Auto elettriche, i prezzi calano ma nessuno le compra

In Europa, il prezzo medio delle auto elettriche cala del 15% in sei anni. In Italia il gap si riduce grazie a nuovi modelli economici

Di Fabrizio Caratani
Pubblicato il 23 gen 2025
Auto elettriche, i prezzi calano ma nessuno le compra

Il mercato delle auto elettriche sta attraversando una fase di evoluzione caratterizzata da dinamiche contrastanti. Secondo lo studio “Il prezzo giusto dell’auto elettrica” di JATO Dynamics, presentato a Roma durante il test europeo “From 100% to 5%”, negli ultimi sei anni i prezzi delle auto elettriche in Europa sono diminuiti del 15%, mentre quelli delle vetture a benzina e diesel sono aumentati del 7%.

Auto elettriche, rallentamento globale

Nonostante ciò, nel 2023 si è registrato un rallentamento globale, con un incremento delle immatricolazioni di auto elettriche pari a 1,2 milioni di unità, ben al di sotto del trend di crescita osservato tra il 2019 e il 2023. A livello globale, la Cina guida la produzione con il 51% delle vetture, seguita dagli Stati Uniti con il 22% e dall’Europa con il 18%.

In Italia, la situazione rimane complessa: le auto elettriche costano mediamente il 25% in più rispetto a quelle tradizionali, con un prezzo medio di 67.058 euro, superiore alla media europea (62.709 euro) e americana (62.044 euro), ma ancora lontano dai 29.682 euro della Cina. Tuttavia, il gap si sta riducendo grazie all’arrivo di nuovi modelli economici BEV nei segmenti A e B, con prezzi inferiori ai 30.000 euro.

Il prezzo scende ma non aumenta la domanda

Dal 2018 al 2023, il numero di modelli economici di EV nei segmenti più accessibili è aumentato da 8 a 13, mentre quelli con motore tradizionale sono scesi da 42 a 22. Entro il 2025 si prevede un’ulteriore espansione dell’offerta, con un impatto significativo sulla competitività dei prezzi.

Felipe Munoz, analista senior di JATO Dynamics, ha sottolineato che il calo dei prezzi delle EV in Europa e negli Stati Uniti non è paragonabile alla Cina, dove il mercato beneficia di una produzione locale più ampia e di incentivi mirati. In Italia, invece, la scarsa disponibilità di modelli economici auto elettriche e infrastrutture di ricarica ancora limitate rappresentano ostacoli alla diffusione.

Gianmarco Giorda di ANFIA e Andrea Cardinali di UNRAE hanno evidenziato l’importanza di politiche di supporto stabili, incentivi fiscali e investimenti in infrastrutture per sostenere la transizione. Francesco Naso di Motus-E ha aggiunto che il 2025 sarà un anno decisivo per raggiungere la parità di prezzo tra elettrico e endotermico nei segmenti più alti e avvicinare le auto elettriche al mercato di massa.

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