Autovelox, il decreto slitta nuovamente e continua il danno per gli automobilisti
Arriva l’ennesimo rinvio per le nuove norme per la regolazione dei sistemi di rilevamento di velocità e alle relative sanzioni.
L’Italia si trova da tempo in una situazione di irregolarità per quanto riguarda l’uso degli autovelox su strade e autostrade del nostro Paese. Sulla nostra rete stradale dovrebbero trovarsi il doppio dei sistemi di rilevamento di velocità rispetto agli altri paesi europei. Secondo le ultime stime (non esiste un censimento ufficiale) in Italia dovrebbero esserci oltre 8.000 dispositivi contro i 4.000 della Gran Bretagna e i 3,800 della Germania.
Purtroppo però, nonostante l’uso degli autovelox in Italia non sia regolare, questi dispositivi di rilevamento della velocità continuano a sanzionare gli automobilisti e nella maggior parte dei casi servono esclusivamente a rimpinguare le casse dei comuni.
C’è chi ci lucra
Ovviamente, la responsabilità non è esclusivamente delle amministrazioni locali, ma anche della politica nazionale, considerando che sono ben dodici anni che si attende un decreto che regolamenti con chiarezza e una volta per tutte questa spinosa situazione. Purtroppo, proprio in questi giorni siamo stati testimoni dell’ennesimo rinvio e ad oggi non è possibile sapere quando verrà presa una decisione in merito.
Secondo i dati diffusi da Aci-Istat si parla 2,5 milioni di contravvenzioni effettuate, per un importo totale di 3 miliardi di euro. Questa enorme somma di denaro è un tesoro a cui nessuna amministrazione locale vuole rinunciare, e per questo motivo si capisce bene perché questi rinvii vengono accettate di buon grado dalla politica.
Sentenze non rispettate
Ricordiamo che esiste una sentenza della Corte Costituzionale che appunto nel 2015 aveva introdotto l’obbligo di taratura annuale per gli strumenti di verifica della velocità, cosa che era stata inoltre ribadita anche dalla Cassazione. Come se non bastasse, le infrazioni effettuate dagli autovelox per essere valide dovrebbero rispettare una serie di sentenze e circolari ministeriali che impongono ad esempio la corretta visibilità delle postazioni, una segnaletica a norma e la chiara indicazione dei limiti di velocità da rispettare.
E’ necessario cambiare
Purtroppo, nonostante queste gravi mancanze, sono poche le persone sanzionate dagli autovelox che decidono di fare ricorso, perché preferiscono scegliere la via più veloce e togliersi di mezzo il grattacapo della multa. Al contrario, oltre a fare ricorso, i cittadini dovrebbero unirsi con le associazioni di categoria e fare pressione sulla politica con l’obiettivo di risolvere la situazione e ottenere finalmente una regolamentazione chiara e giusta.