Auto aziendali, il settore è in crisi e adesso trema

La crisi normativa sui fringe benefit delle auto aziendali crea confusione. Ecco le ultime novità e le conseguenze per le imprese italiane

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 27 mar 2025
Auto aziendali, il settore è in crisi e adesso trema

Nuova battuta d’arresto per il settore delle auto aziendali, con l’ennesima incertezza normativa che getta nel caos aziende e operatori. La 10ª Commissione Attività Produttive della Camera ha infatti dichiarato inammissibile l’emendamento che avrebbe posticipato al 30 giugno l’introduzione delle nuove aliquote sui fringe benefit, lasciando i fleet manager italiani in una situazione di forte apprensione.

Una storia di opportunità mancate

Il tentativo del presidente della Commissione Finanze, Marco Osnato, di modificare il decreto Bollette per preservare i benefici fiscali per i veicoli concessi in uso promiscuo fino a metà 2025, si è scontrato con il muro della burocrazia parlamentare. Nonostante l’iniziativa sembrasse ormai in dirittura d’arrivo, è stata respinta, come già accaduto in precedenza durante l’iter della Legge di Bilancio e del Decreto Milleproroghe.

Il Ministro Urso ha promesso futuri interventi, ma intanto il comparto rimane sospeso in un limbo normativo che genera preoccupazione e insicurezza tra gli operatori.

Impatti economici e ambientali

L’inasprimento delle aliquote sui fringe benefit avrà un impatto significativo sui costi delle imprese che offrono veicoli aziendali ai dipendenti. Questo aggravio rischia di penalizzare i bilanci aziendali e di rallentare la transizione verso una mobilità sostenibile, obiettivo cruciale per il settore.

Le associazioni di categoria hanno espresso forte preoccupazione, sottolineando come questa instabilità normativa possa minare la fiducia degli operatori e compromettere investimenti strategici. Inoltre, la competitività delle imprese italiane sul mercato internazionale potrebbe risentirne gravemente.

Un settore in attesa di risposte

La questione dei fringe benefit legati alle auto aziendali si è trasformata in un vero e proprio labirinto normativo, con continui intoppi procedurali e decisioni contraddittorie che rendono difficile intravedere una soluzione.

Con il tempo che scorre, i fleet manager e le aziende attendono con crescente apprensione un intervento risolutivo che sappia bilanciare sostenibilità economica e ambientale. Per il Governo, la sfida sarà quella di trovare una via d’uscita equilibrata, evitando che questa incertezza normativa si traduca in un danno irreversibile per l’economia italiana.

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