Appena 1000 auto prodotte nel 2025, Maserati è in un tunnel senza luce

Produzione Maserati in calo del 73% nel 2025. Sindacati chiedono investimenti e Polo del Lusso con Ferrari. Il futuro del Tridente è a rischio

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 10 apr 2025
Appena 1000 auto prodotte nel 2025, Maserati è in un tunnel senza luce

La storica casa automobilistica italiana Maserati sta vivendo una delle sue crisi più gravi degli ultimi decenni, con un drammatico crollo del 73% nella produzione nel primo trimestre del 2025. Solo mille veicoli sono stati prodotti negli stabilimenti italiani, un dato che peggiora ulteriormente rispetto al 2024, anno in cui la riduzione era già stata significativa, segnando un -64% rispetto all’anno precedente.

Gli stabilimenti di Modena, Torino e Cassino stanno operando a regimi ridottissimi, con una situazione particolarmente critica per lo stabilimento modenese, che è stato operativo solo per sette giorni nell’arco di tre mesi. Questo scenario ha portato molti dipendenti in cassa integrazione, aumentando l’incertezza sul futuro della forza lavoro e del marchio stesso.

Il Tridente è già morto?

Le promesse dei vertici di Stellantis, il gruppo di cui Maserati fa parte, sembrano oggi lontane dalla realtà. John Elkann e l’ex amministratore delegato Carlos Tavares avevano garantito che Maserati sarebbe rimasta un simbolo dell’industria automobilistica italiana con ambizioni di crescita internazionale. Tuttavia, i dati attuali raccontano una storia ben diversa, evidenziando le difficoltà del marchio del Tridente.

Tra le cause di questa crisi produttiva, vi sono anche i recenti dazi imposti dagli Stati Uniti, che hanno ulteriormente complicato il quadro economico. Tuttavia, secondo Rocco Palombella, Segretario Generale di UILM, le radici del problema risiedono in decisioni strategiche inadeguate prese negli anni passati. L’assenza di un piano industriale chiaro e di investimenti concreti è stata sottolineata anche da Alessandro Bonfatti di Fim Cisl Emilia Centrale, che ha ribadito la necessità di sviluppare nuovi modelli per rilanciare il marchio.

Una delle proposte emerse per salvare Maserati è la creazione di un Polo del Lusso, che unisca Maserati e Ferrari sotto una strategia comune. Roberto Rinaldi, coordinatore UIL per Modena e Reggio Emilia, ha suggerito che l’eccellenza e la reputazione globale di Ferrari potrebbero rappresentare un’importante leva per rivitalizzare Maserati, mantenendo comunque la sua identità distintiva.

Non è un caso isolato

La crisi di Maserati non è un caso isolato, ma riflette una tendenza più ampia all’interno di Stellantis in Italia. Nel primo trimestre del 2025, la produzione complessiva del gruppo è diminuita del 42%, con una proiezione annuale che potrebbe fermarsi a poco più di 200.000 veicoli prodotti nei cinque stabilimenti italiani, ben al di sotto delle potenzialità del gruppo.

Gli esperti del settore concordano nel ritenere che il tempo per intervenire sia ormai agli sgoccioli. Investimenti immediati e strategie di rilancio efficaci sono indispensabili per salvare un marchio che per decenni ha rappresentato l’eccellenza automobilistica italiana nel mondo. Il destino di Maserati, un tempo sinonimo di lusso e prestazioni, è ora appeso a un filo, in attesa di un intervento che possa garantirne la sopravvivenza e rilanciarne l’immagine globale.

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