Auto elettriche: l’Italia è tra i Paesi meno preparati alla transizione EV
L’Italia è uno dei paesi meno pronti ad accogliere le auto elettriche.
Le auto elettriche rappresentano un obiettivo della transizione energetica sbandierato più volte dall’Unione Europea. Entro il 2035 dovrebbero essere prodotte solamente auto ad impatto zero a batteria, e nel 2050 le imprese saranno carbon neutral. Ma intanto, nel mondo, quali sono i paesi più attrezzati per il passaggio totale ai veicoli EV? Secondo un indice elaborato dalla società di consulenza EY, denominato EV Country Readness Index, tra le 14 nazioni più idonee ad accogliere i modelli esclusivamente elettrici, l’Italia è nelle ultime posizioni.
Auto elettriche: le problematiche italiane
Andiamo quindi a scoprire perché le auto elettriche in Italia non trovano terreno fertile. Il primo dei motivi è che la produzione di vetture a batteria nel nostro paese è decisamente scarsa. In pratica, solo il 18% dei modelli elettrici che verranno venduti sul nostro mercato dal 2022 al 2026 saranno prodotti sul territorio. E se si pensa che questi rappresenteranno il 66% dell’offerta, è chiaro che non ci sono molti impianti riconvertiti a questa tipologia di auto. Inoltre, permane il numero limitato di colonnine fast, sempre troppo poche in relazione al numero di auto elettriche circolanti, anche in prospettiva. Aggiungiamo un quantitativo di elettricità importata pari al 15%, ed ecco che si comprende perché diversi fattori influenzano negativamente le vendite. Un peccato, considerando che il 45% degli italiani sarebbe disposto a passare all’elettrico, ma non nella situazione attuale, dove le vetture a batteria gravitano quasi esclusivamente nella fascia premium del mercato. Ricordiamo che il reddito medio in confronto a quello di paesi europei come la Germania e la Francia non aiuta da questo punto di vista. Un altro timido segnale positivo è che il numero di colonnine a corrente alternata è in linea alla media delle 10 unità per auto.
Cina, Norvegia e Svezia i paesi più adatti alle EV
Lo speciale indice rivela che la Cina è il paese più adeguato alle auto elettriche. E in questo caso la realizzazione delle componenti, in particolare delle batterie, sul mercato cinese, contribuisce a ridurne i costi. Norvegia e Svezia seguono a ruota, grazie alla presenza di fonti di energia rinnovabili, ed al reddito medio notevolmente più alto di quello italiano. Anche la Germania, è in una posizione di classifica invidiabile, con il suo quarto posto, mentre l’Italia, tra i 14 paesi in grado di ricevere le elettriche, è davanti solamente a Canada ed India. Una situazione che, in questo periodo storico, reso ancora più difficile dalla guerra in Ucraina, difficilmente andrà a migliorare nel breve periodo.