Auto e Moto d’Epoca: Mercedes racconta la storia delle elettriche e delle wagon
In esposizione, al “big event” di Padova Fiere (21-24 ottobre), 190 E Elektra del 1990 e le versioni “T” delle serie S123 del 1977 ed S124 del 1985, accanto alle novità Classe C Station Wagon ed EQS.
Appena archiviati Milano AutoClassica ed il Concorso d’Elganza Villa d’Este, il comparto del motorismo storico si prepara ad un altro grande evento: Auto e Moto d’Epoca. L’edizione 2021 della rassegna (una delle principali in Europa) in programma da giovedì 21 a domenica 24 ottobre presso la Fiera di Padova rinnova il proprio appuntamento con la vasta platea di appassionati di un settore che, da comparto “di nicchia”, è da tempo sempre più presente sullo scenario quotidiano, grazie ad un numero sempre più elevato di praticanti e di enthusiast.
All’interesse via via maggiore nei confronti dei veicoli “vintage” contribuisce la fascia di veicoli Youngtimer, ovvero le auto (e le moto) prodotte negli anni 80 e 90 che, oltre ad attirare un folto seguito di giovani, mantiene vivissimo l’interesse nei confronti delle storiche.
Un incontro fra storia e presente
Fra le Case costruttrici che hanno assicurato la propria partecipazione ad Auto e Moto d’Epoca 2021 c’è Mercedes. La “Stella a Tre Punte” sarà rappresentata alla “tre giorni” di Padova attraverso il Mercedes-Benz Registro Italia, in un format espositivo che conferma la filosofia di parallelismo fra passato e presente che aveva caratterizzato la presenza ufficiale di Mercedes alle scorse edizioni del “big event”.
In questo caso, si tratta di una retrospettiva sulle origini dei progetti ad alimentazione elettrica sviluppati dai tecnici di Stoccarda, e sulla lunga tradizione nel segmento Station Wagon: due fasce di prodotto che ad Auto e Moto d’Epoca 2021 saranno focalizzate sull’esposizione, fra le altre, della nuova generazione di Mercedes Classe C Station Wagon e di Mercedes EQS, ovvero la nuova “ammiraglia” 100% elettrica che proprio a Padova farà una delle sue prime apparizioni di fronte al grande pubblico. Ma andiamo con ordine.
Mercedes 190 E Elektro 1990: alle origini della mobilità elettrica
Sotto i riflettori della rassegna di Padova Fiere ci sarà Mercedes 190 E Elektro: un veicolo sperimentale, ad alimentazione elettrica con batterie al sodio-cloruro, che nel 1990 segnò il primo step del marchio di Stoccarda verso quella che con il tempo sarebbe diventata l’attuale concezione della e-mobility.
Presentata alla Fiera di Hannover nel maggio del 1990 con l’obiettivo di valutare l’idoneità funzionale di tutti i componenti in situazioni realistiche con tutte le vibrazioni, le accelerazioni e le variazioni di temperatura sperimentate nel funzionamento quotidiano, Mercedes 190 E Elektro fu a sua volta evoluta nel progetto – presentato al Salone di Ginevra 1991 – equipaggiato con due motori elettrici (ciascuno dei quali collocato in corrispondenza di ognuna delle ruote posteriori) da 22 CV di potenza singola, per 44 CV complessivi, e sistema di frenata rigenerativa.
Da 190 E Elektro – che, raccontano gli archivi della Stella a Tre Punte, venne accompagnata nella cartella stampa da un messaggio che già allora faceva leva su alcune parole chiave (durata della batteria, autonomia, riciclo, infrastrutture di ricarica e prezzo del veicolo) in cui era stato posto l’accento sulle sfide che la mobilità elettrica avrebbe dovuto affrontare in ordine alla futura produzione in serie – prese il via un lungo periodo di sperimentazione, che ha portato Mercedes allo sviluppo della nuova lineup EQ a zero emissioni. In effetti, osserva Mercedes, alcuni degli ingegneri che hanno lavorato alla W 201 con la trazione elettrica sono ancora attivi nello sviluppo dei veicoli elettrici dell’azienda e sono quindi coinvolti nei progetti “new gen”.
Le capostipiti della famiglia Station Wagon
Stile personalissimo e cambiamenti socioculturali rappresentarono, a metà degli anni 70, il substrato sul quale si costruì la storia dei modelli “familiari” a Stoccarda, e che ad Auto e Moto d’Epoca saranno rappresentate da due esemplari Station Wagon delle serie S123 (presentata al Salone di Francoforte 1977 con il debutto del modello “T”, lettera che indicava “Turismo” ma anche “Trasporto”, due delle caratteristiche base impostate per l’allora nuova gamma), cioè la prima Station Wagon nell’accezione moderna del termine, e della sua “erede” S124 “T” del 1985.
Nello specifico, Mercedes S123, che inaugurava la dinastia delle “Wagon” secondo il colosso tedesco (vale a dire veicoli esteticamente simili, nella parte anteriore, alle berline dalle quali derivavano, ed aggiornati nel volume posteriore) e segnò inoltre l’adozione del motore turbodiesel da parte di Mercedes (con 300 TD del 1980) restò in produzione fino a tutto il 1986.
A sostituirla arrivò la gamma S124, esposta al Salone di Francoforte 1985 e che sarebbe rimasta in listino per dieci anni esatti (e più di 340.000 esemplari usciti dalle linee di montaggio di Brema), fino al 1996, ed in varie edizioni successive, anche nelle configurazioni 4Matic (trazione integrale) ed AMG.