Auto elettriche: ricarica domestica a 3,7 kW in Germania
Una scelta che penalizzerebbe le auto elettriche con tempi di ricarica più lunghi degli attuali. Un paradosso in una nazione dove i brand più importanti stanno virando in maniera decisa verso l’elettrico.
La notizia è di quelle che fanno tremare i polsi e anche il portafoglio di coloro che hanno investito per l’acquisto di auto elettriche. A quanto pare, in Germania, l’agenzia federale per la gestione delle reti, sta riflettendo sull’eventualità di praticare tagli di potenza per la ricarica domestica. In base a quanto riportato dai colleghi di Welt, per ridurre i picchi di richieste di energia nei prossimi anni si potrebbe limitare la potenza di ricarica domestica delle auto a batteria a 3,7 kW. Con buona pace delle wallbox da 7,4 kW che promettono di accelerare le operazioni di ricarica casalinga delle ibride plug-in e di fornire comunque un buon apporto energetico durante la notte per le elettriche pure.
Auto elettriche: per le limitazioni di potenza delle ricariche domestiche si deciderà nel 2023
L’aspetto più sconvolgente della vicenda è che si andrebbe a prendere di mira proprio le wallbox, che consentono un risparmio di denaro importante rispetto alle colonnine pubbliche per la ricarica delle auto elettriche. Un paradosso in una nazione dove i brand più importanti stanno virando in maniera decisa verso l’elettrico, come dimostrano le scelte del Gruppo Volkswagen e la gamma EV in continua crescita di Mercedes. Comunque, una decisione in merito arriverà al termine del 2023, ma è il segno che qualcosa nel bilancio energetico non quadra, e che le infrastrutture e la produzione energetica faticano a tenere il ritmo di sviluppo delle case automobilistiche.
Potranno aumentare i tempi di ricarica
Con una quota delle auto elettriche sul mercato tedesco scesa del 4,27% nel terzo trimestre, la Germania dimostra di non essere attratta dalle vetture a batteria. In ogni caso, le vetture alla spina cresceranno di quantità, anche se con numeri meno importanti di quelli immaginati dai costruttori. Con esse aumenteranno le richieste di energia per la ricarica, che si aggiungeranno alla domanda di elettricità per le pompe di calore. Così, “la coperta energetica” rischia di essere corta. Per questo motivo si potrebbe avere una limitazione a 3,7 kW per le ricariche domestiche. Questa decisione, a cascata, allungherebbe i tempi di ricarica, che già adesso costringono ad attese non sempre ben tollerate anche da chi ha un animo green.