Auto aziendali, fringe benefit: nessun rinvio per la nuova disciplina

La riforma del fringe benefit auto aziendali è ora operativa. Scopri i cambiamenti, gli impatti fiscali e le reazioni di imprese e lavoratori

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 14 feb 2025
Auto aziendali, fringe benefit: nessun rinvio per la nuova disciplina

Un aumento del carico fiscale del 30%, 25.000 contratti aziendali da rivedere e zero deroghe concesse: questi sono i numeri che delineano l’impatto della nuova riforma sui fringe benefit auto, in vigore dal 1° gennaio 2025. La stretta fiscale sulle auto aziendali è ormai una realtà consolidata, nonostante le pressioni esercitate da imprese e lavoratori per ottenere modifiche o proroghe. Il Senato ha respinto ogni proposta di emendamento, inclusa quella relativa alla clausola di salvaguardia per i veicoli ordinati nel 2024 ma consegnati nell’anno successivo.

Abbandonato criterio emissioni di CO2

Il nuovo sistema abbandona il criterio delle emissioni di CO2 in favore della tipologia di alimentazione, favorendo i veicoli elettrici e ibridi plug-in, ma penalizzando in modo significativo quelli a motore termico tradizionale. Questa rivoluzione normativa si traduce in un doppio effetto negativo: maggiori oneri contributivi per le aziende e una riduzione consistente del netto in busta paga per i dipendenti.

Particolarmente delicata è la situazione dei contratti pre-2025, per i quali manca una chiara indicazione sull’applicazione delle vecchie tabelle ACI. Come sottolinea l’esperto di fiscalità automotive Stefano Sirocchi, è necessario un chiarimento legislativo urgente per evitare interpretazioni divergenti, sebbene la relazione tecnica al ddl Bilancio 2025 sembri indicare l’intenzione di preservare la normativa precedente per questi casi.

Auto aziendali, ripercussioni sul mercato

Le ripercussioni sul mercato automotive potrebbero essere significative. L’assenza di incentivi adeguati, combinata con l’improvvisa stretta fiscale, rischia di rallentare il rinnovo delle flotte aziendali e di ridurre l’attrattiva del fringe benefit auto per i dipendenti. Il settore attende ora il passaggio alla Camera, previsto entro il 25 febbraio, anche se appare improbabile che vengano introdotte modifiche sostanziali al testo già approvato.

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