Auto ibride plug-in, in Europa anche dopo il 2035: quali sono e come funzionano

Scopri come l'UE considera le ibride plug-in nel futuro della mobilità sostenibile, offrendo nuove opportunità al mercato automobilistico

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 11 feb 2025
Auto ibride plug-in, in Europa anche dopo il 2035: quali sono e come funzionano

Nuova svolta nella politica ambientale dell’Unione Europea sulle auto: dal 2035 potrebbero esserci opportunità anche per le ibride plug-in accanto alle full electric. Si prospetta un cambiamento significativo a Bruxelles per il futuro della mobilità sostenibile. La Commissione Europea sta infatti riconsiderando lo stop ai motori termici, ipotizzando un approccio più inclusivo che coinvolga non solo i veicoli completamente elettrici, ma anche le auto ibride plug-in e quelle con range extender dopo il 2035.

Auto ibride plug-in: realtà già presente

Questa decisione è frutto di un intenso dialogo con i costruttori automobilistici, preoccupati di salvaguardare competitività e posti di lavoro nel settore. Le ibride plug-in (PHEV) rappresentano una soluzione intermedia, capace di combinare i vantaggi della propulsione elettrica per gli spostamenti urbani con l’affidabilità del motore termico nei lunghi viaggi.

Tuttavia, i dati attuali mostrano una realtà contrastante: in Italia, nel 2024, le PHEV hanno rappresentato solo il 3,3% del mercato, superate persino dalle elettriche pure (4,2%). Questo risultato è influenzato dai costi elevati, dalla necessità di ricariche frequenti e dalle criticità legate alle emissioni CO2, spesso superiori ai valori dichiarati quando la componente elettrica non viene utilizzata in modo ottimale.

Benedette dall’UE

Nonostante ciò, l’industria automobilistica continua a sostenere questa apertura, sottolineando come le ibride plug-in possano costituire un ponte ideale verso l’elettrificazione totale, specialmente nei mercati con infrastrutture di ricarica ancora insufficienti. Alcuni modelli offrono già autonomie elettriche fino a 80 km, adeguate per la maggior parte degli spostamenti quotidiani.

Rimangono però diverse incognite: la Commissione Europea sta valutando nuovi metodi per misurare le emissioni CO2 delle PHEV, mentre le auto elettriche pure diventano sempre più competitive grazie a tecnologie avanzate e prezzi più accessibili. Il successo di questa transizione dipenderà dalla capacità di bilanciare innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e dinamiche di mercato.

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