre 2021);
- Mercedes EQA 250 (prima immatricolazione: novembre 2020);
- Mercedes GLA 250e (prima immatricolazione: agosto 2020);
- Mini Clubman (prima immatricolazione: marzo 2021);
- Mini Countryman SE (prima immatricolazione: luglio 2021);
- Mitsubishi Eclipse Cross (prima immatricolazione: febbraio 2021);
- Nissan Qashqai (prima immatricolazione: luglio 2021);
- Opel Corsa-e (prima immatricolazione: settembre 2020);
- Opel Grandland Hybrid (prima immatricolazione: maggio 2020);
- Opel Mokka (prima immatricolazione: marzo 2021);
- Porsche Macan (prima immatricolazione: novembre 2019);
- Porsche Taycan (prima immatricolazione: aprile 2020);
- Seat Ateca (prima immatricolazione: agosto 2020);
- Skoda Fabia (prima immatricolazione: luglio 2021);
- Subaru Impresa (prima immatricolazione: maggio 2020);
- Toyota Highlander (prima immatricolazione: febbraio 2021);
- Toyota Rav4 (prima immatricolazione: agosto 2020);
- Toyota Yaris Hybrid (prima immatricolazione: settembre 2020);
- Volkswagen Tiguan (prima immatricolazione: settembre 2020);
- Volvo V90 Cross Country (prima immatricolazione: luglio 2020);
- Volvo XC40 (prima immatricolazione: gennaio 2020).
Come proteggersi dal furto dell’auto
In ultimo, ecco una serie di consigli da parte dell’Automobile Club tedesco.
- Se si possiede un autoveicolo dotato di sistema di apertura e chiusura keyless, è bene controllare attentamente le istruzioni, per sapere se questo possa essere disattivato;
- Prima di acquistare una nuova autovettura, è importante considerare l’aspetto della sicurezza: in caso di dubbi, meglio fare a meno del “keyless”;
Se possibile, tenere il veicolo parcheggiato in un garage chiuso nelle ore notturne;
- Non conservare le chiavi radio vicino a porte esterne, pareti e finestre;
- Attenzione anche ad avvolgere la chiave radio in un foglio di alluminio: non è una soluzione ottimale al cento per cento. Questo perché la pellicola non sempre scherma a sufficienza e può essere danneggiata dai rebbi di altre chiavi. Inoltre, osserva ADAC, se un veicolo viene comunque rubato, il proprietario potrebbe essere in parte responsabile proprio per non avere sistemato in modo ottimale il foglio di alluminio. Questo “Vale anche per i barattoli di latta o le custodie schermanti, alcune delle quali lasciano passare le onde radio: è sufficiente che una chiave appena un poco più grande impedisca la completa chiusura della custodia”.