Bambino accende una Mustang e va contro il muro [Video]
I genitori vogliono bene ai figli, ma certe volte esagerano nelle manifestazioni di affetto, con risultati infelici anche se prevedibili.
Diverse volte abbiamo pubblicato dei video sulla Ford Mustang. Oggi torniamo sull’iconica vettura americana per mostrarvi cosa è successo a un esemplare della specie. L’auto è dentro il garage, quindi in una situazione particolarmente tranquilla. Ad agitare le acque ci pensa un genitore che, con troppa disinvoltura, consegna le chiavi dell’auto al suo bambino di 7 anni, per fargli mettere in moto il V8 e concedergli qualche attimo di piacere, a suon di rombanti melodie. Comprensibile che un padre voglia far divertire il proprio figlio, ma il tizio in questione forse ha esagerato, credendo che la sua muscle car potesse essere utilizzata come un comune giocattolo, solo un po’ più grande e rumoroso.
L’uomo, in questa elargizione di affetto, ha dimenticato che l’auto era stata parcheggiata con la marcia inserita. Così, quando l’incolpevole figlio ha messo in moto, il veicolo ha fatto un paio di sobbalzi in avanti, colpendo il muro. Per fortuna tutto è successo a velocità davvero bassa, così il bambino non si è fatto male. Qualche acciacco, invece, è ipotizzabile per la vettura, ma è un problema secondario in caso di incidente.
L’auto protagonista della disavventura, come dicevamo, è una Ford Mustang. Più nel dettaglio si tratta di un esemplare rosso, che appartiene alla quinta generazione del modello. Da quanto si apprende, nel 2020 un fatto quasi identico aveva preso forma negli Stati Uniti, ma con una più costosa Mustang Shelby GT350. Pare che gli adulti non siano immuni da errori del genere. Del resto, oltreoceano sono poco abituati alle auto con cambio manuale. Talvolta i proprietari dimenticano che, se c’è la marcia inserita, bisogna quantomeno premere la frizione per evitare che durante l’accensione il mezzo faccia uno scatto in avanti (o indietro, se è stata inserita la retromarcia). Sono le regole basilari, ma a volte si dimenticano anche queste.