Assicurazione auto storiche: come funziona, come si fa
Agevolazioni assicurative a beneficio dei proprietari di auto storiche: cosa bisogna fare per stipulare una polizza Rc Auto per i veicoli storici.
Come funziona il meccanismo di assicurazione per le auto storiche? Quali sono i criteri normativi da seguire? C’è differenza fra auto storiche e auto d’epoca? È possibile circolare tutti i giorni alla guida di un veicolo storico o d’epoca?
In questa guida facciamo chiarezza sulla questione della copertura assicurativa per i veicoli storici e i veicoli d’epoca: cosa dice la legge in merito, come si stipula una polizza Rc per auto storiche, cosa si deve fare.
Auto storiche e auto d’epoca: sono la stessa cosa?
Innanzitutto, una precisazione è fondamentale: esistono delle differenze sostanziali (e non soltanto formali) fra auto storiche e auto d’epoca, che è bene ribadire per evitare equivoci.
Auto d’epoca: come le definisce il Codice della Strada
La definizione di “auto d’epoca” viene stabilita nell’art. 60 comma 2 del Codice della Strada, che riportiamo per intero:
“Rientrano nella categoria dei veicoli d’epoca i motoveicoli, i ciclomotori, gli autoveicoli e le macchine agricole cancellati dal Pubblico Registro Automobilistico perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri”.
La circolazione dei veicoli d’epoca non è permessa nel normale utilizzo quotidiano: essendo cancellati dal PRA, auto e mezzi d’epoca possono circolare in determinate situazioni, come precisa il comma 3 dell’art. 60 CdS:
“La loro circolazione può essere consentita soltanto in occasione di apposite manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all’ambito della località e degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni o raduni. All’uopo i veicoli, per poter circolare, devono essere provvisti di una particolare autorizzazione rilasciata dal competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri nella cui circoscrizione è compresa la località sede della manifestazione o del raduno ed al quale sia stato preventivamente presentato, da parte dell’ente organizzatore, l’elenco particolareggiato dei veicoli partecipanti. Nella autorizzazione sono indicati la validità della stessa, i percorsi stabiliti e la velocità massima consentita in relazione alla garanzia di sicurezza offerta dal tipo di veicolo”.
Esistono, in effetti, sanzioni specifiche per chi non ottempera alle disposizioni del Codice della Strada: chi circola con un veicolo d’epoca senza la relativa autorizzazione, è soggetto ad una sanzione amministrativa che va da 87 euro a 344 euro (autoveicoli) oppure da 42 euro a 173 euro (motoveicoli).
Auto storiche: cosa sono
Lo stesso art. 60 del Codice della Strada definisce quali sono i requisiti necessari per le auto storiche:
- Almeno 20 anni dalla data di costruzione;
- Le vetture devono essere regolarmente iscritte al PRA (Pubblico Registro Automobilistico);
- Occorre che l’auto sia iscritta presso uno dei Registri ASI, Registro Italiano Fiat, Registro Storico Lancia, Registro Italiano Alfa Romeo (i motoveicoli devono essere iscritti al Registro Storico FMI-Federazione Motociclistica Italiana).
Assicurazione auto storiche: come funziona
Il meccanismo di copertura assicurativa per i mezzi storici (dunque auto storiche e tutti i veicoli considerati di importanza storica e collezionistica) è lo stesso di qualsiasi “normale” Rc Auto per i veicoli moderni.
In effetti, le auto storiche, potendo circolare sulle strade pubbliche, sono soggette alla regolamentazione di qualsiasi altra categoria di veicoli di normale uso: la Rc Auto, in questo senso, deve tutelare il conducente nel caso di danni a terzi (persone, animali e cose) coinvolti in un incidente stradale.
In più, si prevede una specifica copertura assicurativa anche nel caso di sinistri che avvengono durante la guida del veicolo storico nelle manifestazioni di settore, come raduni, esposizioni, sfilate, concorsi d’eleganza.
Come si fa un’assicurazione per l’auto storica
Le polizze assicurative Rc per auto storiche sono piuttosto numerose: diverse Compagnie assicuratrici le propongono agli utenti.
Principale vantaggio delle assicurazioni per auto storiche è il premio più basso rispetto a quello che di solito viene richiesto per le vetture moderne. C’è un motivo preciso per questo: si ritiene che ben difficilmente un’auto storica (e, in generale, un veicolo storico) viene utilizzata quotidianamente o per lunghi viaggi, allo stesso modo di un’auto moderna. Normalmente, le occasioni per mettersi alla guida dell’auto storica sono le tranquille “passeggiate” del fine settimana, i raduni, le esposizioni e gli eventi a tema.
Quali elementi servono per stipulare un’assicurazione auto storica
Come indicato più sopra, le condizioni essenziali per potere stipulare una polizza assicurativa di copertura della propria auto storica sono: almeno 20 anni dalla data di costruzione, il veicolo deve essere considerato di interesse storico o collezionistico, e mantenuto il più possibile nel rispetto delle caratteristiche originarie.
Per assicurare un’auto storica occorre l’iscrizione all’ASI?
Se un’auto “vintage” non è iscritta all’ASI, viene considerata semplicemente “auto vecchia”, non vettura storica. Quindi: per assicurare un’auto storica (cioè per stipulare una polizza Rc Auto a prezzo più economico in rapporto a quelli normalmente richiesti per le vetture moderne) è il più delle volte necessario iscrivere il veicolo all’ASI.
L’iscrizione all’Automotoclub Storico Italiano deve passare attraverso uno dei Club federati ASI presenti sul territorio nazionale (l’elenco è presente nel portale online Asifed.it alla voce “Club”).
È importante tenere presente che l’iscrizione di un veicolo nei registri ASI vuol dire richiedere il Certificato di rilevanza storica, che viene rilasciato – come si indicava più sopra – ai veicoli costruiti da più di 20 anni, che si presentano in perfette condizioni di conservazione e di originalità. Anche per richiedere il Certificato di Rilevanza storica di un veicolo bisogna rivolgersi ad un Club federato ASI.